3477. Instrumentum locationis perpetualis.
1330 luglio 14, Bormio
Locazione perpetua a titolo di massarizio di Compagnone de Grassonibus fu Bonaneto di Bormio ad Alberto Bugnolonus di Giovanni Amatore di Bormio, di pertiche 3 di terra campiva e prativa site ad Oga "in Vidalendo", per un fitto annuo di soldi 51 imperiali.
Notaio di Bormio "Guendeus" Manera. Originale.
Atto singolo membr., mm 165x215
Classificazione: 14.4
Segnatura: n. 2
3478. "Carta venditionis".
1364 novembre 5, Bormio
Vendita di Giovanni fu Francesco di Bormio, anche a nome del fratello Bartolomeo, con il consenso del suo curatore Giacomo fu Alberto, a Nicoletto Albertus fu Gervaso di Bormio di 5 pezze di prato e pertiche 48 di campo site ad Oga, per lire 55 imperiali.
Notaio di Bormio Bormino de Castello fu Giovanni, Giacomo de Ferina fu Nicoletto e Tommaso Rancius fu Francesco, sottoscrittori. Originale.
Atto singolo membr., mm 230x290
Classificazione: 14.4
Segnatura: n. 3
3479. Instrumentum venditionis.
1376 febbraio 1, Bormio
Vendita di Adamino de Valtorta fu Pietro, abitante a Valbona, a Coleto Albertus fu Domenico di Bormio e Franceschina de Admazis fu Giovanni, abitante a Bormio, di una pezza di campo ed una di prato site a Bormio, per lire 27 e soldi 19 imperiali.
Notaio di Bormio Bormo de Castello fu Giovanni. Originale.
Atto singolo membr., mm 250x260
Classificazione: 14.4
Segnatura: n. 4
3480. "Carta curationis". "Carta donationis".
1386 febbraio 19, Bormio
Nomina da parte di Baldassarre de Cardano, vicario di Giacomo de Cardano, a podestà di Bormio, di Coleto fu Marcuccio di Novara a curatore di Giustina Ferarius fu Domenico, moglie di Simone Grassonus fu Antonio, per la donazione di Giustina al marito di tutti i suoi beni.
Notaio di Bormio "Guaxius" de Fogarollis fu Giacomo.
Notai Cristoforo de Albertis e Fioramonte Mariollus, sottoscrittori. Originale.
Donazione di Giustina Ferarius, col consenso del suo curatore Coleto, a favore del marito Simone, di tutti i suoi beni mobili ed immobili, confermata da Baldassarre de Cardano, vicario del podestà di Bormio.
Notaio di Bormio "Guaxius" de Fogarollis fu Giacomo.
Notai Cristoforo de Albertis e Fioramonte Mariollus, sottoscrittori. Originale.
Due atti singoli su unico supporto membr.
Classificazione: 14.4
Segnatura: n. 5
3481. "Carta venditionis". "Carta locationis perpetualis".
1397 maggio 3, Bormio, "super plateam communis"
Vendita di Conforto Urbana di Giovanni di Oga a Cristoforo de Albertis di Nicola di Bormio di una pezza di campo ed una di prato site ad Oga, per lire 16 imperiali.
Notaio di Bormio Bontempo de Bontempis fu Giovanni. Originale.
Locazione perpetua a titolo di massarizio di Cristoforo de Albertis a Conforto Urbana dei beni precedentemente venduti per un fitto annuo di soldi 32 imperiali e pernici 2.
Notaio di Bormio Bontempo de Bontempis fu Giovanni. Originale.
Due atti singoli su unico supporto membr., mm 285x300
Classificazione: 14.4
Segnatura: n. 6
3482. "Carta venditionis".
1398 giugno 6, Bormio, "super plateis communis"
Vendita di Burmo de Saxello fu Giovanni e Nicolò del Blancho fu Gervaso, "costituti" sui beni di Nicoletto del Blancho fu Lorenzo dal consiglio del comune di Bormio, a Tibaldo Mariollus fu Ruggero di una pezza di campo di pertiche 34 sita a Teregua, a completa soluzione delle lire 3 e mezzo imperiali che detto Nicoletto deve dare a Tibaldo in virtù di una "carta taxationis".
Notaio di Bormio Francesco fu Giuliano. Originale.
Atto singolo membr., mm 305x285
Classificazione: 14.4
Segnatura: n. 7
3483. Instrumentum venditionis.
sec. XIV ex., s.l.
Frammento di atto di vendita di alcuni edifici e sedimi.
Atto singolo(1) membr., mm 295x145
Note: 1. Mutilo dei margini inferiore e destro.
Classificazione: 14.4
Segnatura: n. 8
3484. "Instrumentum testamenti et ultime voluntatis".
sec. XV, Bormio, contrada Dosso Ruina
Testamento di Nicolò e della moglie Ursina fu Egano, alla presenza di Giovanni de Albertis fu Francesco di Bormio, luogotenente sostituto di Gaspare Falergla di Tubre, podestà di Bormio, col quale si stabilisce che Nicolò diventi erede universale della moglie, alla sua morte diventino eredi i loro figli ed eventualmente Cristina fu Egano, sorella di Ursina e moglie di Pietro de Sermondo, qualora non ci fossero figli.
Notaio di Bormio Filippo de Piro fu Taddeo. Originale.
Atto singolo(1) membr., mm 445x380
Note: 1. Mutilo del margine superiore.
Classificazione: 14.4
Segnatura: n. 9
3485. "Instrumentum revocationis cassationis et annullationis"(1).
sec. XV, Bormio
Revoca di Francesco di Cristoforo e di Giovanni del Schena di Cepina, abitante a Premadio, dell'istrumento con il quale detto Francesco aveva dato in locazione perpetua a Giovanni una corte con edifici in muratura siti a Bormio, in contrada Buglio, per un fitto annuo di lire 3 imperiali.
Notaio di Bormio Lazzaro de Mariolis fu Gervaso.
Notaio Giovanni Cristoforo de Platis fu Gerolamo, abitante a Teglio, scrittore e sottoscrittore. Originale.
Atto singolo(2) membr., mm 210x155
Note: 1. Usato come coperta per: "1728 quadernetto del Monte di Pietà per il 1728".
2. Mutilo dei marmi superiore e destro.
Classificazione: 14.4
Segnatura: n. 10
3486. "Instrumentum venditionis".
1403 novembre 19, Bormio, "in plateis communis"
Vendita di Augustino del Cremona fu Bonifacio a Cristoforo de Albertis fu Nicola di un fienile con fucina siti a Bormio, in contrada Dosso Ruina, per lire 28 e soldi 16 imperiali.
Notaio di Bormio [...] di Chiuro. Originale.
Atto singolo(1) membr., mm 242x300
Note: 1. Mutilo dei margini destro e sinistro inferiori.
Classificazione: 14.4
Segnatura: n. 11
3487. "Carta venditionis".
1404 aprile 16, Bormio
Vendita di Giovanni Manne fu Coleto di Bormio a Giovanni Folianus fu Nicolò di Bormio di una pezza di prato con la metà di un ovile ed un fienile, che Giovanni Manne tiene in comproprietà con Pietro de Martinellis fu Martino, siti a Bormio "in Federia", per lire 25 imperiali.
Notaio di Bormio Francesco de Boxomis fu Giuliano di Monza. Originale.
Atto singolo membr., mm 395x242
Classificazione: 14.4
Segnatura: n. 12
3488. Instrumentum venditionis.
1404 aprile 29, Bormio
Vendita di Giovanni de Meraldo di Bormio a Bonetto Ienzonus fu Giovanni di Bormio, di una pezza di terra prativa con un fienile sita a Valfurva e di altre 3 pezze di terra campiva, per lire 16 imperiali.
Notaio Martino de Fina.
Copia autentica, notaio di Bormio Giovanni de Boniziis fu Bonetto.
Notaio di Bormio Pietro Balzarino fu Giovanni, sottoscrittore.
Atto singolo(1) membr., mm 235x215
Note: 1. Mutilo del margine destro.
Classificazione: 14.4
Segnatura: n. 13
3489. Instrumentum partitionis.
1404 settembre 27, Bormio, "in contrata Platea"
Divisione, su mandato di Antonio podestà di Bormio, tra Alegranzia Ienzonus fu Giovanni, moglie di Giovanni de Sermondo, e Vasio Testor e Giovanni de Vigazo fu Bormo, di una pezza di prato ed un fienile, lasciati in eredità da Margherita Ienzonus fu Torre.
Notaio di Bormio Antoniolo de Lazaronibus. Originale.
Atto singolo membr., mm 146x130
Classificazione: 14.4
Segnatura: n. 14
3490. Carta locationis.
1407 maggio 28, s. l.
Locazione decennale di Francesco de Albertis fu Plebano a Burmo Borallus fu Vasio di 3 pezze di terra prativa con costruzioni site a Semogo, per un fitto annuo di soldi 22 imperiali.
Notaio di Bormio Antoniolo de Lazaris fu Lazaronus. Originale.
Atto singolo(1) membr., mm 120x270
Note: 1. Presente foro centrale irregolare.
Classificazione: 14.4
Segnatura: n. 15
3491. Testamentum.
1408 aprile 4, s. l.
Testamento di Alberto de Albertis di Giovanni di Bormio con cui istituisce legati, tra gli altri, al capitolo della chiesa dei SS. Gervasio e Protasio di Bormio di un fitto perpetuo di soldi 20 imperiali, all'altare di S. Maria Vergine nella stessa chiesa di un fitto perpetuo di soldi 40 con obblighi di culto, e con cui lascia a sua moglie Antoniola Calderarius di Bormio l'usufrutto della casa e la rendita di un fitto annuo di lire 20 imperiali.
Atto singolo(1) membr., mm 790x290
Note: 1. Mutilo del margine inferiore.
Classificazione: 14.4
Segnatura: n. 16
3492. "Instrumentum locationis".
1412 marzo 26, Bormio
Locazione decennale a titolo di massarizio di Bono Finzonus fu Giovanni di Bormio a Nicolò de Confortis fu Gervaso di 3 pezze di terra campiva e prativa con edifici, site a Bormio, per un fitto annuo di lire 8, soldi 9 e una gallina, con l'obbligo di consegnarle seminate per metà a segale e concimate.
Notaio di Bormio Giovanni de Boniziis fu Bonetto. Originale.
