Beni comunali e ecclesiastici

1516 - 1843
La serie che copre un periodo che va dal 1526 al 1794, comprende atti singoli, un fascicolo e un registro. Oggetto della serie sono i beni che la comunità loca, permuta, pone a livello e più spesso vende. Infatti la comunità, essendo spesso indebitata, doveva ricorrere a frequenti prestiti, che otteneva grazie alla vendita dei suoi alpeggi, accompagnata dal patto di retrovendita (riserva di riscatto), con successiva locazione in modo che poteva conservarne il possesso; i fitti adempivano alle funzioni dell'interesse e la comunità riusciva sempre a provvedere al riscatto. Assai consistente è la documentazione a ciò relativa e si riferisce agli alpeggi della valle Grosina (Sacco, Verva, Vermulera, Salini, Riasci, Lavinale, Martinazzo, Cassaurolo, Malghera, Pedruna, Piancadino, Redasco, Bregamasco e Cigozzo). Gli statuti di Grosio del 1747 al capitolo 20 stabiliscono al riguardo "e parimenti statuito che gli beni stabili di questa comunità possino dal consiglio ordinario protempore reggente essere locati a qual si voglia persona tanto terriera quanto forastiera; la qual locazione debba essere di tre, in tre anni. Statuendosi che locandosi beni stabili a forastieri debbino questi dare al decano respettivo ogn'anno idonea, e sufficente sigurtà de' bene vivendo; né possino farsi locazioni a persone terriere d'alpi se non a nome insieme de vicini, quando questi vuogliono soccombere al charico di tale locazione; ne possino fare qualsivoglia locazione a persone forastiere, se non preavisati gli vicini terrazani, quali siano sempre preferiti locatarij forastieri anche con qualche riguardo". Si riscontra infatti che spesso le locazioni degli alpeggi sono fatte a privati della provincia di Brescia e di Bergamo; in particolare le locazioni dell'alpe in val di Sacco alla famiglia Soardi di Piano (valle Cavallina nel territorio bergamasco) e che le locazioni hanno durata di tre anni (a volte le locazioni erano però limitate a uno o due anni). Oltre alle alpi la comunità locava anche la segheria e la fucina comunale: a questo proposito è utile ricordare che tra le pergamene esistono altri atti di locazione della fucina e della segheria a rappresentanti della famiglia Ferrari(1). D'importanza rilevante sono alcuni atti relativi al castello di S. Faustino e Giovita inerenti l'affitto dei fondi all'interno del castello a Battista Tarabino, abitante a Grosio, e alla vendita del castello stesso, con il terreno circostante, ad Antonio Maria Quadrio abitante a Tirano. Il fascicolo del lascito Castelli è in particolare relativo a vendite, locazioni e obbligazioni dei beni di appartenenza del canonico Costante Castelli di Sondalo, abitante a Grosio; atti relativi all'amministrazione dei beni lasciati dal suddetto canonico alla scolastica di Grosio, spese varie sostenute dall'arciprete di Mazzo per i funerali del canonico Castelli ed un inventario dei beni del defunto. Sono pure presenti investiture della curia vescovile di Como ai decani della comunità per l'esazione delle decime e un registro delle decime versate dalla comunità al sacerdote Filippo Rumoni dal 1516 al 1529: le vendite ai rappresentanti della fabbrica di S. Giuseppe, le vendite agli esattori delle taglie forestiere e una permuta tra la fraternita dei Disciplini e la comunità, avente come oggetto degli edifici ad uso dei padri cappuccini e dei padri quaresimali. Il materiale precedentemente inventariato in un'unica busta è stato, in attuazione del progetto Archidata, collocato in due buste.


168. Quaternus decimarum.
1516 - 1529
Decime ecclesiastiche versate dalla comunità di Grosio al sacerdote Filippo Rumoni. Annotazioni relative a funerali celebrati in comunità.
Registro cart., leg. in pergamena con cordicella, cc. 84 num. rec.
Classificazione: 1.3
Segnatura: b. 11, fasc. 1

169. Aestimatio et venditio.
1526 febbraio 17, Tirano
Domenico Azalinis fu Giovanni di Mazzo e Giovanni de Caprinalis di Grosio, stimatori del terziere di sopra della Valtellina, su richiesta del prete Filippo Rumoni stimano e vendono alcuni beni di proprietà di Stefano fu [Tognij] Betoni de Caspano di Grosio. Notaio Giovanni Antonio de Canobio fu Giovanni Battista di Tirano.
Atto singolo cart., cc. 10
Classificazione: 1.3
Segnatura: b. 11, fasc. 2

170. Locatio.
1540 marzo 27, Grosio, casa del comune
La comunità di Grosio a nome del capitolo delle elemosine affitta per otto anni a Battista Tarabino fu Giovanni, abitante a Grosio, dei fondi siti all'interno del castello di S. Faustino e Giovita di Grosio al fitto annuo di staia 4 di vino. Decano Giacomo de Trusine fu Bernardo abitante a Grosio, contrada Ravoledo. Consiglieri Giorgio di Martino de Pino Noz abitante a Grosio, Giovita fu Martino de Valorsa abitante a Grosio, Giovanni fu Delaido de Caspano abitante a Grosio, Stefano fu Antoniolo de Maffo abitante a Grosio. Copia semplice.
Atto singolo cart., cc. 8
Classificazione: 1.3
Segnatura: b. 11, fasc. 3

171. Venditio.
1544 gennaio 13, Grosio, casa del comune
I vicini di Grosio vendono ad Antonio Maria de Quadrio fu Aloisio abitante a Tirano il castello di San Faustino e Giovita con il terreno circostante al prezzo di scudi 20 d'oro (lire 115 imperiali). Copia semplice.
Atto singolo cart., cc. 8
Classificazione: 1.3
Segnatura: b. 11, fasc. 4

172. Locatio.
1550 agosto 19, Grosio, casa del comune
Giovanni Antonio de Pino fu Pietro abitante a Grosio decano, Pietro figlio di Antonioli de Rodulphi, e Martino Beti fu Gregorio, entrambi abitanti a Grosio, consiglieri della comunità di Grosio affittano a Bernardo de Parinelis fu Bertrami abitante a Grosio un mulino in località Salvanzo nel territorio di Grosio, al fitto annuo di staia 5 di cereali, da pagarsi alla festa di S. Martino, per anni 9. Notaio Giovanni Andrea de Robustellis abitante a Grosio.
Atto singolo cart., cc. 2
Classificazione: 1.3
Segnatura: b. 11, fasc. 5

173. Locatio.
1551 maggio 19, Grosio, casa del comune
La comunità di Grosio dà in locazione a Tognino Sinistrario un fondo campivo nel territorio di Grosio, in località Coltura inferiore, al fitto annuo di staia 4 di segale e staia 3 di miglio. Decano Domenico Agostino de Giroldo fu Bernardo. Consiglieri Giacomo del Molinello fu Giovanni, Pietro della Costa fu Giacomo, Betino del [Besio] fu Delaido. Notaio Giovanni Antonio de Caprinalis fu Battista
Atto singolo cart., cc. 2
Classificazione: 1.3
Segnatura: b. 11, fasc. 6

174. Locatio.
1552 gennaio 19, Grosio
La comunità di Grosio dà in locazione a Franceschino figlio e procuratore di Viscontino de Venosta, la montagna di Sacco e le località limitrofe di Strambellis e Verva, al fitto di lire 5700 imperiali per 9 anni con divieto di subaffitto. Decano Michele Saxella fu Martino. Consiglieri Giorgio Salamonis de Bugnonibus fu Giacomo, Martino Paiotino Giroldi fu Giovanni, Stefano Ferrario Martino de Ferrarijs, Abondio del Maffo fu Martino. Notaio della comunità Rodolfo Cermenatus, abitante a Grosio.
Atto singolo cart., cc. 6
Classificazione: 1.3
Segnatura: b. 11, fasc. 7

175. Locatio.
1561 febbraio 18, Grosio, abitazione di Rodolfo Cermenato
La comunità di Grosio, a nome del capitolo dell'Elemosina, affitta a Tognino de Tarabino, abitante a Grosio, dei fondi in località Fossato, in Grosio al fitto annuo di staia 4 di segale e staia 3 di miglio da pagarsi alla festa di S. Martino per 9 anni. Decano Giovita de Valorsa fu Martino abitante a Grosio. Consiglieri Pietro della Costa fu Giacomo abitante a Grosio, Luchino de Serponte fu Giovanni Pietro abitante a Grosio, Martino de Fracalantia fu Delaido, abitante a Grosio. Notaio della comunità Rodolfo Cermenato di Grosio. Copia autentica 1786 novembre 30, notaio e archivista della comunità di Grosio Giovanni Battista Robustelli Luchini. Allegata attestazione di Giovanni Battista Robustelli Luchini concernente il suddetto fondo, di cc. 2. Allegati al 1786 novembre 30.
Atto singolo cart., cc. 4
Classificazione: 1.3
Segnatura: b. 11, fasc. 8

176. Livellum.
1569 febbraio 5, Grosio, casa del comune
Bartolomeo de Lambertenghis fu Pietro Angelo, abitante a Mazzo, investe a livello perpetuo con "pacto luendi" la comunità di Grosio dell'alpe di Piancadino al fitto annuo di scudi 3 e mezzo d'oro e carri 8 di legna da ardere. Notaio Riccardo Pinus fu Giovanni Antonio, abitante a Grosio.
Atto singolo cart., cc. 2
Classificazione: 1.3
Segnatura: b. 11, fasc. 9

