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Introduzione
| La storia | Come e perchè applicare l'RCE-2 | Significato dell'RCE-2 | Bibliografia | Tabella dati

I CORSI D'ACQUA:
LIVRIO

Il torrente Livrio nasce dal lago del Publino (2116 m s.l.m.) e dopo circa 15 Km sfocia in sinistra idrografica nel fiume Adda.

Nel suo tratto iniziale si presenta ottimamente strutturato con una fascia riparia integra e diversificata, una sezione dell'alveo naturale e acque di ottima qualità. Nella sezione successiva l'ambiente appare meno complesso del precedente: infatti, la vegetazione della zona riparia è costituita da erbe, il fondo dell'alveo è ciottoloso e facilmente movibile e le rive sono trattenute solo da erbe e arbusti. Tutte queste caratteristiche ne fanno un ambiente ugualmente pregevole, ma con capacità omeostatiche ridotte e quindi più fragile, anche se per cause naturali.

Proseguendo fino a monte della località La Costa, si osserva un leggero recupero strutturale della sponda destra, mentre la sponda sinistra registra un progressivo deterioramento con una fascia riparia poco strutturata ed una minore stabilità delle rive a cui si aggiunge un maggiore divario tra alveo di morbida ed alveo bagnato.

Proseguendo verso valle per un tratto di circa 7-8 Km (sezioni LIV 14 e LIV 13) si verifica un peggioramento a carico della sponda destra ed un ulteriore deterioramento della sponda sinistra, in particolare nella sezione LIV 13 che è una III classe di qualità RCE-2, caratteristica di un ambiente mediocre. In questo tratto, la presenza di una nuova strada forestale, la cui costruzione ha comportato la realizzazione di gabbionate e massicciate sia in sponda sinistra sia in sponda destra, altera profondamente le caratteristiche della fascia perifluviale rendendo il corso d'acqua più vulnerabile rispetto alle turbative esterne.

Successivamente l'ecosistema fluviale del torrente Livrio mostra ottime caratteristiche di funzionalità fino a valle della località Ca' dei Pesc.

La sezione successiva (LIV7) mantiene ottime caratteristiche funzionali in sponda destra, mentre in sponda sinistra peggiora leggermente a causa di (guarda i grafici) una zona riparia profondamente alterata da una frana.

Proseguendo verso valle il Livrio è soggetto a molteplici fattori di turbativa come, ad es., l'assenza di una fascia perifluviale strutturata (il torrente scorre per alcuni tratti in una stretta gola con rive rocciose), le rive in erosione, i diversi interventi artificiali che si susseguono fino alla foce e la presenza di aree urbanizzate nel territorio circostante il corso d'acqua.

E' interessante notare che le biocenosi vegetali ed animali di quest'ultimo tratto di corso d'acqua non risentono, attualmente, del degrado che caratterizza le altre componenti di questo ecosistema fluviale: evidentemente gli elementi alterati di questo ambiente non hanno ancora trasmesso effetti negativi alle componenti acquatiche del torrente.

Il recupero della funzionalità e della naturalità di questo corso d’acqua può essere realizzato, quindi, agendo sugli interventi artificiali esistenti. Il recupero è quanto mai auspicabile anche alla luce del pregio estetico e paesaggistico che caratterizza l'ecosistema fluviale del torrente Livrio.