Atto singolo membr., mm 174x232
Classificazione: 14.4
Segnatura: n. 17
3493. Instrumentum donationis.
1412 novembre 12, Bormio
Donazione di Simone Rugerinus fu Francesco di Bormio, alla presenza di Cristoforo Rozonus, podestà di Bormio, a Giovanni de Sermondo fu Antonio di Bormio, di alcuni suoi beni siti a Bormio.
Notaio di Bormio Francesco de Boxomis fu Giuliano di Monza. Originale.
Atto singolo membr., mm 270x320
Classificazione: 14.4
Segnatura: n. 18
3494. "Instrumentum locationis".
1415 febbraio 22, Stazzona
Locazione perpetua di Modesto de Albertis fu Giovanni a Bormo Lafranchus fu Giacomo ed alla moglie Benvenuta Grassus di Bormo, di una pezza di campo di staia 7, di una pezza di terra arativa con edifici, di una pezza di campo di staia 3, una corte con edifici e metà di una pezza di prato, con metà di una casa e fienile, tutti siti a Bormio, per un fitto annuo di lire 5, soldi 15 imperiali ed una gallina.
Notaio di Bormio Pietro de Claro fu Giovanni. Originale.
Atto singolo membr., mm 300x250
Classificazione: 14.4
Segnatura: n. 19
3495. "Instrumentum venditionis". "Instrumentum locationis perpetualis".
1415 dicembre 2, Bormio
Vendita di Domenico Mellionus fu Giacomo di Oga a Cristoforo de Albertis fu Nicola di Bormio di una pezza di terra "arestiva" di pertiche 50 e di 2 pezze di campo, rispettivamente di staia 5 e staia 4, tutte site ad Oga, per lire 50 imperiali. Notaio di Bormio Pietro de Claro.
Notaio Francesco de Sermondo fu Antonio, sottoscrittore. Originale.
Locazione perpetua di Cristoforo de Albertis a Domenico Mellionus dei beni precedentemente venduti, per un fitto annuo di lire 3 imperiali e 2 polli. Notaio di Bormio Pietro de Claro.
Notaio Simone Rugerinus fu Francesco, sottoscrittore. Originale.
Due atti singoli su unico supporto membr., mm 420x320
Classificazione: 14.4
Segnatura: n. 20
3496. Instrumentum locationis perpetualis.
1415 dicembre 2, Bormio
Locazione perpetua di Cristoforo de Albertis fu Nicola di Bormio a Domenico Melina fu Giacomo di Oga, di 4 pezze di terra prativa e di pertiche 48 di terra campiva, tutte site ad Oga, per un fitto annuo di lire 3 imperiali.
Notaio di Bormio Pietro de Claro. Originale.
Atto singolo membr., mm 230x320
Classificazione: 14.4
Segnatura: n. 21
3497. Instrumentum venditionis.
1417, s. l.
Frammento di atto di vendita o affitto di Antonia fu Betto, con il consenso del marito Giovanni, di alcuni terreni "arestivi" e campivi.
Atto singolo(1) membr., mm 60x200
Note: 1. Mutilo dei margini inferiore, destro e sinistro.
Classificazione: 14.4
Segnatura: n. 22
3498. Instrumenta venditionis et locationis.
1417 aprile 5, Bormio, contrada Maggiore
Vendita di Giovanni Maltus a Simone Mariolus fu Francesco di alcune pezze di terra campiva e "arestiva", per lire 90 imperiali.
Notaio di Bormio Giovanni Grassonus fu Giovanni.
Notai Francesco de Sermondo fu Antonio e Antonio Mariolus fu Martino, sottoscrittori. Originale.
Affitto per 8 anni di Simone Mariolus a Giovanni Maltus, con il consenso del padre Domenico, delle pezze di terra precedentemente acquistate, per un fitto annuo di lire 6 imperiali.
Notaio di Bormio Giovanni Grassonus fu Giovanni. Originale.
Due atti singoli su unico supporto(1) membr., mm 220x385
Note: 1. Mutilo del margine superiore.
Classificazione: 14.4
Segnatura: n. 23
3499. "Instrumentum locationis perpetualis".
1417 aprile 10, Bormio, chiesa dei SS. Gervasio e Protasio
Locazione perpetua a titolo di massarizio di Cristoforo de Albertis fu Nicola di Bormio ai coniugi Giovanni di Mariolo di Bormio ed a Giovanna de Confortis fu Conforto, di 10 pezze di terra prativa e campiva ed una corte con edifici siti ad Oga, per un fitto annuo di lire 4 e soldi 16 imperiali.
Notaio di Bormio Francesco de Boxomis fu Giuliano di Monza. Originale.
Atto singolo membr., mm 540x310
Classificazione: 14.4
Segnatura: n. 24
3500. "Carta investiture".
1417 ottobre 10, Teglio, "ad bancum iuris"
Locazione decennale di Antonio de Albertis fu Francesco di Bormio ad Antognolo detto "Scartezia" de Bidis fu Pietro Bono, abitante in contrada Tresenda di Teglio, per il quale è fideiussore Bonomino di Bergamo, abitante a Teglio, di una pezza di terra a vigneto sita in contrada Tresenda, per un fitto annuo di un condio di vino o mosto.
Notaio Bartolamino de Lavalca fu Antonio di Bergamo. Originale.
Atto singolo membr., mm 185x275
Classificazione: 14.4
Segnatura: n. 25
3501. Instrumenta curae, cessionis et venditionis.
1418 giugno 10, Bormio
Nomina di Pedrino Morbiolus fu Francesco di Bormio, alla presenza di Marcomano, vicario di Magio de Ferariis di Milano, podestà di Bormio, come curatore di Bernardo de Vicionis fu Cristoforo di Bormio, minore di 14 anni, perché curi i suoi interessi e lo rappresenti in eventuali liti e cause.
Notaio di Bormio Giovanni Grassonus fu Giovanni Tommaso.
Notai di Bormio Antonio Mariolus fu Martino di Bormio e Vitale Grassonus di Bormio, sottoscrittori. Originale.
Vendita di Bernardo de Vicionis, con il consenso del curatore Pedrino, a Rogerio Mariolus fu Tibaldo di Bormio, di tutti i terreni prativi e campivi, per un totale di pertiche 200, siti in Poschiavo ed i diritti derivatigli dalla locazione di detti terreni, per lire 34 imperiali.
Notaio di Bormio Giovanni Grassonus fu Giovanni Tommaso.
Notai di Bormio Antonio Mariolus fu Martino e Vitale Grassonus, sottoscrittori. Originale.
Vendita di Bernardo de Vicionis, con il consenso del curatore Pedrino, a Rogerio Mariolus del credito di lire 19 e soldi 6, per il fitto degli ultimi 6 anni sui terreni predetti.
Notaio di Bormio Giovanni Grassonus fu Giovanni Tommaso.
Notai di Bormio Antonio Mariolus fu Martino e Vitale Grassonus fu Martino, sottoscrittori. Originale.
3 atti singoli su unico supporto(1) membr., mm 590x335
Note: 1. Lacero nel margine superiore destro.
Classificazione: 14.4
Segnatura: n. 26
3502. "Instrumentum locationis".
1424 aprile 28, Bormio
Locazione perpetua a titolo di massarizio di Cristoforo de Albertis fu Nicola di Bormio a Lorenzo del Galina detto Busso fu Zanni, di 2 pezze di terra prativa per un fitto annuo di lire 11 imperiali e un capretto.
Notaio di Bormio Francesco de Boxomis fu Giuliano di Monza. Originale.
Atto singolo membr., mm 283x327
Classificazione: 14.4
Segnatura: n. 27
3503. "Instrumentum venditionis". Instrumentum locationis perpetualis.
1425 novembre 15, Bormio
Vendita di Giovanni Platus di Lorenzo di Bormio, procuratore del padre, a Cristoforo de Albertis fu Nicola di Bormio di una pezza di prato sita "in Pecedo" per lire 42 imperiali.
Notaio di Bormio Francesco de Boxomis fu Giuliano di Monza.
Notaio di Bormio Bernardo Grassonus, sottoscrittore. Originale.
Locazione perpetua a titolo di massarizio di Cristoforo de Albertis a Giovanni Platus della pezza di prato precedentemente venduta, per un fitto annuo di soldi 56 imperiali.
Due atti singoli su unico supporto(1) membr., mm 375x345
Note: 1. Mutilo dei margini sinistro ed inferiore.
Classificazione: 14.4
Segnatura: n. 28
3504. "Testamentum".
1430 novembre 14, Bormio, "in contrata de Sancto Vitale"
Testamento di Lorenzo Homazola fu Compagnone con il quale assegna una pezza di terra prativa sita a Bormio, in località "ad Callox", ad Alberto Saxela fu Giovanni di Sondalo, con l'obbligo di pagare per 16 anni soldi 8 alla chiesa di S. Vitale di Bormio e soldi 8 al capitolo della chiesa dei SS. Gervasio e Protasio di Bormio perché vi si celibrino annualmente una messa in suo suffragio, per sua moglie Margherita e per i suoi defunti.
Notaio di Bormio Sigismondo de Sermondo.
Copia autentica, notaio di Bormio Lazzaro de Mariolis fu Gervasio di Bormio.
Atto singolo membr., mm 223x220
Classificazione: 14.4
Segnatura: n. 29
3505. Instrumentum remissionis et retrovenditionis.
post 1433, s. l.
Remissione di Ulderico de Venosta fu Simone, ai fratelli Giovanni Bartolomeo e Troio, di alcune pezze di terra con edifici site a Bormio.
Atto singolo(1) membr., mm 300x190
Note: 1. Mutilo dei quattro margini.
Classificazione: 14.4
Segnatura: n. 30
3506. "Instrumentum venditionis". "Instrumentum locationis perpetualis".
1434 novembre 30, Bormio, "in plateis communis"
Vendita di Vasino Balestrus fu Giacomino di Bormio a Giovanni de Albertis fu Cristoforo di Bormio di 2 pezze di terra prativa di pradaia 2 site a Bormio, in Gotross(1), località "ad Palancam", per lire 34 imperiali.
Notaio Antonio de Zenonibus fu Domenico di Bormio.
Notaio Antonio de Zenonibus fu Giovanni, sottoscrittore. Originale.
Investitura a titolo di locazione perpetua di Giovanni de Albertis a Vasino Balestrus delle 2 pezze di terra precedentemente vendute, per un fitto annuo di soldi 4.