177. Venditio.
1576 gennaio 25, Grosio
Maffeo Moreti de Giroldis fu Stefano di Grosio vende al fratello Giovanni Giorgio un fondo prativo e boschivo in Grosotto, località Presaccia al prezzo di lire 65 imperiali. Notaio Vincenzo Cermenato fu Rodolfo di Grosio.
Atto singolo cart., cc. 2
Classificazione: 1.3
Segnatura: b. 11, fasc. 10

178. Venditio cum livello.
1576 novembre 6, Grosio, nella casa del comune
La comunità di Grosio vende a Giovanni Tuana del Maffo fu Giacomo, abitante a Grosio in contrada Tiolo, l'alpe di val di Sacco al prezzo di lire 2800 imperiali e ne è reinvestita a livello al fitto annuo di lire 196 imperiali. Notaio Giovanni Antonio Pini abitante a Grosio.
Atto singolo cart., cc. 2
Classificazione: 1.3
Segnatura: b. 11, fasc. 11

179. Venditio cum livello.
1580 aprile 8, Mazzo in Valtellina
La comunità di Grosio vende a Bartolomeo Lambertenghi fu Pietro Angelo di Mazzo in Valtellina l'alpe di Caseruolo confinante con l'alpeggio di Redasco, con Eita e, con Bormio al prezzo di ducatoni 52 e ne è reinvestita a livello al fitto annuo di una soma di segale. Decano Delaido de Caspano fu Giovanni Delaido. Notaio Guglielmino de Venosta.
Atto singolo cart., cc. 2
Classificazione: 1.3
Segnatura: b. 11, fasc. 12

180. Venditio cum livello.
1580 aprile 15, Mazzo in Valtellina
La comunità di Grosio vende a Bartolomeo Lambertenghi fu Pietro Angelo di Mazzo in Valtellina, l'alpe di Caseruolo confinante con l'alpeggio di Redasco, Eita e Bormio, al prezzo di ducatoni 62 e [Bazzi] e ne è reinvestita a livello al prezzo di some 1 e staia 6 di cereali. Decano Delaido de Caspano fu Giovanni Delaido. Notaio Guglielmino de Venosta.
Atto singolo cart., cc. 2
Classificazione: 1.3
Segnatura: b. 11, fasc. 13

181. Locatio.
1587 dicembre 7, Grosio, casa del comune
La comunità di Grosio dà in locazione con "pacto luendi" a Giacomo de Salando fu Domenico, abitante a Grosio, una terra prativa oltre il ponte dell'Adda al fitto annuo di lire 8 imperiali. Decano Paolo Paiotinus fu Martino. Notaio Pietro Pinus fu Giovanni Antonio abitante a Grosio.
Atto singolo cart., cc. 2
Classificazione: 1.3
Segnatura: b. 11, fasc. 14

182. Locatio.
1588 agosto 5, Grosio
Francesco de Emanuellis fu Battista, agente a nome della comunità di Grosio dà in locazione a Giovanni Florinelli fu Domenico, abitante in Grosio, un fondo sedimato con più fabbricati, sito in contrada Tiolo, per l'esercizio dell'ospizio per sette anni e cinque mesi, al fitto annuo di lire 45 e mezzo imperiali e per i restanti cinque mesi lire 22 imperiali e soldi 15. Notaio Pietro Pinus fu Giovanni Antonio abitante a Grosio.
Atto singolo cart., cc. 2
Classificazione: 1.3
Segnatura: b. 11, fasc. 15

183. Venditio.
1589 marzo 3, Grosio, casa del comune
La comunità di Grosio vende "cum pacto luendi" ad Antonio Saxellino fu Isepi abitante a Grosio, l'alpe di Lavinale e Martinazzo al prezzo di lire 500 imperiali, e ne è reinvestita a livello, al fittuo annuo di lire 35 imperiali da pagarsi alla festa di S. Andrea. Notaio Bartolomeo Trusino abitante a Grosio.
Atto singolo cart., cc. 2
Classificazione: 1.3
Segnatura: b. 11, fasc. 16

184. Livellum.
1589 marzo 3, Grosio, casa del comune
Antonio Saxellinus investe a livello perpetuo "cum pacto luendi" la comunità di Grosio dell'alpe di Lavinale e Martinazzo al fitto annuo di lire 35 imperiali da pagarsi alla festa di S. Andrea sopra un capitale di lire 500 imperiali. Decano Bernardo Tommaso de Rodulphis fu Martino. Consiglieri Rocco Costa fu Agostino, Filippo de [Marchetto] fu Bernardo, Giovanni de [Telinellis] fu Matteo, Stefano [Buratti] fu Giovanni. Notaio Bartolomeo Trusino abitante a Grosio.
Atto singolo cart., cc. 2
Classificazione: 1.3
Segnatura: b. 11, fasc. 17

185. Investitura et recognitio.
1589 ottobre 10, Grosio, abitazione di Marcantonio Venosta
Feliciano Ninguarda vescovo di Como investe Bernardo de Rodulfis fu Martino, decano di Grosio in feudo legale della mensa episcopale comense, delle decime e dello "jus decimandi" sul territorio della comunità di Grosio a conferma della precedente investitura del 24 maggio 1560 fatta dal vescovo Giovanni Antonio Ulpio. Notaio della curia di Como Candido Parravicinus.
Atto singolo cart., cc. 4
Classificazione: 1.3
Segnatura: b. 11, fasc. 18

186. Locatio.
1590 gennaio 31, Grosio, casa del comune
La comunità di Grosio dà in locazione a Giovanni de Ferraris fu Cristoforo la segheria in Grosio per un anno, con i relativi accessori indicati, al fitto annuo di lire 12 imperiali da pagarsi alla festa di S. Martino. Decano Giovanni de Campo fu Giorgio. Consiglieri Gregorio Sala fu Pietro per Ravoledo, Martino Saxella fu Michele per Viale, [Geronimo] Costa per Adda. Notaio Pietro Pini fu Giovanni Antonio.
Atto singolo cart., cc. 2
Classificazione: 1.3
Segnatura: b. 11, fasc. 19

187. Livellum.
1592 febbraio 8, Grosio, casa del comune
Antonio del Sondalino, abitante in Grosio, investe a livello "cum pacto luendi" la comunità di Grosio dell'alpe di Vermulera al fitto annuo di lire 91, sopra un capitale di lire 1300 imperiali. Decano Vincenzo del Bexio fu Betino. Consiglieri [Geronimo] Costa fu Agostino, Giovanni de [Silinett] fu Matteo, Giovanni Antonio Belatus fu Francesco de Valorsa, Giacomo de Bugaton fu Bernardo. Notaio Giovanni Antonio de Caprinalis fu Battista di Grosio.
Atto singolo cart., cc. 2
Classificazione: 1.3
Segnatura: b. 11, fasc. 20

188. Protestatio.
1593 maggio 25, Grosio
La comunità di Grosio intima a Martino Sassella fu Michele il pagamento di tutti i canoni sul fondo prativo(1) in località Fucina di Grosio, del quale la comunità era legittima proprietaria. Decano Battista Florinelli di Giovanni. Notaio Orazio Valorsa di Cipriano.
Atto singolo cart., cc. 2
Note: 1. L'acquisto del fondo è derivato da un'esecuzione nei confronti di Marco Venosta.
Classificazione: 1.3
Segnatura: b. 11, fasc. 21

189. Livellum.
1593 maggio 28, Grosio, nella casa del comune
La comunità di Grosio investe a livello "cum pacto luendi" l'alpe di Strambelli e Piancadino, a Giovanni Paolo Homodei fu Romerio di Tirano al fitto annuo di lire 455 imperiali sopra un capitale di 6500 lire imperiali, da pagarsi alle calende di febbraio. Decano Battista Florinelli di Giovanni. Consiglieri Paolo Paiottini de Pino fu Martino, Giovanni Antonio de Scazzono fu Martino, Giovanni [Fomasi], Giovanni de Rastello fu Nicola. Notaio Bartolomeo Trusinus abitante a Grosio.
Atto singolo cart., cc. 2
Classificazione: 1.3
Segnatura: b. 11, fasc. 22

190. Livellum.
1594 gennaio 24, Grosio, casa del comune
Bartolomeo Comperti fu Andrea di Grosio investe a livello perpetuo la comunità di Grosio di un fondo sedimato con fabbricati in Grosio al fitto annuo di scudi 7 da pagarsi alla festa di S. Martino. Decano Giovanni Robustellum. Consiglieri Geronimo Rumonum, Martino Saxellinum.
Atto singolo cart., cc. 2
Classificazione: 1.3
Segnatura: b. 11, fasc. 23

191. Venditio cum livello.
1594 novembre 19, Mazzo in Valtelina
Marcantonio de Rumonibus fu Filippo abitante a Grosio vende "cum pacto luendi" a Battista Venosta fu Giovanni Antonio abitante a Mazzo in Valtellina, a nome della scuola di S. Maria, un fondo campivo presso la stessa scuola al prezzo di lire 100 imperiali, e ne è reinvestito a livello al fitto annuo di lire 6 e soldi 10 imperiali. Notaio Visconte Venosta di Martino abitante a Mazzo in Valtellina.
Atto singolo cart., cc. 2
Classificazione: 1.3
Segnatura: b. 11, fasc. 24

192. Locatio.
1600 dicembre 18, Grosio, casa del comune
La comunità di Grosio dà in locazione a Battista de la Ecclesia abitante a Grosio in contrada Tiolo un fondo sedimato in contrada Tiolo al fitto annuo di scudi 12 del valore di lire 6 e mezzo per ogni scudo per nove anni. Decano Giovanni Giacomo de Bugnonibus fu Pietro abitante a Grosio. Consiglieri Bernardo de Rodulphis fu Martino, Stefano Beto de Sala fu Giovanni, Giovanni Domenico Strambini fu Giovanni e Nicola Antonio fu Giovanni de Rastello, tutti abitanti a Grosio. Notaio Pietro Pinus fu Giovanni Antonio, abitante a Grosio.
Atto singolo cart., cc. 2
Classificazione: 1.3
Segnatura: b. 11, fasc. 25

193. Remissio.
1601 febbraio 10, Grosio, nella casa del comune
Bernardo de Rodulphis fu Martino di Grosio rinuncia al livello sopra un appezzamento di terra vignata in Grosio nel luogo detto Scader di proprietà della comunità di Grosio. Decano Geronimo Rumoni. Consiglieri Dionisio Bugnono, Pietro Cristoforo Carlottus, Domenico Costa, Giovanni del Maffo. Notaio Rocco Costa di Grosio fu Geronimo.
Atto singolo cart., cc. 2
Classificazione: 1.3
Segnatura: b. 11, fasc. 26

194. Venditio cum livello.
1603 gennaio 31, Grosio, casa del comune
La comunità vende "cum pacto luendi" agli eredi Venosta di Vervio un fondo campivo in Grosio al prezzo di lire 500 imperiali e ne è reivestita a livello al fitto annuo di lire 35 imperiali da pagarsi a S. Martino. Decano Colombano de Valorsa fu Colombano abitante a Grosio. Consiglieri Gregorio dalla Costa fu Giovanni, [.....] de Bugnonibus fu Francesco, Giacomo del Maffo fu Giovanni. Notaio Stefano Robustellus.
Atto singolo cart., cc. 2
Classificazione: 1.3
Segnatura: b. 11, fasc. 27

195. Venditio et livellum.
1606 marzo 24, Grosio, casa del comune
La comunità di Grosio vende "cum pacto recuperandi" a Orazio Venosta fu Giovanni Pietro abitante a Mazzo l'alpe Malghera al prezzo di lire 1700 imperiali e ne è investita a livello perpetuo, al fitto annuo di lire 199 imperiali. Notaio Maffeo Crottus fu Gaudenzio abitante a Mazzo.
Atto singolo cart., cc. 2
Classificazione: 1.3
Segnatura: b. 11, fasc. 28

196. Venditio et livellum.
1607 settembre 3, Mazzo, abitazione di Orazio Venosta
La comunità di Grosio vende a Orazio Venosta fu Giovanni Pietro, abitante a Mazzo, il diritto del maggior valore di lire 500 imperiali dell'alpe Malghera nel territorio di Grosio, e ne è investita a livello al fitto annuo di lire 35 imperiali. Notaio Maffeo Crottus fu Gaudenzio abitante a Mazzo.
Atto singolo cart., cc. 2
Classificazione: 1.3
Segnatura: b. 11, fasc. 29

197. Remissio.
1607 ottobre 22, Grosio, piazza della chiesa di San Giorgio
Domenica de Manzotis fu Ludovico di Grosio e le sorelle della stessa rinunciano al fitto di staia 4 di grano su un fondo campivo in località Scader in Grosio a favore della comunità di Grosio. Notaio Giovanni Battista Ferrarius fu Giovanni Antonio abitante a Grosio.
Atto singolo cart., cc. 2
Classificazione: 1.3
Segnatura: b. 11, fasc. 30

198. Venditio cum livello.
1608 gennaio 25, Mazzo, abitazione di Orazio Venosta
La comunità di Grosio vende a Orazio Venosta fu Giovanni Pietro abitante a Mazzo il diritto di regresso e del maggior prezzo sull'alpe Malghera nel territorio di Grosio al prezzo di lire 1600 imperiali, e ne è investita a livello al fitto annuo di lire 112 imperiali. Notaio Maffeo Crottus fu Gaudenzio abitante a Mazzo.
Atto singolo cart., cc. 2
Classificazione: 1.3
Segnatura: b. 11, fasc. 31

199. Venditio.
1609 marzo 15, Tirano
La comunità di Grosio vende "cum pacto redimendi" ad Antonio Quadrio fu Giuseppe di Tirano a nome del fratello Alessandro l'alpeggio di val di Sacco e l'alpe Malghera al prezzo di lire 9750 imperiali, e ne è reinvestita a livello al fitto annuo del 7 per cento del capitale da pagarsi in Tirano alle calende di gennaio. Notaio Lucino Lucini abitante a Tirano.
Atto singolo cart., cc. 2
Classificazione: 1.3
Segnatura: b. 11, fasc. 32

200. Livellum.
1610 luglio 18, Grosio, abitazione di Antonio del Nigro
Antonio del Nigro fu Giovanni Antonio, abitante a Grosio, investe a livello Geronimo del Zumello fu Antonello, abitante a Grosio, rappresentante la comunità, di un monte in località Piancadino al fitto annuo di lire 45 e mezzo imperiali, da pagarsi alle calende di gennaio, patto di riscatto di lire 650. Notaio Pietro Pinus fu Giovanni Antonio abitante a Grosio.
Atto singolo cart., cc. 2
Classificazione: 1.3
Segnatura: b. 11, fasc. 33

201. Venditio.
1620 ottobre 28, Grosio
Pietro di Scazzon di Grosio vende alla comunità una tettoia e casolare in località Vermolera al prezzo di scudi 10.
Atto singolo cart., cc. 2
Classificazione: 1.3
Segnatura: b. 11, fasc. 34

202. Venditio cum livello.
1625 febbraio 22, Grosio
La comunità di Grosio vende "cum pacto francandi" a Geronimo Zumelli fu Antonello, di Grosio, l'alpeggio di Saline in valle Grosina al prezzo di lire 3000 imperiali, e ne è reinvestita a livello al fitto annuo di lire 195 imperiali da pagarsi alla festa di S. Martino. Notaio Giovanni Antonio Campi di Grosio.
Atto singolo cart., cc. 2
Classificazione: 1.3
Segnatura: b. 11, fasc. 35

203. Venditio cum livello.
1627 febbraio 8, Grosio, abitazione di Geronimo Zumello
La comunità di Grosio vende a Geronimo Zumello fu Antonello abitante a Grosio l'alpe Vermolera, nel territorio di Grosio, al prezzo di lire 3100 imperiali e ne è investito a livello, con patto di riscatto, al fitto annuo di lire 186 imperiali. Notaio Orazio Valorsa fu Cipriano.
Atto singolo cart., cc. 2
Classificazione: 1.3
Segnatura: b. 11, fasc. 36

204. Venditio.
1627 febbraio 23, Grosio
La comunità di Grosio vende "cum pacto francandi" a Giorgio Caspani fu Pietro l'alpeggio in valle Grosina in località Riasci al prezzo di lire 800 imperiali e ne è reinvestita a livello al fitto annuo di lire 52 imperiali da pagarsi alla festa di S. Martino. Notaio Giovanni Antonio Campi fu Giovanni di Grosio.
Atto singolo cart., cc. 2
Classificazione: 1.3
Segnatura: b. 11, fasc. 37

205. Locatio.
1629 aprile 7, Grosio, casa del comune
La comunità di Grosio affitta a Giacomo Caspani fu Pietro, detto Galdini, di Grosio, un fondo campivo, in territorio di Grosio in località Coltura inferiore, per nove anni al fitto annuo di staia 40 di segale da pagarsi alla festa di S. Martino. Notaio Giuseppe Campus fu Giovanni Antonio di Grosio.
Atto singolo cart., cc. 2
Classificazione: 1.3
Segnatura: b. 11, fasc. 38

206. Venditio.
1629 agosto 10, Grosio
Agostino da Prada figlio separato di Giovanni, abitante a Grosio, vende a Flaminio Bugnoni fu Mattia e Geronimo Costa fu Geronimo, rappresentanti della fabbrica di S. Giuseppe di Grosio, un fondo sedimato con fabbricati in Grosio, contrada Piatta, al prezzo di lire 900 imperiali. Notaio Giovanni Antonio Campi fu Giovanni di Grosio.
Atto singolo cart., cc. 4
Classificazione: 1.3
Segnatura: b. 11, fasc. 39

207. Citatio.
1629 agosto 20, [Como]
Lazzaro Carafino, vescovo di Como, su richiesta di Giovanni Quadrio, canonico della chiesa di S. Stefano di Mazzo in Valtellina, cita in giudizio Bartolomeo Rodulphum, decano di Grosio, circa la decima ed altri diritti spettantigli.
Atto singolo cart., cc. 2
Classificazione: 1.3
Segnatura: b. 11, fasc. 40

208. Livellum.
1629 settembre 5, Grosio, abitazione di Battista Rodulfi
La comunità di Grosio investe a livello perpetuo Pietro Mosconi fu Silvestro, di Grosio e il fratello Giovanni Antonio, di un fondo prativo in località Sulena, nel territorio di Grosio, al fitto annuo di staia 2 di segale. Notaio Giovanni Antonio a Campis fu Giovanni di Grosio.
Atto singolo cart., cc. 2
Classificazione: 1.3
Segnatura: b. 11, fasc. 41

209. Venditio cum livello.
1630 marzo 30, Grosio, abitazione di Orazio Valorsa
La comunità di Grosio vende "cum pacto luendi" a Giovanni Giacomo di Vincenzo Redulphus, abitante a Grosio, un fondo campivo in contrada Viale e un fondo campivo in località Viozzo al prezzo di lire 1000 imperiali e ne è reinvestita al fitto annuo di lire 70 imperiali. Notaio Orazio Valorsa fu Cipriano.
Atto singolo cart., cc. 2
Classificazione: 1.3
Segnatura: b. 11, fasc. 42