Notaio Antonio de Zenonibus fu Domenico di Bormio. Originale.
Due atti singoli su unico supporto membr., mm 340x300
Note: 1. Gotross, ora località di Valdidentro.
Classificazione: 14.4
Segnatura: n. 31
3507. "Carta venditionis".
1434 dicembre 2, Bormio
Vendita di Costantino Mariollus fu Egano di Bormio al fratellastro "Bagiochus" Mariollus fu Martino di Bormio di una pezza di prato con edifici, sita a Bormio, per lire 48 imperiali.
Notaio di Bormio Sigismondo de Sermondo di Giovanni. Originale.
Atto singolo membr., mm 275x200
Classificazione: 14.4
Segnatura: n. 32
3508. "Carta locationis". "Carta venditionis"(1).
1435 marzo 7 - 1436 maggio 21, Bormio
Locazione di Giacomazo de Mariollis fu Pietro di Bormio a Giacomo de Casatia fu Colò di Bormio di un sedime sito a Bormio, in contrada Dossiglio, già abitato da Giovanni Scavagnado, per un fitto annuo di lire 8 imperiali.
Notaio Sigismondo de Sermondo di Giovanni di Bormio, 1435 marzo 7. Originale.
Vendita di Giacomazo de Mariollis fu Pietro di Bormio a Giovanni de Albertis fu Cristoforo di Bormio di un sedime sito a Bormio, in contrada Dossiglio, già abitato da Giovanni Scavagnado, per lire 160 imperiali.
Notaio Sigismondo de Sermondo di Giovanni di Bormio.
Notai Albertone de Albertis fu Nicola e Andreolo de Zenonibus fu Domenico, sottoscrittori, 1436 maggio 21. Originale.
Due atti singoli su unico supporto membr., mm 230x353
Note: 1. Usato come coperta di un registro del 1576.
Classificazione: 14.4
Segnatura: n. 33
3509. "Carta livelli".
1436 febbraio 29, Bianzone
Livello perpetuo a titolo di enfiteusi di Marco de Quadrio fu Antonio di Ponte a Lanfranco de Rodollo fu Martino, Antoniolo suo figlio, Bonafemina de Labancha fu Guaresco di Tartano, vedova di Martino fu Abbondietto e tutrice di Andreolo, Pietro, Baldassarre e Abbondietto suoi figli, di un sedime con terra prativa, campiva, a vigneto e piantumato e di altre 3 pezze di terra prative, boschive e piantumate site a Bianzone, per un fitto annuo di lire 3 e soldi 6 imperiali.
Notaio Donato de Medda fu Ambrogio di Milano, abitante a Teglio. Originale.
Atto singolo(1) membr., mm 280x220
Note: 1. Presente foro di filza.
Classificazione: 14.4
Segnatura: n. 34
3510. "Instrumentum locationis".
1436 ottobre 6, Bormio
Locazione quinquennale a titolo di massarizio di Giacomo Folianis fu Coleto di Bormio a Giovanni de Fedricis fu Federico di Gorzone di Valcamonica, abitante a Bormio, ed alla moglie Lucia de Albertis fu Gervasio di Bormio, di un fienile con edifici siti a Bormio in contrada Maggiore per lire 16 imperiali.
Notaio di Bormio Bernardo de Grassonibus fu Marco. Originale.
Atto singolo membr., mm 202x309
Classificazione: 14.4
Segnatura: n. 35
3511. "Instrumentum remissionis et retrodati".
1441 dicembre 21, Bormio
Retrovendita di Ruggero Mariollus fu Tibaldo di Bormio al fratello Francesco di metà di una pezza di prato sita a Livigno, con la metà dei 3 ovili e delle 3 corti annessi alla casa costruita su detto prato e con metà dei mobili in essa contenuti, per lire 105 imperiali.
Notaio di Bormio Bernardo de Grassonibus di Marco. Originale.
Atto singolo membr., mm 320x244
Classificazione: 14.4
Segnatura: n. 36
3512. "Carta locationis".
1443 gennaio 18, Bormio
Locazione perpetua a titolo di massarizio di Giovanni Florinus fu Gervasio di Bormio a Vasino Sozinus fu Turre di Bormio di una pezza di terra campiva e prativa sita a Cepina, in località "ad Pozellum", per un fitto annuo di lire 3 ed altro, parte in denaro e parte in natura.
Notaio di Bormio Giacomo de Caspano fu Antonio. Originale.
Atto singolo membr., mm 214x244
Classificazione: 14.4
Segnatura: n. 37
3513. "Instrumentum remissionis".
1444 maggio 18, Sondalo, "super lobio novo communis"
Remissione di Giovanninolo, detto Ambrogio, de Maringa fu Martino di Sondalo a Zanotto de la Biburca fu Lorenzo ed a Lorenzo, detto "Casarius", fu Zanello di Morignone, dell'alpe Prosa, dei beni immobili della chiesa di S. Martino, tutti siti a Bormio, per un totale di pertiche 13689; di tali beni Giovanninolo era stato, l'anno precedente, investito a titolo di massarizio da Beltramino de Montorio, abate del monastero di S. Abbondio di Como, per un fitto annuo di lire 32 di denari terzoli.
Notaio di Como Giovannino de Sermondo di Antonio, di Bormio, abitante a Sondalo. Originale.
Atto singolo membr., mm 405x400
Classificazione: 14.4
Segnatura: n. 38
3514. "Carta locationis perpetualis".
1448 marzo 6, Bormio, "in curtivo communis"
Locazione perpetua a titolo di massarizio di Ruggero de Mariolis fu Tibaldo di Bormio ai fratelli Lazzaro e Cristoforo Confortus fu Giovanni Antonio di Bormio, di un edificio sito a Bormio, per lire 5 e soldi 10.
Notaio di Bormio Giacomo de Caspano fu Antonio. Originale.
Atto singolo membr., mm 275x205
Classificazione: 14.4
Segnatura: n. 39
3515. "Instrumentum compromissi". "Instrumentum arbitramentorum".
1448 aprile 4, Bormio
Compromesso.
Notaio di Bormio Giacomo de Caspano fu Antonio.
Composizione amichevole mediante arbitrato di Giovanni de Albertis fu Modesto e Ruggero de Mariolis fu Simone, insieme ad Antonio de Zenonibus fu Betino, nominato dagli stessi mediatore nella lite tra Ruggero de Mariolis fu Tibaldo di Bormio da una parte, ed il fratello Francesco dall'altra, per una pezza di terra campiva sita a Bormio, "in Decima de Agneda".
Notaio di Bormio Giacomo de Caspano fu Antonio. Originale.
Due atti singoli su unico supporto(1) membr., mm 408x241
Note: 1. Lacero nel margine destro, mutilo del margine superiore contenente probabilmente il compromesso per la nomina degli arbitri e di cui resta la sola "completio".
Classificazione: 14.4
Segnatura: n. 40
3516. "Instrumentum legitimationis".
1450 ottobre 10, Premadio
Legittimazione fatta dal conte Maffeo de Clericis fu Olderico, in virtù dei privilegi concessi il 15 febbraio 1539 dall'imperatore Carlo IV ai suoi antecessori Giordano e Francescolo fratelli de Clericis di Anserico di "Lonacio", di Antonio, Francesco, Abramo, Agnese e Maddalena fratelli de Albertis di Gabriele e di Valentina de Janazinis fu Gabriele di Bormio, nati al di fuori del legittimo matrimonio.
Notaio Bernardo de Grassonibus di Bormio.
Copia autentica,(1) notaio di Bormio Alberto de Boniziis fu Antonio, deputato dal consiglio del comune di Bormio.
Notaio di Bormio Lazzaro de Mariolis, scrittore e sottoscrittore.
Notaio Giacomo de Caspano fu Antonio, sottoscrittore.
Atto singolo membr., mm 540x455
Note: 1. Copia autentica esemplata da altra copia autentica del notaio di Bormio Taddeo de Piro.
Classificazione: 14.4
Segnatura: n. 41
3517. "Instrumentum venditionis et dati".
1452 agosto 11, Bormio
Vendita di Margherita de Andreis fu Matteo di "Treizium", vedova di Bernardo de Grassonibus fu Marco di Bormio, a nome degli eredi del marito, di Compagnone de Grassonibus fu Donato e di Simone de Zenonibus fu Alberto di Bormio, quest'ultimo esecutore testamentario di Rinaldo, Egano, Taddeo, Antonio, Caterina e Flora fratelli de Grassonibus di Donato, al nobile Franco de Albertis fu Cristoforo di un sedime con edifici in muratura, sito a Bormio in contrada Dossiglio, e altri edifici e terreni per lire 800 imperiali.
Notaio di Bormio Taddeo de Piro fu Antonio.
Notai Giacomo de Grassonibus fu Domenico, Gabriele de Grassonibus fu Giovanni e Leonardo de Sermondo fu Davide, sottoscrittori. Originale.
Atto singolo membr., mm 490x345
Classificazione: 14.4
Segnatura: n. 42
3518. "Instrumentum venditionis et dati". "Instrumentum locationis perpetualis".
1453 ottobre 25, Bormio
Vendita di Lorenzo Vivianus fu Antonio di Bormio a Franco de Albertis fu Cristoforo di Bormio di una pezza di prato ed una di campo di staia 7 con una casa e annesse cantina e stalla con fienile, siti a Bormio in contrada "Pedenosso", e di una pezza di prato sita a Bormio "in Blexigacis" per lire 64 imperiali.
Notaio di Bormio Taddeo de Piro fu Antonio.
Notaio di Bormio Pietro de Grassonibus fu Antonio, scrittore.
Notai di Bormio Petrizzolo de Hostelio fu Baldassarre ed Antonio de Pegorinus di Bueno di Eustachio, sottoscrittori. Originale.
Locazione perpetua a titolo di massarizio di Franco de Albertis a Lorenzo Vivianus dei beni precedentemente venduti, per un fitto annuo di soldi 52 imperiali.
Notaio di Bormio Taddeo de Piro fu Antonio.
Notaio di Bormio Pietro de Grassonibus fu Antonio, scrittore.
Notai di Bormio Petrizzolo de Hostelio fu Baldassarre ed Antonio de Pegorinis de Bueno di Eustachio, sottoscrittori. Originale.
Due atti singoli su unico supporto membr., mm 580x210
Classificazione: 14.4
Segnatura: n. 43
3519. "Instrumentum venditionis". "Instrumentum livelli".