210. Locatio.
1630 aprile 5, Grosio, casa del comune
La comunità di Grosio affitta a Domenico della Costa fu Martino, di Grosio, un fondo campivo in località Viozzo, nel territorio di Grosio, per cinque anni al fitto annuo di staia 11 di segale e staia 5 di miglio. Notaio Orazio Valorsa fu Cipriano di Grosio.
Atto singolo cart., cc. 2
Classificazione: 1.3
Segnatura: b. 11, fasc. 43

211. "1632 feudum communitatis et hominum Grosij".
1632 settembre 11, Sondrio, castello Masegra
Tiburzio Michorio fu Giulio, a nome di Lazzaro Carafino, vescovo di Como, convoca Stefano de Compertis fu Giorgio, decano di Grosio, da cui riceve il giuramento di fedeltà circa decime e fitti di spettanza del comune, quale feudatario della mensa vescovile di Como. Notaio Benedetto [Paravicinus] fu Pietro Antonio. Allegati dal 1629 agosto 24.
Atto singolo cart., cc. 6
Classificazione: 1.3
Segnatura: b. 11, fasc. 44

212. Convenzione.
1632 settembre 21, Grosio
Convenzione fra Paolo Venosta fu Gerolamo e la comunità di Grosio cui il suddetto Paolo Venosta vende il fondo sopra il quale è fabbricata la casa, ad uso e beneficio dei disciplini; per contro la comunità si impegna a pagare allo stesso lire 7 imperiali all'anno, fin quando sarà in vita, e di far celebrare, dopo la sua morte, 5 messe all'anno per 100 anni.
Atto singolo cart., cc. 2
Classificazione: 1.3
Segnatura: b. 11, fasc. 45

213. Renuntiatio et retrovenditio.
1632 settembre 29, Grosio, nella piazza del comune
Geronimo Zumelli fu Antonello di Grosio, rinuncia al livello di lire 36 imperiali su beni precedentemente acquistati al prezzo di lire 600 imperiali, che retrovende alla comunità di Grosio. Notaio Giuseppe Campi fu Giovanni Antonio di Grosio.
Atto singolo cart., cc. 2
Classificazione: 1.3
Segnatura: b. 11, fasc. 46

214. Retrovenditio.
1633 febbraio 11, Grosio
Francesco Venosta fu Giorgio di Mazzo in Valtellina retrovende alla comunità di Grosio gli alpeggi pascolivi o boschivi in Grosio, in località Redasco, Bregamasco e Cigozzo, al prezzo di lire 5030, e soldi 2 imperiali. Notaio Giovanni Antonio Campi fu Giovanni di Grosio.
Atto singolo cart., cc. 2
Classificazione: 1.3
Segnatura: b. 11, fasc. 47

215. Permutatio.
1633 agosto 8, Grosio
La comunità di Grosio e Zilio Bugnoni, parroco della chiesa di San Giorgio in Grosio, permutano con Pietro Paolo Venosta abitante in Grosio diritti e fitti livellari su fondi. Notaio Giovanni Antonio Robustelli fu Martino, abitante a Grosio.
Atto singolo cart., cc. 4
Classificazione: 1.3
Segnatura: b. 11, fasc. 48

216. Retrovenditio.
1634 dicembre 19, Grosio, casa del comune
Bartolomeo Rodolfi fu Bernardo e Pietro Bugnoni fu Giovanni Giacomo di Grosio, tutori del minore Giuseppe Rodolfi, retrovendono a Simon Negri, decano di Grosio, l'alpe di Casaurolo in val Grosina al prezzo di lire 1610 e soldi 15 imperiali. Notaio Giovanni Antonio Campi fu Giovanni di Grosio.
Atto singolo cart., cc. 4
Classificazione: 1.3
Segnatura: b. 11, fasc. 49

217. Venditio.
1634 dicembre 30, Grosio
Giovanni Nicola Venosta fu Giovanni Giacomo di Grosio vende a Geronimo Costa fu Geronimo e Giovanni Strambini fu Giovanni Domenico di Grosio, sindaci della fabbrica di S. Giuseppe di Grosio, un fondo sedimato con stalla attigua al prezzo di lire 200 imperiali. Notaio Giovanni Antonio Campi fu Giovanni di Grosio.
Atto singolo cart., cc. 2
Classificazione: 1.3
Segnatura: b. 11, fasc. 50

218. Venditio.
1636 febbraio 6, Grosio
Giacomo Centelli fu Francesco di Grosio vende alla comunità un fondo sedimato con fabbricato in legno in Grosio, in contrada Adda nel luogo detto "Virginile" al prezzo di lire 75 imperiali. Notaio Giovanni Antonio Campi fu Giovanni di Grosio.
Atto singolo cart., cc. 2
Classificazione: 1.3
Segnatura: b. 11, fasc. 51

219. Census.
1636 dicembre 22, Bormio, stua del convento dei gesuiti
Impegno di pagamento dell'annuo affitto di lire 300 imperiali da levarsi sul reddito dell'alpeggio di Sacco da parte della comunità di Grosio a favore del presbitero Lorenzo Nesina di Bormio, in relazione alla vendita del diretto dominio sull'alpe in questione al predetto Nesina al prezzo di lire 4285 imperiali, con patto di retrovendita. Notaio Giovanni Antonio Campi.
Atto singolo cart., cc. 4
Classificazione: 1.3
Segnatura: b. 11, fasc. 52

220. Census.
1637 agosto 22, Grosio
Impegno di pagamento dell'annuo fitto di lire 280 imperiali da levarsi sul reddito dell'alpeggio di Malghera, da parte della comunità di Grosio a favore del presbitero Nicola Quadrio di Bormio, in relazione alla vendita del diretto dominio sull'alpe in questione al predetto Quadrio al prezzo di lire 4000 imperiali, con patto di retrovendita. Notaio Giovanni Antonio Campi.
Atto singolo cart., leg. copertina in carta e cordicella, cc. 2
Classificazione: 1.3
Segnatura: b. 11, fasc. 53

221. Locazione.
1639 marzo 26, [Grosio]
La comunità di Grosio affitta ad Andrea Mosina detto de Biondi di Cevo, in Valcamonica, l'alpe di Sacco per un anno al fitto di scudi 120 e mezzo del valore di lire 6 e soldi 10 a scudo. Notaio Giovanni Antonio a Campo.
Atto singolo cart., cc. 2
Classificazione: 1.3
Segnatura: b. 11, fasc. 54

222. Locazione.
1639 aprile 28, Grosio
La comunità di Grosio affitta, salvo il caso di peste o di guerra, a Orazio Cerioli fu Stefano di Sale Marasino, l'alpe di Piancadino per l'estate al fitto annuo di scudi 71 del valore di lire 6 e mezzo a scudo. Notaio Giovanni Antonio a Campo.
Atto singolo cart., cc. 2
Classificazione: 1.3
Segnatura: b. 11, fasc. 55

223. Retrovenditio.
1642 ottobre 11, Tirano
Francesco Venosta fu Giorgio di Mazzo in Valtellina retrovende alla comunità di Grosio gli alpeggi acquistati "cum pacto francandi" al prezzo di lire 2824 imperiali. Notaio Giovanni Antonio Campi fu Giovanni, di Grosio.
Atto singolo cart., cc. 2
Classificazione: 1.3
Segnatura: b. 11, fasc. 56

224. Venditio.
1643 marzo 27, Grosio
Agostino Venosta fu Pietro Paolo di Grosio vende alla comunità "cum pacto retrodandi" i beni e gli utensili spettanti alla Fucina, al prezzo di lire 100 imperiali di cui è successivamente reinvestito a livello "cum pacto redimendi", al fitto annuo di lire 7 imperiali da pagarsi alla festa di S. Martino. Notaio Giovanni Antonio Campi, fu Giovanni, di Grosio.
Atto singolo cart., cc. 2
Classificazione: 1.3
Segnatura: b. 11, fasc. 57

225. Venditio.
1643 marzo 27, Grosio
Agostino Venosta fu Paolo di Grosio vende alla comunità fitti livellari e diritti, al prezzo di lire 480 imperiali, a computo di taglie dovute dallo stesso. Notaio Giovanni Antonio Campi, fu Giovanni, di Grosio.
Atto singolo cart., cc. 4
Classificazione: 1.3
Segnatura: b. 11, fasc. 58

226. Retrovenditio.
1644 marzo 15, Grosio
Nicola Quadrio di Bormio presbitero retrovende alla comunità di Grosio, beni al prezzo di lire 4103 e soldi 7 imperiali, che aveva acquistato al prezzo di lire 4000 imperiali e poi reinvestiti a livello al prezzo annuo di lire 240 imperiali. Notaio Giuseppe Campi fu Giovanni Antonio di Grosio.
Atto singolo cart., cc. 2
Classificazione: 1.3
Segnatura: b. 11, fasc. 59

227. Venditio.
1644 marzo 26, Grosio
Domenico Raselli Sala fu Antonio di Grosio vende alla comunità un piccolo fondo prativo in Grosio sul monte Pugnalto al prezzo di lire 32 e mezzo imperiali. Notaio Giuseppe Campi fu Giovanni Antonio di Grosio.
Atto singolo cart., cc. 2
Classificazione: 1.3
Segnatura: b. 11, fasc. 60

228. Retrovenditio.
1644 luglio 11, Grosio
Simone Negri fu Antonio di Grosio retrovende alla comunità di Grosio dei beni pervenuti allo stesso al prezzo di lire 1550 imperiali a seguito di precedente vendita effettuata dalla comunità "cum pacto francandi" al prezzo di lire 1000 imperiali. Notaio Giuseppe Campi fu Giovanni Antonio di Grosio.
Atto singolo cart., cc. 2
Classificazione: 1.3
Segnatura: b. 11, fasc. 61

229. Locazione.
1646 marzo 9, Tirano
La comunità di Grosio affitta a Paolo Busego di Lovere le alpi di Verva e Saline al fitto annuo di lire 600.
Atto singolo cart., cc. 2
Classificazione: 1.3
Segnatura: b. 11, fasc. 62

230. Venditio.
1648 maggio 25, Grosio, nella casa del notaio
Angelo Trocheni fu Pietro de Pino di Grosio vende alla comunità un fondo prativo in Grosio sull'alpe di Malghera al prezzo di lire 500 imperiali. Notaio Giuseppe Campi fu Giovanni Antonio di Grosio.
Atto singolo cart., cc. 2
Classificazione: 1.3
Segnatura: b. 11, fasc. 63

231. Locatio.
1649 dicembre 29, Grosio, casa del comune
La comunità di Grosio affitta a Giovanni de Rofulphis di Giovanni di Grosio un fondo campivo in località Summargen, in territorio di Grosio al fitto annuo di staia 12 di segale. Notaio Giuseppe Campus fu Giovanni Antonio di Grosio.
Atto singolo cart., cc. 2
Classificazione: 1.3
Segnatura: b. 11, fasc. 64

232. Annullatio.
1650 dicembre 5, Grosio
La comunità di Grosio annulla il contratto di livello a Giorgio Ferrari fu Cristoforo di Grosio per l'esercizio della fucina comunale in seguito a costruzione da parte dello stesso di una nuova fucina, con carico di restituzione degli attrezzi usufruiti. Notaio Giuseppe Campi fu Giovanni Antonio di Grosio.
Atto singolo cart., cc. 4
Classificazione: 1.3
Segnatura: b. 11, fasc. 65

233. Venditio.
1651 luglio 8, Grosio
Giovanni Antonio Campi curatore dei beni di Martino del Borso di Ravoledo di Grosio, vende alla comunità un fondo prativo con soprastante casa in val Grosina nel luogo detto "Prato nuovo" e un altro fondo in località "Calos" al prezzo di lire 250 imperiali. Notaio Giovanni Giacomo Venosta fu Carlo abitante a Grosio.
Atto singolo cart., cc. 2
Classificazione: 1.3
Segnatura: b. 11, fasc. 66

234. Affitto.
1653 gennaio 7, Grosio
Giorgio Ferrari, col consenso della comunità, da in locazione a Bernardo Salant l'esercizio della rasega (segheria) comunale per nove anni con l'obbligo per lo stesso Salant, di osservare i patti convenuti circa l'esercizio della segheria. Cancelliere Carlo Venosta. Seguiti al 1653 gennaio 13.
Atto singolo cart., cc. 4
Classificazione: 1.3
Segnatura: b. 11, fasc. 67

235. Venditio.
1655 ottobre 8, Tirano
Nicolino Omodei fu Giovanni Matteo di Sernio, abitante a Tirano, curatore generale dei beni, oggetto dell'esecuzione forzata nei confronti di Geronimo Chiesa di Grosio, vende alla comunità un fondo campivo di tavole 13 e mezzo sito in "Coltura inferiore", nel luogo detto Valena, e un fondo sedimato in contrada Tiolo, al prezzo di lire 5051 imperiali; una parte della somma è ceduta per pagamento di taglie dovute dallo stesso Geronimo Chiesa alla comunità. Notaio Carlo Bagnetti. Copia autentica, 1721 agosto 27, notaio Pietro del Zoppo.
Atto singolo cart., cc. 4
Classificazione: 1.3
Segnatura: b. 11, fasc. 68

236. Venditio.
1659 dicembre 29, Grosio
Antonio Tognatti fu Giacomo di Valmadre della contrada di Tiolo in Grosio, anche a nome del fratello Benedetto, vende "cum pacto francandi" un fitto livellario al prezzo di lire 280 imperiali. Notaio Giuseppe Campus fu Giovanni Antonio di Grosio.
Atto singolo cart., cc. 2
Classificazione: 1.3
Segnatura: b. 11, fasc. 69

237. Venditio.
1661 novembre 28, Grosio
Giuseppe Rodolfi di Grosio curatore speciale dei beni vacanti delle sorelle Margherita, Domenica, Orsina dette Pelinetti de Quetti vende alla comunità un fondo campivo in Grosio in località "Coltura inferiore" al prezzo di lire 8 e mezzo per tavola, sulla base di stima a conto delle taglie imposte in comunità dal 1635 al 1660 sui predetti beni. Notaio Giovanni Antonio Campi fu Giovanni di Grosio.
Atto singolo cart., cc. 4
Classificazione: 1.3
Segnatura: b. 11, fasc. 70

238. Venditio.
1662 maggio 2, Grosio, casa del comune
Francesco Pedrini fu Antonio di Sondalo abitante a Grosio, contrada Tiolo, a nome della moglie Elisabetta Tuana fu Giovanni del Maffo di Tiolo, vende a Giovanni del Maffo fu Domenico di Tiolo, a nome della comunità di Grosio, un fondo prativo sito in Tiolo al prezzo di lire 207 imperiali con l'onere di pagare al capitolo dell'elemosina un fitto livellario perpetuo. Notaio Giovanni Antonio a Campis fu Giovanni di Grosio.
Atto singolo cart., cc. 4
Classificazione: 1.3
Segnatura: b. 11, fasc. 71

239. Livellum.
1663 settembre 24, Grosio, abitazione di Giovanni Antonio a Campis
La comunità di Grosio investe a livello perpetuo Carolo Scariotti fu Martino de Sala di Grosio di un fondo sedimato in contrada Adda al fitto di lire 21 imperiali. Notaio Giovanni Antonio a Campis fu Giovanni di Grosio.
Atto singolo cart., cc. 4
Classificazione: 1.3
Segnatura: b. 11, fasc. 72

240. Venditio.
1663 settembre 27, Grosio
La comunità di Grosio vende a Cristoforo Maffi fu Domenico di Grosio, con la possibilità di ritenzione fino a completo pagamento, un fondo "zerbivo", di pertiche 3 e tavole 14 in Grosio, contrada Adda nel luogo detto Monferrato al prezzo di lire 362 e mezzo imperiali. Notaio Giuseppe Rodolfi di Grosio. Copia autentica, 1673 dicembre 5, notaio Giovanni Francesco Stoppani di Grosio.
Atto singolo cart., cc. 2
Classificazione: 1.3
Segnatura: b. 11, fasc. 73

241. Obligatio.
1663 settembre 27, Grosio
Cristoforo Maphi fu Domenico di Grosio si impegna di assegnare alla comunità di Grosio la somma di lire 362 e mezzo imperiali con interesse da maturarsi dalla festa di S. Martino in poi. Notaio Giovanni Francesco Stupani fu Evangelista di Sondalo.
Atto singolo cart., cc. 2
Classificazione: 1.3
Segnatura: b. 11, fasc. 74

242. Permutatio.
1665 maggio 18, Grosio, contrada Tiolo
Margherita Foppoli fu Bartolomeo di Mazzo in Valtellina moglie di Pietro Sertorelli della contrada di Tiolo in Grosio, col consenso del marito e del figlio Stefano Parinelli, canonico di Tiolo, assegna alla comunità il diritto di riscuotere lire 250 imperiali dagli eredi di Francesco Besseghini di Grosio, località Vernuga; per contro la comunità assegna alla soprascritta Margherita un fondo campivo con tre piante di castagni in contrada Tiolo. Notaio Francesco Camocij fu Giovanni.
Atto singolo cart., cc. 2
Classificazione: 1.3
Segnatura: b. 11, fasc. 75

243. Investitura.
1668 giugno 11, Como
Carlo Bianchi, procuratore di Ambrogio Torriani vescovo di Como, investe Giuseppe Robustelli decano di Grosio del diritto di decime sui beni nella stessa comunità(1). Notaio Giovanni Maria Castelli, canonico di Menaggio.
Atto singolo cart., cc. 8
Note: 1. Il decano presta il giuramento feudale.
Classificazione: 1.3
Segnatura: b. 11, fasc. 76

244. Venditio.
1670 novembre 19, Grosio, abitazione di Giuseppe Campus
La comunità di Grosio vende a Giovanni Salantij di Bernardo di Grosio la segheria in Valgrosina, località Pugnalto, al prezzo di lire 400 imperiali. Notaio Giuseppe Campus fu Giovanni Antonio di Grosio. Allegata obbligazione di pagamento di detta somma, con termine cinque anni, di cc. 2.
Atto singolo cart., cc. 4
Classificazione: 1.3
Segnatura: b. 11, fasc. 77

245. Conferma di transazione.
1671 dicembre 18, Tirano
Antonio Robustello fu Cristoforo di Grosio conferma la transazione avvenuta tra la comunità di Grosio e il fratello Giuseppe. Notaio Carlo Venosta fu Giovanni Nicola di Grosio.
Atto singolo cart., cc. 2
Classificazione: 1.3
Segnatura: b. 11, fasc. 78

246. Licenza.
1674 gennaio 14, Grosio
Domenico Iseppi, podestà di Tirano, su richiesta di Giovanni Antonio Sala, decano di Grosio, approva la vendita a Giovannino Coldino Ferraro della fucina comunale. Seguiti al 1674 gennaio 15.
Atto singolo cart., cc. 2
Classificazione: 1.3
Segnatura: b. 11, fasc. 79

247. Vendita.
1674 gennaio 16, Grosio
La comunità di Grosio vende a Giovannino Galdino, figlio separato di Nicola, fabbro ferraio di Grosio, la fucina e il sedime attiguo al prezzo di lire 1250 imperiali, in seguito al rilascio da parte di Domenico Iseppi, podestà di Tirano, di licenza per l'esercizio della stessa. Notaio Dionisio Bugnoni fu Filippo di Grosio. Copia semplice.
Atto singolo cart., cc. 8
Classificazione: 1.3
Segnatura: b. 11, fasc. 80