1455 gennaio 2, Cosseto
Vendita di Pietro fu Antonio di Ometto, abitante a Sernio, a Giovanni de Quadrio fu Zuffardo di Ponte, abitante a Tirano, di una pezza di terra campiva di pertiche 10 sita nel territorio di Sernio in località "ad Codam" per lire 100 imperiali, in seguito ad una obbligazione contratta da Pietro con Giovanni.
Notaio di Como Agostino de Lambertenghis fu Beltramo di Como. Originale.
Locazione perpetua a titolo di enfiteusi di Giovanni de Quadrio a Pietro fu Antonio della terra precedentemente venduta per un fitto annuo di lire 7 imperiali.
Notaio di Como Agostino de Lambertenghis di Como. Originale.
Due atti singoli su unico supporto membr., mm 370x220
Classificazione: 14.4
Segnatura: n. 44
3520. Instrumentum remissionis.
1455 marzo 29, Edolo
Vendita di Domenichino de Casseyo fu Giovannino, abitante ad Edolo in Valcamonica, a Bernardo de Casseyo fu Beltramo di Giovannino, abitante a Bormio, di tutti i diritti su 2 pezze di terra campive e prative site nel territorio di Vione in Valcamonica per lire 175 imperiali.
Notaio Antonio de Plettis fu Andreolo di Socino, abitante ad Edolo. Originale.
Atto singolo membr., mm 400x285
Classificazione: 14.4
Segnatura: n. 45
3521. "Instrumentum venditionis". "Instrumentum locationis perpetualis".
1455 maggio 31, Bormio
Vendita di Vasino, detto Panzera, Facaxius fu Burmo di Bormio a Giacomo Folianus fu Nicoletto di Bormio di una pezza di campo di staia 3, sita a Bormio in Oga, per lire 50 imperiali.
Notaio di Bormio Taddeo de Piro fu Antonio.
Notaio Pietro Grassonus di Bormio, sottoscrittore. Originale.
Locazione perpetua a titolo di massarizio di Giacomo Folianus a Vasino Facaxius del campo precedentemente venduto per un fitto annuo di soldi 50 imperiali ed una gallina.
Notaio di Bormio Taddeo de Piro fu Antonio. Originale.
Due atti singoli su unico supporto membr., mm 475x260
Classificazione: 14.4
Segnatura: n. 46
3522. "Instrumentum locationis".
1459 giugno 20, Bormio
Locazione perpetua a titolo di massarizio di Giovanni detto Frassino de Albertis fu Giovanni di Bormio a Giovannino Anzius fu Vitale di Bormio di un fienile con solaio e cantina, di una "predella" con siepe, di 2 pezze di campo, rispettivamente di staia 4 e staia 3 tutti siti a Bormio, per un fitto annuo di soldi 32 imperiali.
Notaio di Bormio Giuseppe de Sermondo fu Gasparino. Originale.
Atto singolo membr., mm 320x217
Classificazione: 14.4
Segnatura: n. 47
3523. "Instrumentum venditionis et dati". "Instrumentum locationis perpetuallis".
1460 dicembre 11, Bormio
Vendita di Antonio Tura Zannolus fu Zannolo di Bormio a Francesco de Albertis fu Cristoforo di Bormio di un pezzo di campo di staia 9, sito a Bormio "super Molina", per lire 45 imperiali.
Notaio di Bormio Antonio de Pegorinis de Bueno di Eustachio.
Notaio Gasparino Angelus di Angelo fu Francesco di Bormio, sottoscrittore. Originale.
Locazione perpetua a titolo di massarizio di Francesco de Albertis ad Antonio Tura Zannolus dello stesso campo per un fitto annuo di soldi 40 imperiali.
Notaio di Bormio Antonio de Pegorinis de Bueno di Eustachio.
Notaio di Bormio Gasparino Angelus di Angelo, sottoscrittore. Originale.
Atto singolo membr., mm 485x190
Classificazione: 14.4
Segnatura: n. 48
3524. "Carta conservationis".
1461 giugno 10, Bormio
Promessa di Pietro de Quadrio fu Stefano di Ponte in Valtellina ai fratelli Antonio, Francesco e Abramo de Albertis di Gabriele, anche a nome del padre e della madre Valentina de Vanazinis fu Francesco di Bormio, di sollevarli in perpetuo dall'onere del fitto perpetuo di lire 22 e mezzo che Pietro ha acquistato dal fu Girardo de Fedricis.
Notaio di Bormio Giacomo de Caspano fu Antonio. Originale.
Atto singolo membr., mm 325x184
Classificazione: 14.4
Segnatura: n. 49
3525. "Instrumentum locationis perpetualis".
post 1462, Bormio, "in via publica"
Locazione perpetua a titolo di massarizio di Giovanni Bartolomeo a Vasino, detto Panzera, di una pezza di terra prativa per un fitto annuo di soldi 32 imperiali.
Notaio di Bormio Antonio de Pegorinis de Bueno.
Copia autentica, notaio di Bormio Filippo de Florinis fu Colombano.
Atto singolo(1) membr., mm 220x180
Note: 1. Mutilo dei margini superiore, destro e sinistro.
Classificazione: 14.4
Segnatura: n. 50
3526. "Carta confessionis".
1465 febbraio 13, Bormio, "in plateiis communis"
Confesso di pagamento di Antonio de Albertis fu Nicolino di Bormio a Zanni Brunus fu Vasino di Bormio per aver ricevuto lire 10 e mezzo imperiali per una sigurtà fatta da Zanni ad Antonio a favore del fu Ottone di Germania, abitante a Lovero.
Notaio di Bormio Giacomo de Caspano fu Antonio. Originale.
Atto singolo membr., mm 200x175
Classificazione: 14.4
Segnatura: n. 51
3527. "Instrumentum regressus".
1465 giugno 5, Sondalo, "super plateam publicam communis"
Retrovendita di Stefano de Castello Menaxii fu Bernardo, abitante a Sondalo, a Simone Stupa di Bonifaldo fu Marco, abitante a Sondalo, con il consenso del padre, di una pezza di terra prativa sita a Grosio in contrada "Tarono", venduta con patto di redenzione da Simone a Stefano per lire 40 imperiali.
Notaio di Como Stefano de Sermondo fu Giacomino di Sondalo. Originale.
Atto singolo membr., mm 235x235
Classificazione: 14.4
Segnatura: n. 52
3528. Instrumentum venditionis.
1470 febbraio 17, s. l.
Vendita di Giacomo Martinelus fu Giovannino di Isolaccia a Nicolino Folianus fu Giacomo di Bormio di metà di una pezza di campo di staia 15 con annessi edifici, un prato circondato da muri di pertiche 80 ed una pezza di prato di una pradaia siti ad Isolaccia.
Atto singolo(1) membr., mm 175x170
Note: 1. Mutilo del margine inferiore.
Classificazione: 14.4
Segnatura: n. 53
3529. "Instrumentum locationis perpetuallis".
1471 aprile 17, Bormio
Locazione perpetua a titolo di massarizio di Francesco de Albertis fu Cristoforo di Bormio a Cristoforo Mazuchus fu Burmo di Bormio di una pezza di prato di pertiche 200 e di una pezza di prato di pertiche 100, site ad Isolaccia, per un fitto annuo di soldi 16 imperiali.
Notaio di Bormio Antonio de Bueno fu Eustachio.
Notaio di Bormio Bartolomeo de Grassonibus fu Pietro, sottoscrittore. Originale.
Atto singolo membr., mm 330x155
Classificazione: 14.4
Segnatura: n. 54
3530. "Carta dati et venditionis". "Instrumentum locationis perpetualis".
1472 febbraio 17, Bormio
Vendita di Giacomo Matinelus fu Giovanni di Isolaccia a Nicolino Folianus fu Giacomo di Bormio del fitto su di una pezza di campo, per lire 50 imperiali.
Notaio di Bormio Giacomo de Paravisino, detto de Caspano, fu Antonio.
Notai Giacomo Battista Florinus fu Colombano e Martino de Mariolis fu Bagrocco, sottoscrittori. Originale.
Locazione perpetua a titolo di massarizio di Nicolino Folianus a Giacomo Matinelus del fitto precedentemente venduto.
Notaio di Bormio Giacomo de Paravisino, detto de Caspano, fu Antonio. Originale.
Due atti singoli su unico supporto(1) membr., mm 350x217
Note: 1. Mutilo del margine superiore destro.
Classificazione: 14.4
Segnatura: n. 55
3531. "Instrumentum livelli".
1472 febbraio 18, Bianzone
Livello perpetuo a titolo di enfiteusi di Domenico Brunasio de Quadrio fu Giovanni di Ponte in Valtellina a Pietro Ganibernius fu Taddeo, abitante a Bianzone, di una pezza di terra a vigneto, sita a Bianzone "in Perorvalle", per un fitto annuo di condia 3 e mezzo di vino.
Notaio Bernardo de Lazaronis fu Giacomo di Teglio, abitante a Bianzone. Originale.
Atto singolo membr., mm 295x185
Classificazione: 14.4
Segnatura: n. 56
3532. "Instrumentum cessionis et dati". Instrumentum locationis.
1472 marzo 14, Bormio
Vendita di Bartolomeo fu Fiorino detto "Squassius", di Bormio, a Francesco Gallus fu Vasio, di Livigno, di alcuni edifici siti a Bormio in contrada Maggiore per lire 59 imperiali.
Notaio di Bormio Antonio de Bueno fu Eustachio.
Notai di Bormio Zaccaria de Sermondo fu Aleoprando e Giovanni Francesco de Caspano fu Giacomo, sottoscrittori. Originale.
Locazione di Francesco Gallus a Bartolomeo, detto "Squassius", dei beni precedentemente venduti.
Due atti singoli su unico supporto(1) membr., mm 270x170
Note: 1. Mutilo del margine inferiore.
Classificazione: 14.4
Segnatura: n. 57
3533. "Instrumentum dotis".
post 1472, s. l.
Costituzione di dote da parte di Giustina, a nome degli eredi del defunto Bernardo de Cassellis, a favore di Bernardino de Quadrio, futuro marito di Cristina fu Bernardo, di alcuni fitti livellari.
Atto singolo(1) membr., mm 215x310
Note: 1. Mutilo dei margini superiore, inferiore, destro e sinistro.
Classificazione: 14.4
Segnatura: n. 58
3534. "Carta locationis perpetualis".