248. Affitto.
1674 maggio 14, Grosio
Pietro Fracalanza fu Gregorio e Pietro Quetti fu Giacomo, entrambi di Grosio, a nome della comunità, danno in locazione annuale a Maffeo Breda di Pezzo, comune di Ponte di Legno, la montagna di val di Sacco al prezzo di lire 700 imperiali. In calce: nota relativa al pagamento dell'affitto. Seguiti al 1674 agosto 22.
Atto singolo cart., cc. 2
Classificazione: 1.3
Segnatura: b. 11, fasc. 81

249. Venditiones.
1675 luglio 20, Grosio
La comunità di Grosio vende a Giuseppe Sala fu Martino, detto Scariotto, un fondo "boschivo" e "sassivo" in Ganda di Grosio al prezzo di lire 2 e soldi 10 imperiali per tavola; inoltre Antonio Curti fu Francesco, come leggittimo amministratore dei beni della figlia e della moglie Domenica Salandi fu Francesco di Grosio, vende a Pietro Antonioli fu Giovanni, detto "Magalo", di Grosio, un pezzo di terra prativa di tavole 21 e mezzo in "Coltura inferiore", nel luogo detto "ad Fultam", al prezzo di lire 247 e soldi 5 imperiali con l'onere di pagare le taglie dal 1699.
Atto singolo cart., cc. 2
Classificazione: 1.3
Segnatura: b. 11, fasc. 82

250. Venditio.
1675 settembre 12, Grosio, abitazione di Giuseppe Campus
Antonio Raselli fu Domenico de Sala di Grosio vende alla comunità di Grosio un fondo con fabbricati in località Virginile, nel territorio di Grosio, al prezzo di lire 250 imperiali. Notaio Giuseppe Campus fu Giovanni Antonio di Grosio.
Atto singolo cart., cc. 2
Classificazione: 1.3
Segnatura: b. 11, fasc. 83

251. Venditio.
1675 settembre 25, Grosio
Giovanni di Prada fu Agostino di Grosio, vende alla comunità un fondo sedimato con fabbricati in Grosio contrada Piatta, al prezzo di lire 500 imperiali. Notaio Giovanni Angelo Rodolfi di Grosio.
Atto singolo cart., cc. 4
Classificazione: 1.3
Segnatura: b. 11, fasc. 84

252. Remissio.
1676 gennaio 7, Grosio
Bernarda Stefenini fu Stefano del Gobbo di Grosio contrada Tiolo, col consenso dell'agnato più prossimo Giacomo de Tognatti di Valmadre di Tiolo, rinuncia a vari livelli ed utili derivanti da terreni posseduti, per il valore di lire 649 e soldi 15 imperiali, a favore della comunità. Notaio Giuseppe Campi fu Giovanni Antonio di Grosio.
Atto singolo cart., cc. 6
Classificazione: 1.3
Segnatura: b. 11, fasc. 85

253. Venditio.
1676 marzo 20, Grosio, abitazione di Giuseppe Campus
Andrea Comperti fu Giorgio di Grosio vende alla comunità un fabbricato in contrada Adda, nel suddetto territorio al prezzo di lire 1430 imperiali. Notaio Giuseppe Campus fu Giovanni Antonio di Grosio.
Atto singolo cart., cc. 4
Classificazione: 1.3
Segnatura: b. 11, fasc. 86

254. Permutatio.
1676 settembre 22, Grosio, abitazione di Giacomo Francini de Mottinis
La comunità di Grosio permuta un fondo zerbivo in località Calderola, nel territorio di Grosio, con un fondo campivo in località Coltura inferiore di proprietà di Francesco Raffagini de Rodulphis fu Francesco di Grosio. Notaio Giuseppe Campus fu Giovanni Antonio di Grosio.
Atto singolo cart., cc. 4
Classificazione: 1.3
Segnatura: b. 12, fasc. 87

255. Venditio.
1678 agosto 6, Grosio, casa del comune
La comunità di Grosio vende a Giuseppe Robustelli fu Stefano di Grosio un fondo in Coltura inferiore, nel territorio di Grosio, al prezzo di lire 112 e soldi 10 imperiali. Notaio Giuseppe Campus fu Giovanni Antonio di Grosio.
Atto singolo cart., cc. 4
Classificazione: 1.3
Segnatura: b. 12, fasc. 88

256. Venditio.
1679 marzo 3, Grosio, casa del comune
Cesare Capetti fu Geremia di Grosio vende alla comunità di Grosio una vigna in contrada Piatta, nel territorio di Grosio al prezzo di lire 600 imperiali. Notaio Giuseppe Campus fu Giovanni Antonio di Grosio.
Atto singolo cart., cc. 2
Classificazione: 1.3
Segnatura: b. 12, fasc. 89

257. Venditio.
1680 maggio 21, Grosio, abitazione di Antonio Robustellus
Domenico Strambini fu Antonio, di Grosio, a nome della moglie Bernardina Rodolfi fu Martino, di Grosio, vende alla comunità di Grosio un fondo campivo in territorio di Grosio al prezzo di lire 740 imperiali. Notaio Antonio Robustellus fu Martino di Grosio.
Atto singolo cart., cc. 4
Classificazione: 1.3
Segnatura: b. 12, fasc. 90

258. Permutatio.
1681 settembre 15, Grosio, casa del comune
La comunità di Grosio permuta un fondo boschivo e zerbivo in località Martinazzo con un fondo prativo e zerbivo in località Pezzedo e un fondo in località Zono di proprietà di Pietro Quetti fu Giacomo e Antonio Rastelli fu Francesco di Grosio, contrada di Tiolo; i suddetti sono tenuti a pagare al capitolo dell'elemosina il fitto annuo di staia 4 di cereali e una libbra di formaggio, gravante, sul fondo in località Pezzedo. Notaio Antonio Robustelli fu Martino di Grosio.
Atto singolo cart., cc. 4
Classificazione: 1.3
Segnatura: b. 12, fasc. 91

259. Permutatio.
1683 maggio 4, Grosio, abitazione di Giuseppe Campus
La comunità di Grosio permuta un fondo prativo e boschivo in località Redasco con un fondo in detta località di proprietà di Gabriele del Zino fu Silvestro di Grosio. Notaio Giuseppe Campus fu Giovanni Antonio di Grosio.
Atto singolo cart., cc. 2
Classificazione: 1.3
Segnatura: b. 12, fasc. 92

260. Permutatio.
1684 dicembre 19, Grosio, casa del comune
La comunità di Grosio permuta un fondo boschivo in località Valena con un fondo boschivo nella stessa località di proprietà dei fratelli Giovanni e Giovanni Giacomo Tarabini fu Pietro. Notaio Antonio Robustellus fu Martino di Grosio.
Atto singolo cart., cc. 2
Classificazione: 1.3
Segnatura: b. 12, fasc. 93

261. Permutatio.
1685 marzo 9, Grosio
La confraternita dei disciplini permuta con Bartolomeo Quetto, decano di Grosio e Giuseppe Maria Quadrio, quaresimalista, un fondo sedimato con casa da destinarsi all'alloggio di padri cappuccini e padri quaresimalisti, in cambio viene ceduto al comune un altro edificio usato dai quaresimalisti. Notaio Antonio Robustelli fu Martino di Grosio.
Atto singolo cart., cc. 4
Classificazione: 1.3
Segnatura: b. 12, fasc. 94

262. Convenzione.
1690 maggio 22, Grosio, casa del comune
La comunità di Grosio stipula una convenzione con Caterina Costante Venosta fu Nicolò abitante a Grosio e con il fratello Pietro Antonio Maria, abitante a Tirano, rappresentante di Giovanni Antonio fu Carlo Lorenzo Negri di Grosio, circa la modalità di pagamento da parte della comunità, dell'interesse annuo sulla somma di lire 30000 prestate dalle famiglie Negri e Venosta. Notaio Giovanni Francesco Stupani fu Evangelista di Sondalo.
Atto singolo cart., cc. 6
Classificazione: 1.3
Segnatura: b. 12, fasc. 95

263. Attestatio.
1693 dicembre 7, Grosio, abitazione di Giuseppe Campus
Giuseppe Sala fu Martino detto Scariotti e Giovanni Carlotti del Pino fu Stefano di Grosio, contrada Ravoledo, attestano di aver fatto segare legname nella segheria della Valgrosina. Notaio Giuseppe Campus fu Giovanni Antonio di Grosio.
2 Atti singolo cart., cc. 4
Classificazione: 1.3
Segnatura: b. 12, fasc. 96

264. Permutatio.
1698 maggio 6, Grosio, abitazione di Pietro Fracalantia
La comunità di Grosio permuta un fondo boschivo nel territorio di Grosio con un fondo zerbivo di proprietà di Giovanni Caspani di Francesco detto Galdini di Grosio. Notaio Giuseppe Campus fu Giovanni Antonio di Grosio.
Atto singolo cart., cc. 4
Classificazione: 1.3
Segnatura: b. 12, fasc. 97

265. Remissio.
1700 maggio 19, Grosio, abitazione di Antonio Robustellus
Tommaso Serpontis fu Giovanni Pietro di Grosio cede a Francesco Sassella di Grosio parte dell'utile dominio su un fondo in località Pescedo nel territorio di Grosio di cui era stato investito a livello dai fratelli Giovanni Battista e Vincenzo Venosta, con riparto del fitto tra cedente e cessionario. Autorizzazione dei proprietari del fondo. Copia del 1701, notaio Antonio Robustelli di Grosio.
Atto singolo cart., cc. 2
Classificazione: 1.3
Segnatura: b. 12, fasc. 98