1475 febbraio 9, Bormio
Locazione perpetua a titolo di massarizio di Nicolino de Folianis fu Giacomo di Bormio a Giovanni Vidalazius fu Giacomo di Valfurva, di una pezza di prato di pradaia 12 con un ovile in muratura, 2 stalle, una casa ed altri edifici, sita a Bormio, per un fitto annuo di lire 4 imperiali.
Notaio di Bormio Lazzaro de Mariolis fu Gervaso di Martino.
Notaio di Bormio Nicolò de Grassonibus fu Vitale, sottoscrittore. Originale.
Atto singolo membr., mm 230x280
Classificazione: 14.4
Segnatura: n. 59
3535. "Instrumentum livelli".
1477 febbraio 3, Bianzone
Locazione perpetua a titolo di enfiteusi di Giovanni de Sancto Petro fu Graziolo, abitante a Bianzone, ai fratelli Marchesio e Cristoforo de Bixiis de la Brata fu Giovanni, anche a nome dei fratelli Gandaldo ed Antonio, di una pezza di terra campiva sita a Bianzone in contrada "de Campelio", per un fitto annuo di una soma di segale e miglio e staia 12 di frumento.
Notaio di Como Bernardo de Lazaronibus, abitante a Bianzone.
Copia autentica, 1523 agosto 20, notaio di Como Leonardo de Thorellis fu Stefanino.
Notai di Como Giovan Pietro de Hodeno fu Bernardo, abitante a Tirano, console di giustizia del terziere superiore al segno del leone e Giovanni fu Antonio, abitante a Tirano, console di giustizia di Tirano e del terziere superiore al segno dell'orso, sottoscrittori.
Atto singolo membr., mm 570x250
Classificazione: 14.4
Segnatura: n. 60
3536. Instrumentum livelli.
1478 novembre 23, Bianzone
Locazione perpetua a titolo di enfiteusi di Domenico Brunasio fu Giovanni di Ponte in Valtellina a Giovanni de Valliniis, abitante a Bianzone, di una pezza di terra campiva sita a Bianzone, "ad Pradalle", per un fitto annuo di staia 4 di vino o mosto.
Notaio di Como Bernardo de Lazariis fu Giacomo di Teglio, abitante a Bianzone. Originale.
Atto singolo membr., mm 257x195
Classificazione: 14.4
Segnatura: n. 61
3537. "Instrumentum protestationis".
1481 gennaio 17, Bormio, "in via publica"
Composizione amichevole, mediante arbitrato di Beto de Fogarolis fu Antonio Beto di Bormio, Gottardo Frizius fu Tommaso di Combo e Stefano Anesius Cibermanus fu Giovannino di Combo, nella lite tra i fratelli Rodolfino e Bartolomeo Florinus fu Angelo di Buglio di Bormio, da una parte, ed Antonio Malapelinus fu Giovannino di Buglio, parente prossimo degli eredi del fu Alessandro Vingetus di Gianotto di Agneda, dall'altra, con cui intimano agli eredi di Alessandro di pagare lire 10 soldi e 4 imperiali per la manutenzione del tetto degli edifici siti a Combo, in precedenza abitati da Alessandro ed ora tenuti in affitto dai fratelli Florinus.
Notaio di Bormio Bartolomeo de Boniziis di Alberto di Bormio.
Atto singolo membr., mm 340x180
Classificazione: 14.4
Segnatura: n. 62
3538. "Instrumentum livelli".
1482 marzo 16, Bianzone
Locazione perpetua a titolo di enfiteusi di Domenico Brunasio de Quadrio fu Giovanni di Ponte, a Taddeo de Cambrenio fu Giacomo, abitante a Bianzone, di una pezza di terra campiva sita a Bianzone "ad la Schalotam", per un fitto annuo di staia 12 di segale e di miglio e 2 polli.
Notaio di Como Bernardo de Lazaris fu Giacomo di Teglio, abitante a Bianzone. Originale.
Atto singolo membr., mm 285x230
Classificazione: 14.4
Segnatura: n. 63
3539. "Instrumentum venditionis". Instrumentum livelli.
1483 settembre 30, Sondalo
Vendita di Fazino fu Giacomo di Sondalo, abitante in contrada Spinadazio di Bormio, a Pietro fu Cristoforo di Morignone, abitante in località "Sextum" di Bormio, di una pezza di terra campiva sita in contrada Spinadazio(1) per lire 100 imperiali, di cui lire 50 come prezzo di una precedente retrovendita della stessa pezza di terra fatta da Pietro a Fazino.
Notaio di Como Stefano de Sermondo fu Giacomino di Sondalo.
Livello perpetuo, a titolo di enfiteusi, di Pietro a Fazino Fazinus della pezza di terra precedentemente venduta, per un fitto annuo di lire 5 imperiali.
Notaio di Como Stefano de Sermondo fu Giacomino di Sondalo. Originale.
Due atti singoli su unico supporto membr., mm 550x210
Note: 1. Morignone o Spinadazio, un tempo contrada di Bormio ora Sant'Antonio Morignone, frazione del comune di Valdisotto.
Classificazione: 14.4
Segnatura: n. 64
3540. "Instrumentum missi et procurae".
1483 dicembre 30, Bormio
Procura speciale per un mese di Franco de Albertis fu Cristoforo di Bormio a Giacomo Florinis fu Giovanni e Bartolomeo Bozius di Antonio, entrambi di Bormio, perché investano a titolo di locazione ventennale Margherita di Bormio, vedova di Cristoforo Bethus di Livigno, suo figlio Cristoforo ed i fratelli Bethus fu Tonio di Zanni dei beni ed edifici, già venduti da Margherita a Franco, di 3 pezze di terra prativa site a Livigno, per un fitto annuo di lire 17 imperiali e un formaggio pecorino, e di un'altra pezza di prato sita a Livigno, di cui Margherita è già stata locatrice, per un fitto annuo di soldi 40 imperiali, col patto che il fieno ricavato dai prati resti in possesso di Franco.
Notaio di Bormio Nicolò de Grassonibus fu Vitale. Originale.
Atto singolo membr., mm 780x295
Classificazione: 14.4
Segnatura: n. 65
3541. "Instrumentum locationis perpetualis".
1486 febbraio 21, Bormio
Locazione perpetua a titolo di massarizio di Bartolomeo de Agnedina fu Fiorino, abitante a Bormio, a Giacomo Calderarius fu Giovanni di Bormio e a sua moglie Margherita Carossa fu Domenico di Valfurva, di una pezza di terra prativa di pradaia 8 con edifici, sita a Bormio "in valle de Seurnuio Vallisfurne", per un fitto annuo di lire 4 imperiali.
Notaio di Bormio Bartolomeo de Bonizis fu Alberto.
Copia autentica, notaio di Bormio Giovanni Antonio de Bonizis fu Bartolomeo, deputato dal consiglio di Bormio.
Atto singolo membr., mm 225x290
Classificazione: 14.4
Segnatura: n. 66
3542. "Instrumentum finis et venditionis".
1486 novembre 12, Teglio, "in contrata de Salcis"
Retrovendita di Stefania Badilonus di Stefanino di Bernardo di Teglio, moglie di Toniolo de Silvestro fu Giovanni di Bettino di Teglio, al padre Stefanino, anche a nome di suo fratello Giacomo e dei nipoti Pietro e Gerardo, di tutti i diritti da lui ereditati, per lire 38 imperiali.
Notaio di Como Pietro Paolo de la Valle fu Bartolomeo. Originale.
Atto singolo membr., mm 300x229
Classificazione: 14.4
Segnatura: n. 67
3543. "Instrumentum procurae".
1487 agosto 1, Bormio
Procura annuale conferita da Giacomino de Folianis fu Antonio di Bormio, con il consenso dello zio Vitale de Folianis fu Nicolino, suo curatore generale, allo zio Gottardo de Folianis fu Nicolino, affinché venda tutti i beni immobili di sua proprietà siti in Valtellina e nella diocesi di Como.
Notaio di Bormio Bartolomeo de Boniziis fu Alberto. Originale.
Atto singolo(1) membr., mm 245x280
Note: 1. Mutilo del margine superiore.
Classificazione: 14.4
Segnatura: n. 68
3544. "Instrumentum livelli".
1488 gennaio 16, Cosseto
Locazione perpetua a titolo di enfiteusi di Giovanni de Quadrio fu Domenico Brunasio di Ponte, abitante a Bianzone, anche a nome del fratello Marco, a Giovanni de Bondietis fu Baldassarino, abitante a Bianzone, a nome del fratello Antonio, di una pezza di terra campiva con alberi di castagne, sita a Bianzone in località "ad la Crucem", di un'altra prativa e zerbiva con piante, in località "Cenesaria", e una terza prativa, in località "ad la Ganda", per staia 6 di vino e 27 di segale e miglio.
Notaio di Como Giovanni de Lambertengis fu Augustino.
Notaio di Como Stefano de Sermondo fu Giacomino di Sondalo, sottoscrittore. Originale.
Atto singolo membr., mm 280x240
Classificazione: 14.4
Segnatura: n. 69
3545. Instrumentum livelli.
1488 marzo 8, Bianzone
Livello perpetuo a titolo di enfiteusi di Giovanni de Quadrio fu Domenico di Ponte, abitante a Bianzone, anche a nome del fratello Marco, ai fratelli Giovanni ed Antonio de Bondietis fu Baldassarino, abitanti a Bianzone, di una pezza di terra prativa, campiva e boschiva sita a Bianzone, in contrada "ad Vischardas", per un fitto annuo in natura di vino e formaggio.
Notaio di Como Bernardo de Lazaris fu Giacomo di Teglio, abitante a Bianzone. Originale.
Atto singolo membr., mm 370x215
Classificazione: 14.4
Segnatura: n. 70
3546. "Instrumentum venditionis". "Instrumentum livelli".
1489 novembre 1, Sondalo
Vendita di Fazino Fazinus fu Giacomo di Sondalo, abitante a Spinadazio di Bormio, a Pietro detto Tiranedredius fu Cristoforo di Bormio, abitante a Morignone, di una pezza di terra prativa e campiva, sita a Bormio in contrada Spinadazio(1), per lire 60 imperiali.
Notaio di Como Stefano de Sermondo fu Giacomino di Sondalo. Originale.
Livello perpetuo a titolo di enfiteusi di Pietro a Fazino della pezza di terra precedentemente acquistata per un fitto annuo di lire 3 imperiali e 2 polli.
Notaio di Como Stefano de Sermondo fu Giacomino di Sondalo. Originale.
Due atti singoli su unico supporto membr., mm 535x232
Note: 1. Morignone o Spinadazio, un tempo contrada di Bormio, ora Sant'Antonio Morignone, frazione del comune di Valdisotto.
Classificazione: 14.4
Segnatura: n. 71
3547. "Instrumentum locationis".
1491 agosto 30, Bormio
Locazione perpetua a titolo di massarizio di Alberto de Boniziis fu Antonio di Bormio a Leonardo Beriolatus fu Guglielmo di Sommacologna, di un mulino con edifici annessi e di un orto, sito a Bormio in contrada Dossiglio, per un fitto annuo di lire 15 imperiali e 2 polli.
Notaio di Bormio Filippo de Piro.
Copia autentica, notaio di Bormio Giuseppe de Sermondo fu Gasparino di Bormio.
Atto singolo membr., mm 290x27
Classificazione: 14.4
Segnatura: n. 72
3548. "Instrumentum venditionis et dati".
1492 ottobre 17, Bormio
Vendita di Battista de Albertis di Alberto di Bormio ad Anna de Venosta fu Isonino, vedova di Francesco de Folianis fu Nicolino di Bormio, a nome degli eredi del defunto marito, di una pezza di prato di pertiche 170, sita a Bormio in Alute, per lire 190 imperiali.
Notaio di Bormio Filippo de Piro fu Taddeo. Originale.
Atto singolo membr., mm 550x190
Classificazione: 14.4
Segnatura: n. 73
3549. Instrumentum procurae(1).
1493 novembre 8, s. l.
Procura decennale dei fratelli Giacomo, Mariolo, Francesco e Tonio Bornatinus fu Giovanni di Cepina a Sigismondo Presta de Zenonibus fu Giovanni, al fratello Pietro, Gottardino de Folianis fu Nicolino e ad altri, perché amministrino il patrimonio e li rappresentino in eventuali liti e cause.
Atto singolo(2) membr., mm 226x413
Note: 1. Usato come coperta di registro.
2. Mutilo dei margini inferiori, destro e sinistro.
Classificazione: 14.4
Segnatura: n. 74
3550. "Instrumentum livelli".
1494 marzo 10, "Boalzo" di Teglio(1)
Locazione perpetua a titolo di enfiteusi di Giovanni de Platis fu Gerolamo, abitante a "Boalzo" di Teglio, ai fratelli Gregorio, Andrea, Marco e Suardo de Marchisio fu Giovanninolo di una pezza di terra campiva di pertiche 2 e mezzo, sita a Bianzone in località Pedemonte, per un fitto annuo di staia 20 di segale e miglio.
Notaio di Teglio Simone de Platis, abitante a "Boalzo" di Teglio. Originale.
Atto singolo membr., mm 210x230
Note: 1. "Boalzo", un tempo frazione del comune di Teglio, toponimo ora scomparso.
Classificazione: 14.4
Segnatura: n. 75
3551. "Instrumentum venditionis".
1494 aprile 5, Bianzone
Vendita dei fratelli Giovanni e Antonio de Bondietis fu Baldassarino, abitanti a Bianzone, a Giovanni de Quadrio fu Domenico Brunasio di Ponte, abitante a Bianzone, di una terra campiva e boschiva, sita a Bianzone "in Vinzinega", per lire 37 e mezzo imperiali.
Notaio di Como Bernardo de Lazaronis fu Giacomo di Teglio, abitante a Bianzone. Originale.
Atto singolo membr., mm 340x228
Classificazione: 14.4
Segnatura: n. 76
3552. "Instrumentum pronuntiamenti et arbitramenti"(1).
1494 giugno 26, Bormio, "in lobio scholarum communis Burmii"
Composizione amichevole mediante arbitrato dei nobili Egano de Grassonibus e Troilo de Mariolis di Bormio, nella lite tra Antonio fu Beto e Leonardo Gallus di Tonio per il possesso dei frutti raccolti nel possedimento "Fusinatia".
Notaio di Bormio Filippo de Piro fu Taddeo. Originale.
Atto singolo membr., mm 335x338
Note: 1. Usato come coperta del "Quaternus securitatum et rixarum [...] 1752".
Classificazione: 14.4
Segnatura: n. 77
3553. "Instrumentum venditionis et dati".
1495 marzo 12, Bormio
Vendita di Francesco Ferrarius fu Giorgio di Chiavenna, abitante a Bormio, a Baldassarre Brunus fu Zanni di Bormio, dei diritti su una pezza di campo di staia 3 e mezzo con il confinante corso d'acqua ed una pezza di campo di staia 2, site a Bormio, quest'ultima livellata al fitto annuo di lire 3 soldi 3 imperiali, a Guarisco del Cane fu Francesco di Premadio, per lire 25 imperiali.
Notaio di Bormio Bartolomeo de Boniziis fu Alberto. Originale.
Atto singolo membr., mm 425x213
Classificazione: 14.4
Segnatura: n. 78
3554. "Instrumentum missi et procurae".
1496 novembre 22, Como, "in domo iuris et regiminis communis"
Procura quadriennale di Beltramo de Cortexela fu Antonio di Como al figlio Antonio perché amministri i suoi beni siti a Bormio e lo rappresenti in eventuali liti e cause.
Notaio di Como Benedetto de Vulpis fu Tommaso, di Como.
Notaio di Como Castello de Broziis fu Guglielmo, sottoscrittore. Originale.
Atto singolo membr., mm 475x350
Classificazione: 14.4
Segnatura: n. 79
3555. "Instrumentum locationis".
1497 aprile 20, Bormio
Locazione per 12 anni a titolo di massarizio di Cristina de Albertis fu Francesco di Bormio, vedova di Sigismondo Presta de Zenonibus fu Giovanni di Bormio, a Giovanni del Francho fu Tonio di Pedenosso, abitante a Molina, di 3 pezze di prato per un totale di pradaia 11 con edifici, siti a Bormio in Fraele, per un fitto annuo di lire 14 imperiali e staia 4 di rape.
Notaio di Bormio Giovanni Battista de Mariolis fu Lazzaro. Originale.
Atto singolo(1) membr., mm 400x195
Note: 1. Mutilo del margine destro.
Classificazione: 14.4
Segnatura: n. 80
3556. "Instrumentum venditionis et dati".
1497 settembre 12, Bormio, "in strata mastra viae Mayoris"
Vendita di Fiorino di Antonio detto "Panzonus", con il consenso del padre, a Tonio fu Stadolino di "Suzium", di una pezza di prato di pradaia 6 con 2 ovili, un fienile, un "tablazonum" e una casa, siti a Bormio "ad Furnum", per lire 55 e soldi 5 imperiali, a completa soluzione di un debito di renesi 17 d'oro.
Notaio di Bormio Giacomo de Folianis fu Antonio. Originale.
Atto singolo membr., mm 332x275
Classificazione: 14.4
Segnatura: n. 81
3557. "Instrumentum protestationis".
ante 1520, Bormio, "super plateis communis"
Testimonianza prestata sotto giuramento da Simone de Florinis fu Francesco, su istanza di Giovan Pietro de Folianis fu Francesco di Bormio, circa le ultime volontà testamentarie della fu Antoniola, sorella di detto Giovanni Pietro.
Notaio di Bormio Antonio de Folianis fu Giacomo di Antonio di Bormio. Originale.
Atto singolo(1) membr., mm 288x210
Note: 1. Mutilo del margine superiore.
Classificazione: 14.4
Segnatura: n. 82
3558. "Instrumentum venditionis".
1498 gennaio 15, Bormio
Vendita di Nicolino fu Bernardo di Premadio di Bormio, con il consenso del padre Bernardo detto "Daylinus", al fratello Cristoforo del fitto perpetuo di lire 6 imperiali, pagato da Giacomino, fratello dei detti Nicolino e Cristoforo, su beni ed edifici, siti a Bormio in Premadio, per lire 120 imperiali.
Notaio di Bormio Giovan Battista de Mariolis fu Lazzaro. Originale.
Atto singolo membr., mm 354x290
Classificazione: 14.4
Segnatura: n. 83
3559. Instrumentum locationis(1).
1498 febbraio 14, Bormio
Locazione per 12 anni, a titolo di massarizio, di Gasparina Pestolata fu Donato di Bormio, moglie di Egano de Grassonibus fu Donato di Bormio, a Domenico Culturus fu Tonio di Bormio, di alcuni edifici e pezze di terra prativa e campiva per un fitto annuo di lire 33 e soldi 10 e un catino di burro.
Atto singolo(2) membr., mm 470x300
Note: 1. Il documento reca a tergo: "Quaternum inquisitionum sortis veris anni 1578".
2. Mutilo del margine inferiore.
Classificazione: 14.4
Segnatura: n. 84
3560. Testamento.
1499 ottobre 21, s. l.
Testamento di Troilo fu Francesco di Bormio in favore, tra l'altro, di Tisba de Quadrio fu Pietro e del nipote Franceschino fu Giovanni Bartolomeo.
Atto singolo(1) membr., mm 190x350
Note: 1. Mutilo dei margini sinistro ed inferiore.
Classificazione: 14.4
Segnatura: n. 85
3561. Instrumentum venditionis.
sec. XV ex., Bormio, "in palatio communis"
Vendita, per lire 1110 imperiali, di Giacomino de Folianis fu Antonio di Bormio a Biagio de Florinis fu Pietro di Bormio, procuratore della nuora Cecilia de Derada fu Giovanni Antonio di Stazzona, moglie di Melchiorre de Florinis di Biagio e vedova di Sebastiano de Folianis di Giacomino, di 7 fitti, per un totale di lire 53 e soldi 5 e un capretto del valore di 10 soldi imperiali, a completa soluzione di una retrovendita.
Atto singolo(1) membr., mm 430x240
Note: 1. Mutilo dei margini superiore ed inferiore.
Classificazione: 14.4
Segnatura: n. 86
3562. Instrumentum venditionis(1).
sec. XVI, Bormio
Vendita di Simone Zochus di Francesco al padre della metà delle ferriere site sui monti di Livigno, che divide con Bernardo detto Larexo Gafora fu Francescone Giacomo di Livigno, e della metà di tutte le vene di ferro esistenti nelle dette ferriere, per lire 150 imperiali.
Atto singolo(2) membr., mm 295x196
Note: 1. Utilizzato come coperta di: "Quaternus exequendorum sortis aestatis anni 1581".