266. Permutatio.
1704 dicembre 3, Grosio, abitazione di Giuseppe Campi
La comunità di Grosio permuta un fondo boschivo nel territorio di Grosio, con un fondo boschivo di proprietà di Giuseppe Comparotti fu Domenico de Pino di Grosio. Notaio Giuseppe Campi fu Giovanni Antonio di Grosio.
Atto singolo cart., cc. 2
Classificazione: 1.3
Segnatura: b. 12, fasc. 99

267. Procura.
1710 novembre 19, Grosio, abitazione di Giuseppe Tramanzoli
Il consiglio della comunità di Grosio incarica Giuseppe Tramanzoli, decano di Grosio, e il consigliere Tomeo Caspanus, essendo gravemente deteriorato l'edificio della rasica (segheria) dato a livello dapprima a Giuseppe Bugnoni fu Pietro di Grosio e in seguito a Costante Castellus, di provvedere al riguardo. Costoro nominano in qualità di procuratore, con ogni più ampio mandato Giovanni Antonio Homodeus di Sernio, cancelliere del terziere superiore, perché provveda a far effettuare dal detentore le necessarie riparazioni.
Atto singolo cart., cc. 2
Classificazione: 1.3
Segnatura: b. 12, fasc. 100

268. Venditio.
1713 maggio 15, Grosio, casa del comune
Giuseppe Pini fu Domenico, detto Comparotti, e Antonio Valorsa fu Giovanni Angelo, entrambi di Grosio, esattori delle taglie forestiere della comunità di Grosio, vendono a Pietro Martire Merizio fu Valentino di Tirano, dei terreni siti in località Cimaripa al prezzo di lire 673 e soldi imperiali 15. Notaio Martino Robustelli fu Antonio di Grosio.
Atto singolo cart., cc. 4
Classificazione: 1.3
Segnatura: b. 12, fasc. 101

269. Venditio.
1713 maggio 15, Grosio, casa del comune
Pietro Martire Meritius di Valentino di Tirano, a nome degli eredi di Andrea Vetti di Tirano, vende dei terreni in località Cimaripa, nel territorio di Grosio, a Giuseppe Pini fu Domenico detto Comparotti e Antonio Valorsa fu Giovanni Angelo entrambi di Grosio, esattori delle taglie forestiere della comunità di Grosio al prezzo di 673 lire e soldi 15 imperiali. Notaio Martino Robustelli fu Antonio di Grosio.
Atto singolo cart., cc. 4
Classificazione: 1.3
Segnatura: b. 12, fasc. 102

270. Locazione.
1714 giugno 5, Grosio
La comunità di Grosio da in affitto ad Antonio Serioli fu Giovanni Battista di Sale Marasino e ai suoi fratelli l'alpe di Verva, nel territorio di Grosio, per un anno, al fitto di filippi 15. Notaio Giovanni Martino Robustello.
Atto singolo cart., cc. 2
Classificazione: 1.3
Segnatura: b. 12, fasc. 103

271. Locazione.
1714 giugno 12, [Grosio]
[La comunità di Grosio] dà in locazione a Martino Sental e Bon de Bon, della Valcamonica, l'alpe di Val di Sacco per un anno al fitto annuo di filippi 30. Decano Giuseppe Trincha.
Atto singolo cart., cc. 1
Classificazione: 1.3
Segnatura: b. 12, fasc. 104

272. Locazione.
1714 ottobre 30, Grosio
La comunità di Grosio dà in locazione a Giovanni Battista Cottinelli fu Giovanni Battista di Edolo per un anno su commissione di Rainaldo Soardi di Piano Bergamasco, le alpi di Valdisacco e Malghera al fitto annuo di lire [1200] imperiali.
Atto singolo cart., cc. 2
Classificazione: 1.3
Segnatura: b. 12, fasc. 105

273. Venditiones locationes obligationes.
1717 novembre 9 - 1745 maggio 24
Gestione patrimoniale del canonico Costante Castelli fu Antonio di Sondalo, abitante a Grosio, vendite, locazioni e obbligazioni. Notai Giovanni Battista Gislanzoni fu Giuseppe di Grosio, Giovanni Antonio Planta fu Antonio di Tirano.
Fascicolo cart., cc. 50
Classificazione: 1.3
Segnatura: b. 12, fasc. 106

273.1. Lista spese e inventario.
1744 - 1748
Spese sostenute da Giovanni Maria Omodei, arciprete di Mazzo, per il funerale del canonico Costante Castelli fu Antonio di Sondalo, abitante a Grosio; spese relative a prestazioni del notaio Giovanni Agostino Chinali, abitante a Tirano, a favore di Costante Castelli (1745). Inventario dei beni mobili lasciati da Costante Castelli.
Fascicolo cart., cc. 11
Classificazione: 1.3
Segnatura: b. 12, fasc. 106.1

273.2. Lascito Castelli.
1746 agosto 22 - 1843 febbraio 28
Amministrazione dei beni lasciati dal canonico Costante Castelli fu Antonio di Sondalo, abitante a Grosio, alla Scolastica di Grosio. Notai: Giovanni Augusto Chinali di Giovanni Battista di Darfo abitante a Tirano, Matteo della Bosca fu Giovanni Domenico di Sondalo, Giovanni Antonio Robustelli de Castellanij fu Stefano di Grosio, Giuseppe Venosta fu Bartolomeo abitante a Mazzo, Robustello de Robustellis fu Martino abitante a Grosotto.
Fascicolo cart., cc. 41
Classificazione: 1.3
Segnatura: b. 12, fasc. 106.2

274. Locazione.
1719 maggio 26, Grosio
La comunità di Grosio affitta a Domenico Comicioli fu Pietro detto Pelanda di Mù Valcamonica per un anno l'alpe di Caseruolo al fitto di lire 360 imperiali.
Atto singolo cart., cc. 2
Classificazione: 1.3
Segnatura: b. 12, fasc. 107

275. Venditio.
1725 giugno 18, Grosio, abitazione di Giovanni Antonio Pianta
Stefano Rusconi fu Stefano di Grosio vende alla comunità di Grosio, con riserva dell'approvazione consigliare, la metà di un fondo in località Traversera, nel territorio di Grosio, con riserva di usufrutto. Notaio Giovanni Antonio Planta fu Antonio di Tirano. Allegata determinazione del prezzo del fondo, stabilito in lire 250 imperiali se gravato da usufrutto, e in lire 350 imperiali in caso contrario, di cc. 2. Allegati al 1725 luglio 9.
Atto singolo cart., cc. 6
Classificazione: 1.3
Segnatura: b. 12, fasc. 108

276. Locazione.
1725 agosto 26, Grosio
La comunità di Grosio affitta a Benedetto Soardi fu Giacomo di Piano Valle Cavallina l'alpe di Pedruna per cinque anni al fitto annuo di filippi 42 e mezzo. Archivista e notaio Battista Giovanni Robustelli.
Atto singolo cart., cc. 1
Classificazione: 1.3
Segnatura: b. 12, fasc. 109

277. Locatione.
1728 febbraio 28, Grosio
La comunità di Grosio affitta a Bartolomeo Seriolo fu Giovanni Battista, di Sale Marasino, e fratelli, le alpi di Vermolera e Verva, per tre anni nel territorio di Grosio, al fitto annuo di filippi 52. Notaio Giovanni Battista Robustelli.
Atto singolo cart., cc. 1
Classificazione: 1.3
Segnatura: b. 12, fasc. 110

278. Venditio.
1728 aprile 23, Tirano, abitazione di Giovanni Stefano a Salis
Giovanni Stefano a Salis fu Giovanni abitante a Tirano a nome del figlio Carolo Egidio vende a Giovanni Antonio Planta fu Antonio di Tirano, abitante a Grosio, dei fabbricati nella contrada Piatta, di Grosio, al prezzo di lire 2292 imperiali. Notaio Aloisio Francesco Belboe abitante a Tirano. Copia autentica, notaio Giovanni Antonio Robustelli.
Atto singolo cart., cc. 4
Classificazione: 1.3
Segnatura: b. 12, fasc. 111

279. Retrovenditio.
1729 ottobre 22, Tirano, abitazione famiglia a Salis
Pietro Giacomo Siccamonetta fu Lorenzo di Sondalo, abitante a Tirano, canonico della collegiata di S. Martino di Tirano, a nome di Carolo Egidio Salis di Giovanni Stefano abitante a Tirano, retrovende alcuni fondi a Francesco Quetti fu Bartolomeo, di Grosio, a nome di Tommaso Borserij de Serponte di Grosio, al prezzo di lire 1300 imperiali. Notaio Aloisio Francesco Belboe fu Giovanni Antonio, abitante a Tirano.
Atto singolo cart., cc. 2
Classificazione: 1.3
Segnatura: b. 12, fasc. 112

280. Locatione.
1730 ottobre 10, Grosio
La comunità di Grosio dà in locazione a Giuseppe Zanga fu Giuseppe di Vallalta Valseriana, le alpi di Vermolera e Verva per tre anni, al fitto annuo di filippi 52.
Atto singolo cart., cc. 1
Classificazione: 1.3
Segnatura: b. 12, fasc. 113

281. Locazione.
1731 settembre 15, Grosio
La comunità di Grosio dà in locazione a Lorenzo Ferrari di Sondrio l'alpe di Salini, per tre anni, nel territorio di Grosio, al fitto di filippi 14.
Atto singolo cart., cc. 2
Classificazione: 1.3
Segnatura: b. 12, fasc. 114

282. Locazione.
1733 agosto 29, [Grosio]
La comunità di Grosio dà in locazione a Giuseppe Zanga fu Giuseppe, di Vallalta Valseriana, le alpi di Vermolera e Verva, per due anni, al fitto annuo di lire 590 imperiali. Archivista del comune Giovanni Battista Robustelli.
Atto singolo cart., cc. 2
Classificazione: 1.3
Segnatura: b. 12, fasc. 115