2. Mutilo dei margini superiori ed inferiore.
Classificazione: 14.4
Segnatura: n. 87
3563. Instrumentum venditionis, locationis perpetualis et gratiae specialis(1).
sec. XVI, Villa di Tirano
Vendita di Giovannino di Morignone, abitante a Tola, a Giovanni Pelonus di Francesco di Cepina, dei diritti su una pezza di prato sita a Villa di Tirano per lire 45 e soldi 10 imperiali e uno staio e mezzo di segale; successiva locazione perpetua a titolo di massarizio di Giovanni a Giovannino dei diritti precedentemente venduti per un fitto annuo in natura; concessione di Giovanni a Giovannino del diritto di redimere tale fitto per lire 45 e soldi 10 imperiali e uno staio e mezzo di segale.
Atto singolo(2) membr., mm 340x200
Note: 1. Utilizzato come coperta di: "Quaternus exequendorum sortis veris [...] anni 1582 [...]".
2. Mutilo dei margini superiore, inferiore e di parte di quello destro.
Classificazione: 14.4
Segnatura: n. 88
3564. Instrumentum venditionis.
sec. XVI, s. l.
Vendita di Burmino e della moglie Giacomina di Giovanni a Lorenzo di alcune pezze di terra, tra cui una prativa di pertiche 20.
Notaio di Bormio Giovanni Bartolomeo. Originale.
Atto singolo(1) membr., mm 310x230
Note: 1. Mutilo di gran parte del margine sinistro e lacero in quello inferiore.
Classificazione: 14.4
Segnatura: n. 89
3565. "Instrumentum cambi et commutationis"(1).
sec. XVI, Bormio
Permuta tra Francesco ed i fratelli Antonio e Tommaso di alcuni beni, ricevendo i detti Antonio e Tommaso da Francesco lire 54 imperiali.
Notaio di Bormio Alberto de Bonizis fu Antonio.
Notaio Francesco de Mutina fu Tonino, sottoscrittore.
Notaio di Bormio Troilo de Mariolis fu Francesco di Bormio, sottoscrittore. Originale.
Atto singolo(2) membr., mm 310x205
Note: 1. Usato come coperta.
2. Mutilo dei margini superiore e destro.
Classificazione: 14.4
Segnatura: n. 90
3566. "Instrumentum locationis".
sec. XVI, Bormio
Frammento di locazione a titolo di massarizio.
Notaio [...] de Folianis di Bormio.
Atto singolo(1) membr., mm 315x75
Note: 1. Mutilo dei margini superiore, destro e sinistro.
Classificazione: 14.4
Segnatura: n. 91
3567. Instrumentum retrovenditionis.
sec. XVI, Tirano
Frammento di retrovendita di Giovanni a Giovannino per lire 350 imperiali.
Atto singolo(1) membr., mm 90x300
Note: 1. Mutilo dei margini superiore, inferiore, destro e sinistro.
Classificazione: 14.4
Segnatura: n. 92
3568. Amicabilis compositio.
sec. XVI, Bormio
Composizione amichevole mediante arbitrato di Baldassarre Brunus fu Zanni e Francesco del Capra di Giovanni, entrambi di Bormio, nella lite tra le sorelle Maddalena e Giovanna, per la divisione di una corte.
Atto singolo(1) membr., mm 325x200
Note: 1. Mutilo dei margini inferiore e destro.
Classificazione: 14.4
Segnatura: n. 93
3569. "Instrumentum testamenti"(1).
sec. XVI, Bianzone
Testamento di Sorte de Quadrio con cui istituisce legati ai fratelli Camillo ed Ortensio.
Notaio di Valtellina Antonio de Bario fu Vitale, abitante a Bianzone. Originale.
Atto singolo membr., mm 310x310
Note: 1. Originariamente constava di 2 pergamene di cui è rimasta solo quella inferiore.
Classificazione: 14.4
Segnatura: n. 94
3570. "Instrumentum venditionis".
sec. XVI, Como, monastero di S. Maria Annunziata
Vendita del frate Andrea, a nome del monastero dell'ordine Celestino di S. Nicolò di Bergamo, a Giovanni Francesco de Albertis di alcuni terreni, per lire 825 imperiali.
Notaio di Como Francesco Maria de Vulpis fu Antonio.
Atto singolo(1) membr., mm 2190x290
Note: 1. Mutilo del margine sinistro.
Classificazione: 14.4
Segnatura: n. 95
3571. "Instrumentum pactorum, conventionum et venditionum".
sec. XVI, Bianzone, contrada Canova
Vendita di Margherita de Quadrio di Pietro Andrea di Chiuro al padre Pietro Andrea ed ai fratelli Ottaviano, prete, Antonio, Sorte, Camillo ed Ortensio, di tutti i suoi diritti derivatigli dal testamento materno, in seguito ad un compromesso stipulato tra le parti per scudi 25 d'oro.
Notaio Giovanni Pietro a Torellis fu Battista di Villa di Tirano. Originale.
Atto singolo(1) membr., mm 2030x240
Note: 1. Mutilo del margine superiore.
Classificazione: 14.4
Segnatura: n. 96
3572. Instrumentum missi et procurae specialis.
1500, Bormio
Frammento di istrumento di procura speciale.
Atto singolo(1) membr., mm 216x57
Note: 1. Mutilo dei margini superiore, inferiore, destro e sinistro.
Classificazione: 14.4
Segnatura: n. 97
3573. "Instrumentum livelli".
1501 aprile 7, "Boalzo" di Teglio(1)
Locazione perpetua a titolo di enfiteusi di Giovanni de Quadrio fu Domenico di Ponte, abitante a Bianzone, a Giovanni de Bondietis fu Baldassarino di Martino di Rodolo, abitante a Bianzone, anche a nome del fratello Antonio, ai fratelli Bernardo e Giovanninolo Bondietis fu Pietro, abitanti a Bianzone, di 2 pezze di terra zerbiva, 2 pezze di terra campiva ed una pezza di terra prativa, site a Bianzone, per un fitto annuo di condia 4 di vino, quartari 4 di segale e miglio e 2 capponi annui.
Notaio di Teglio Simone de Platis.
Copia autentica, notaio Giovanni Lorenzo de Platis fu Simone, abitante a "Boalzo" di Teglio.
Atto singolo membr., mm 595x250
Note: 1. "Boalzo", un tempo frazione del comune di Teglio, toponimo ora scomparso.
Classificazione: 14.4
Segnatura: n. 98
3574. "Instrumentum venditionis, locationis et gratiae perpetualis"(1).
ante 1576, Bormio
Vendita di Vasino fu Simone a Francesco de Albertis dei diritti su diversi beni, siti a Bormio, per lire 50 imperiali; locazione perpetua a titolo di massarizio di Francesco a Vasino dei diritti precedentemente venduti per staia 5 di orzo; concessione di Francesco a Vasino del diritto di redimere il fitto suddetto ed i diritti sui beni venduti.
Notaio di Bormio Marco Antonio de Mariolis fu Giovanni Battista. Originale.
Atto singolo(2) membr., mm 340x210
Note: 1. Il documento reca a tergo: "1651, 52, 53, 54, 55, 56, 57". La data è tratta dalle imbreviature notarili.
2. Mutilo dei margini superiore e destro.
Classificazione: 14.4
Segnatura: n. 99
3575. Instrumentum procurae.
1502 maggio 10, Milano
Procura speciale di Gabriele de Moresinis fu Giovanni di Milano a Giorgio di Novara, perché riscuota da Giovanni Battista de Mariolis, erede del padre Lazzaro, nonché dagli eredi di Bormo de Meraldis, lire 200 imperiali, in virtù di un istrumento di obbligazione, e perché lo rappresenti in eventuali liti e cause contro detti eredi.
Notaio di Milano Simone de Fagnano fu Bartolomeo. Originale.
Atto singolo membr., mm 435x195
Classificazione: 14.4
Segnatura: n. 100
3576. "Instrumentum inductionis".
ante 1555, s. l.
Immissione del prete Pietro nel possesso dell'altare della S. Croce della chiesa dei SS. Gervasio e Protasio di Valfurva.
Notaio di Bormio Antonio de Folianis fu Giacomo. Originale.
Atto singolo membr., mm 190x275
Classificazione: 14.4
Segnatura: n. 101
3577. "Instrumentum locationis perpetualis".
1503 giugno 26, Bormio
Locazione perpetua a titolo di massarizio di Dorico Sertor fu Giannotto di Bormio a Stefano Poma fu Tonio di Sondalo, abitante a Bormio, in contrada Combo, della metà di 3 pezze di prato site a Bormio in Campolongo, località Remondaccia, per lire 4 e soldi 10 imperiali.
Notaio di Bormio Giovanni Battista de Mariolis fu Lazzaro. Originale.
Atto singolo membr., mm 420x180
Classificazione: 14.4
Segnatura: n. 102
3578. "Instrumentum dati et venditionis".
ante 1557, Bormio
Vendita di Nicolò a Vasino di diritti per lire 100 imperiali.
Notaio di Bormio Antonio de Folianis fu Giacomo. Originale.
Atto singolo(1) membr., mm 190x200
Note: 1. Mutilo dei margini superiore e destro.
Classificazione: 14.4
Segnatura: n. 103
3579. "Instrumentum dati et venditionis"(1).
1504 aprile 12, Bormio, "in canipa curtivi"
Vendita di Vitale Jhordanis fu Giovannino a Francesco Jhordanus fu Giacomo di Livigno della metà di una pezza di terra prativa, con gli edifici ivi costruiti, con l'obbligo per Francesco di pagare, a nome di Vitale, un fitto perpetuo di soldi 35 annui gravante sulla detta terra, per lire 22 imperiali.
Notaio di Bormio Giacomo de Folianis fu Antonio. Originale.
Atto singolo membr., mm 363x210
Note: 1. Usato come coperta del "Quaternus memorialis Gotardini de Surdo [...] 1506".
Classificazione: 14.4
Segnatura: n. 104
3580. "Instrumentum venditionis"(1).
1504 novembre 7, Bormio
Vendita di Domenico Grillius fu Andrea di Teregua, anche a nome dei figli Giovanni, Margherita, Caterina e Benvenuta, a Giovanni Ferrarius fu Antoniolo dei diritti sopra 5 pezze di prato con ovile e corte, una casa, un campello, una pezza di prato ed una pezza di campo, siti a Bormio, per lire 60 imperiali.