283. Locazione.
1735 agosto 23, Grosio
La comunità di Grosio dà in locazione a Giacomo Soardi fu Giovanni Andrea, di Piano Vallecavallina, l'alpe di Valdisacco per tre anni, al fitto annuo di lire 850. Attuario e notaio Giovanni Battista Ghislanzoni. Allegati copia dell'atto, di cc. 2.
Atto singolo cart., cc. 4
Classificazione: 1.3
Segnatura: b. 12, fasc. 116

284. Locazione.
1736 settembre 2, Grosio
La comunità di Grosio dà in locazione a Domenico Giulitta, per conto di Bartolomeo Bergnani di Pontagna (Valcamonica), l'alpe di Vermolera, per tre anni, nel territorio di Grosio, al fitto annuo di lire 425 e soldi 12 imperiali. Attuario della comunità Giovanni Battista Robustelli.
Atto singolo cart., cc. 2
Classificazione: 1.3
Segnatura: b. 12, fasc. 117

285. Locazione.
1736 ottobre 7, Grosio
La comunità di Grosio dà in locazione a Pietro Cominciolo fu Marco, di Mù, l'alpe di Verva, per tre anni, nel territorio di Grosio, al fitto annuo di filippi 15 e mezzo.
Atto singolo cart., cc. 1
Classificazione: 1.3
Segnatura: b. 12, fasc. 118

286. Locazione.
1738 agosto 28, [Grosio]
La comunità di Grosio dà in locazione a Giacomo Soardi fu Giovanni Andrea di Piano Vallecavallina, l'alpe di Valdisacco, per tre anni, in territorio di Grosio, al fitto annuo di lire 850 imperiali in denari d'oro o d'argento. Rinnovo della locazione per altri tre anni al fitto annuo di lire 840 imperiali. Seguiti al 1741 agosto 27.
Atto singolo cart., cc. 2
Classificazione: 1.3
Segnatura: b. 12, fasc. 119

287. Locazioni.
1739 luglio 25, [Grosio]
La comunità di Grosio affitta a Tommaso Soardi fu Rinaldo, al fratello Giacomo e a Francesco Soardi fu Carlo tutti di Piano Valle Cavallina l'alpe di Verva per tre anni al fitto annuo di filippi 16. Antonio Pino Frà fu Martino in data 27 agosto 1739 affitta a Francesco Soardi e a Giacomo Soardi una parte dell'alpe di Caseruolo per tre anni al fitto annuo di filippi 11. Bortolo fu Francesco Francino in data 9 settembre 1742 affitta a Giacomo Soardi la località Piegne per tre anni al fitto annuo di filippi 5. Attuario della comunità Giovanni Battista Robustelli. Seguiti al 1742 settembre 9.
Atto singolo cart., cc. 2
Classificazione: 1.3
Segnatura: b. 12, fasc. 120

288. Locatione.
1739 agosto 26, [Grosio]
La comunità di Grosio dà in locazione ad Antonio Patelli fu Giovanni di Piano Valcavallina l'alpe di Pedruna per tre anni al fitto annuo di filippi 42.
Atto singolo cart., cc. 1
Classificazione: 1.3
Segnatura: b. 12, fasc. 121

289. Locazione.
1742 maggio 24, [Grosio]
La comunità di Grosio dà in locazione a Cristoforo Soardi fu Benedetto di Piano Valle Cavallina l'alpe di Pedruna per tre anni al fitto annuo di filippi 38. Attuario Giovanni Battista Robustelli. Segue locazione, a Ghelmino capitano di Piano. Seguiti al 1743 agosto 28.
Atto singolo cart., cc. 1
Classificazione: 1.3
Segnatura: b. 12, fasc. 122

290. Locazione.
1745 aprile 5, Grosio
La comunità di Grosio affitta a Pietro Ghilot fu Domenico e a Giuseppe Besseghino fu Martino, rappresentanti dei vicini dell'alpe Piancadino, la stessa alpe, per tre anni, al fitto annuo di lire 400 da pagarsi alla festa di S. Martino. Attuario della comunità Nicolò Visconte Venosta.
Atto singolo cart., cc. 2
Classificazione: 1.3
Segnatura: b. 12, fasc. 123

291. Locazione.
1745 aprile 25, s.l.
La comunità di Grosio dà in locazione a Domenico Cret, della Costa di Volpi Bergamasco, l'alpe di Pedruna per un anno al fitto annuo di filippi 37. Attuario della comunità Nicolò Visconte Venosta.
Atto singolo cart., cc. 1
Classificazione: 1.3
Segnatura: b. 12, fasc. 124

292. Locazione.
1746 marzo 2, Grosio
La comunità di Grosio affitta a Pietro Scaradelli di Edolo, a nome del fratello Giovanni, l'alpe di Pedruna, per un anno nel territorio di Grosio, al fitto annuo di filippi 37. Attuario della comunità Nicolò Visconte Venosta.
Atto singolo cart., cc. 2
Classificazione: 1.3
Segnatura: b. 12, fasc. 125

293. Locazione.
1746 agosto 10, [Grosio]
La comunità di Grosio dà in locazione a Giovanni Scaradel di Edolo un fondo alpivo nel territorio di Grosio detto Pedruna, per tre anni, al fitto annuo di filippi 38 in danari d'argento e d'oro. Attuario della comunità Nicolò Visconte Venosta.
Atto singolo cart., cc. 2
Classificazione: 1.3
Segnatura: b. 12, fasc. 126

294. Conferma.
1748 giugno 13, [Grosio]
Martino Curti e Domenico e Giuseppe Vecchiatti a nome dei vicini confermano a Giacomo Rainaldi Soardi l'affitto di una parte dell'alpe di Malghera nel territorio di Grosio, al fitto di filippi 19, come risulta da precedente locazione fatta a Paolo Patelli.
Atto singolo cart., cc. 1
Classificazione: 1.3
Segnatura: b. 12, fasc. 127

295. Locazione.
1748 agosto 29, Grosio
Giuseppe Bugnoni di Grosio dà in locazione per 9 anni a Battista Valorsa detto Mora di Grosio un fondo prativo nel territorio di Grosio al fitto annuo di lire 19.
Atto singolo cart., cc. 1
Classificazione: 1.3
Segnatura: b. 12, fasc. 128

296. Locazione.
1755 maggio 18, [Grosio]
La comunità di Grosio affitta per un anno a Antonio Soardi di Maffeo di Piano Valle Cavallina a nome del padre, l'alpe di Verva nel territorio di Grosio al fitto annuo di filippi 13 in oro o argento.
Atto singolo cart., cc. 1
Classificazione: 1.3
Segnatura: b. 12, fasc. 129

297. Locazione.
1763 settembre 1, s.l.
La comunità di Grosio dà in locazione a Giovanni Andrea, a nome del padre Giacomo Suardi di Piano Valle Cavallina e a Francesco Torri fu Giovanni Battista di Gandino, a suo nome, e del fratello Giuseppe e dei nipoti, l'alpe di val di Sacco per 3 anni al fitto annuo di lire 900 imperiali e soldi 4. Attuario della comunità Giovanni Antonio Robustelli Castellano.
Atto singolo cart., cc. 2
Classificazione: 1.3
Segnatura: b. 12, fasc. 130

298. Investitura.
1790 luglio 27, Mazzo, in Valtellina
Bartolomeo Rizzi, decano di Grosio, è investito dinnanzi a Claudio a Ripa, parroco e sindaco della mensa episcopale di Como, dalla curia di diritti di esazione delle decime sui grani. Notaio Francesco Ravizza fu Domenico.
Atto singolo cart., cc. 4
Classificazione: 1.3
Segnatura: b. 12, fasc. 131

299. Venditio.
1791 settembre 7, Brusio
Giovanni Teodosio de Misani vende a Giuseppe Rizzetti di Grosio, abitante a Tirano, un fitto livellario perpetuo su proprietà nel territorio di Grosio al prezzo di lire 1000 imperiali. Allegata vendita di detto livello fatta dagli eredi Rizzetti, di cc. 4. Sigillo in ceralacca. Allegati al 1835 aprile 27.
Atto singolo cart., cc. 6
Classificazione: 1.3
Segnatura: b. 12, fasc. 132

300. Investitura.
1794 ottobre 1, Tirano
Osvaldo Negri, decano di Grosio, viene investito dinnanzi a Francesco a Curte, canonico e sindaco della Chiesa e della mensa episcopale di Como, dalla curia di diritti di esazione delle decime sui grani. Protonotaio apostolico della Chiesa e della mensa episcopale di Como Francesco Ravizza fu Domenico.
Atto singolo cart., cc. 4
Classificazione: 1.3
Segnatura: b. 12, fasc. 133

301. Dichiarazione.
1802 settembre 8, [Grosio]
Pietro Besseghini detto Martinol di Grosio, su richiesta di Giovanni Battista Robustelli, rappresentante degli agenti della comunità di Grosio, dichiara i danni subiti su alcune alpi durante varie locazioni.
Atto singolo cart., cc. 1
Classificazione: 1.3
Segnatura: b. 12, fasc. 134

302. Vendita.
1812 novembre 23, Villa di Tirano
Chiara Castagna vende a Martino Quetti fu Giuseppe di Grosio l'alpe in località Folino al prezzo di lire 1700 di Valtellina. Copia autentica 1848 marzo 13, notaio Giuseppe Quadrio fu Cristoforo, abitante a Tirano.
Atto singolo cart., cc. 2
Classificazione: 1.3
Segnatura: b. 12, fasc. 135