Notaio di Bormio Bartolomeo de Boniziis fu Alberto. Originale.
Atto singolo membr., mm 280x350
Note: 1. Usato come coperta del: "Quaternus inquisitionum sortis hiemis anno 1600 et 1601".
Classificazione: 14.4
Segnatura: n. 105
3581. "Instrumentum locationis perpetualis".
1504 novembre 7, Bormio
Locazione perpetua a titolo di massarizio di Giovanni Ferrarius fu Antonio a Domenico Grillus fu Andrea di Teregua, anche a nome dei figli, di tutti i diritti sui beni ed edifici, siti a Bormio, per lire 19 imperiali, delle quali lire 3 da pagare al locatore e lire 16 a Caterina moglie del locatore.
Notaio di Bormio Bartolomeo de Boniziis fu Alberto. Originale.
Atto singolo membr., mm 200x340
Classificazione: 14.4
Segnatura: n. 106
3582. "Instrumentum remissionis et retrodati".
1509 giugno 6, Bormio
Retrovendita di Baldassarre del Brimo fu Zanni Vasino di Bormio a Domenico del Coxino di Livigno di una pezza di prato con un ovile, una corte, una "teya", una casa ed una pezza di prato di un pradaio, sita a Livigno "in Fedaria", per lire 120 imperiali.
Notaio di Bormio Giovanni Battista de Mariolis fu Lazzaro. Originale.
Atto singolo membr., mm 475x215
Classificazione: 14.4
Segnatura: n. 107
3583. "Instrumentum extimationis".
1509 dicembre 1, Bormio, "in stufa magna curtivi"
Stima e consegna di Gottardino del Zurdo fu Colò di Bormio, estimatore del comune di Bormio, a Simone Florinus fu Francesco di Bormio, a nome della madre Marta de Albertis fu Francesco di Bormio, di una vacca, 5 pecore e un castrato per il valore di lire 17 imperiali, appartenenti a Pietro Margrinus fu Bernardo, abitante a Bormio, in località San Bartolomeo.
Notaio di Bormio Filippo de Piro fu Taddeo. Originale.
Atto singolo membr., mm 390x250
Classificazione: 14.4
Segnatura: n. 108
3584. Instrumentum testamenti(1).
1510 settembre 19, Livigno
Testamento di Beto Plaxio fu Bernardo di Semogo, custode della chiesa di Livigno, e della moglie Domenica Bonadeo fu Dosso di Livigno, con lasciti alla figlia Antoniola moglie di [...] fu Bernardo detto Zapino del Conforto di lire 28, alla figlia Caterina moglie di Vasino Albertinus di Sebastiano di Livigno di lire 10, alla figlia Margherita di lire 60, ed alla chiesa di S. Maria di Livigno un fitto di soldi 12 garantito su un prato, sito a Livigno "ad Pratum Teblatum".
Atto singolo(2) membr., mm 366x310
Note: 1. Usato come coperta del "Quaternus inquisitionum sortis veris 1750".
2. Mutilo del margine inferiore.
Classificazione: 14.4
Segnatura: n. 109
3585. Instrumentum procurae.
1510 ottobre 12, Bergamo, "in monastero venerabilum dominorum fratrum celestionorum"
Frammento di procura di frate Giovanni de Albertis fu Alberto di Bormio, converso del monastero dei frati Celestini di Bergamo, al fratello Battista.
Atto singolo membr., mm 260x200
Classificazione: 14.4
Segnatura: n. 110
3586. Instrumentum venditionis.
1512, Bormio
Vendita di Margherita, con il consenso del marito Nicolino detto Daylino fu Bernardo di Premadio, ad Andrea Guana fu Tonio di Fumarogo, della terza parte di beni, siti a Cepina in località "in Sclegua", per lire 142 imperiali.
Notaio di Bormio Giacomo Fogliani fu Antonio. Originale.
Atto singolo membr., mm 205x320
Classificazione: 14.4
Segnatura: n. 111
3587. "Instrumentum venditionis".
1513 settembre 29, Bormio
Vendita di Mariolo de Firena fu Giovanni, abitante ad Uzza, di Bormio, a Tonio, suo figlio separato, di 2 pezze di terra prativa con edifici di pradaia 10, sita a Bormio "ad Plagoyram", per lire 100 imperiali, con il patto di mantenere libero Giovan Battista del Groxino di Bormio dal pagamento annuo di lire 8 e soldi 15 dal fitto maggiore di lire 13 e soldi 15 pagato dallo stesso Giovan Battista su tale terra.
Notaio di Bormio Giovan Battista de Mariolis fu Lazzaro. Originale.
Atto singolo membr., mm 500x322
Classificazione: 14.4
Segnatura: n. 112
3588. "Instrumentum dotis".
1513 novembre 22, Bormio
Confesso di pagamento di Pietro di Dorico, col consenso del padre e del curatore Pietro de la Rehita fu Cristoforo di Bormio, alla moglie Caterina Bonetus de Folianis fu Giacomo di Bormio, per aver ricevuto come dote lire 88 imperiali in beni immobili, lire 40 imperiali ricavate dalla vendita di una pezza di prato di pertiche 80, sita a Bormio ad Alute, e lire 3 e soldi 12 imperiali come fitto perpetuo annuo, pagato a Giacomo Bonetus, su diversi edifici e beni siti a Bormio in contrada di Buglio.
Notaio di Bormio Bartolomeo de Boniziis fu Alberto.
Copia autentica, notaio di Bormio Giovanni Antonio de Boniziis fu Bartolomeo.
Atto singolo membr., mm 460x235
Classificazione: 14.4
Segnatura: n. 113
3589. "Instrumentum locationis perpetualis".
post 1514, Bormio
Locazione perpetua a titolo di massarizio dei fratelli Bernardino e Nicolò a Giovanni Caroninus fu Rinaldo di Bormio, di una pezza di terra prativa di 80 pertiche, sita ad Alute in località "in Segatiis", per un fitto annuo di lire 3 e mezzo imperiali e 2 polli.
Notaio di Bormio Antonio de Folianis fu Giacomo. Originale.
Atto singolo(1) membr., mm 313x215
Note: 1. Mutilo dei margini superiore ed inferiore.
Classificazione: 14.4
Segnatura: n. 114
3590. "Instrumentum investiture et locationis perpetualis". "Instrumentum concessionis".
1516 aprile 24, Bormio
Locazione perpetua a titolo di massarizio di Tommaso de Sermondo fu Bartolomeo di Sondalo, procuratore della moglie Maria fu Lorenzo di Oga, a Cristoforo fu Vasino di Oga di una pezza di terra prativa e campiva di staia 4, sita "in partibus de Oga" in località "ad Selam", per un fitto annuo di soldi 28 imperiali, oltre a lire 14 consegnate immediatamente a Tommaso.
Notaio di Bormio Giovanni Battista de Mariolis fu Lazzaro. Originale.
Concessione di Tommaso de Sermondo, procuratore della moglie, a Cristoforo fu Vasino, del diritto di redimere la pezza di terra precedentemente venduta per lire 28 imperiali.
Notaio di Bormio Giovanni Battista de Mariolis fu Lazzaro. Originale.
Due atti singoli su unico supporto(1) membr., mm 460x280
Note: 1. Lacero nel margine inferiore.
Classificazione: 14.4
Segnatura: n. 115
3591. "Instrumentum locationis perpetualis".
1516 aprile 28, Bormio
Locazione perpetua a titolo di massarizio di Battista Brunus fu Baldassarre di Bormio a Vasino Mazacharus fu Giovanni di Torripiano di Bormio di una pezza di prato, sito in Pezedo, per un fitto annuo di soldi 34 imperiali.
Notaio di Bormio Giacomo de Folianis fu Antonio. Originale.
Atto singolo membr., mm 350x170
Classificazione: 14.4
Segnatura: n. 116
3592. "Instrumentum missi et procurae".
1517 settembre 1, Bormio, contrada Dossiglio
Procura di Gabriele Zeparinus fu Giacomo Gabriele di Cepina a Baldassarre detto Fratino fu Gottardo di Bormio, Nicolò de Piro fu Antonio, Giovanni de Folianis fu Giacomo ed altri, perché amministrino il patrimonio e lo rappresentino in eventuali liti e cause.
Notaio di Bormio Filippo de Piro fu Taddeo. Originale.
Atto singolo membr., mm 210x310
Classificazione: 14.4
Segnatura: n. 117
3593. "Instrumentum livelli".
1518 febbraio 1, Lovero
Locazione perpetua a titolo di enfiteusi di Giovanni de Venosta fu Marco, abitante a Mazzo, a Cristoforo de Barachis fu Leone, abitante a Morignone, di una pezza di terra prativa, sita a Prosa, per un fitto annuo di lire 3 e mezzo imperiali.
Notaio di Como Taddeo de Carate fu Domenico, abitante a Lovero. Originale.
Atto singolo membr., mm 410x140
Classificazione: 14.4
Segnatura: n. 118
3594. "Instrumentum testamenti".
1520 agosto 6, Bormio
Testamento di Pietrantonio de Albertis fu Gioacchino di Bormio con cui nomina erede universale il fratello Giovanni Francesco e la sorella Maddalena, in caso di morte senza eredi maschi, stabilisce diversi legati al capitolo dei canonici del comune di Bormio, alla chiesa di S. Stefano e alla cappella di S. Rocco di Bormio.
Notaio di Como Abramo de Imeldis fu Antonio, abitante a Sondalo. Originale.
Atto singolo membr., mm 780x230
Classificazione: 14.4
Segnatura: n. 119
3595. Instrumentum testamenti.
1520 agosto 7, Bormio
Testamento di Giacomino del Ocho de Fogarolis fu Beto di Bormio e della moglie Maria Carlinus fu Giacomo Giovannino di Piazza di Bormio con cui nominano eredi universali i loro figli Giovanni Pietro, Beto e Caterina e stabiliscono legati perpetui alla chiesa dei SS. Fabiano e Sebastiano, alla scuola della Beata Vergine delle Grazie e alla chiesa dei SS. Gervasio e Protasio, tutte di Bormio.
Atto singolo(1) membr., mm 600x310
Note: 1. Mutilo del margine inferiore.
Classificazione: 14.4
Segnatura: n. 120
3596. "Instrumentum dati ac venditionis".
1521 febbraio 26, Bormio
Vendita di Caterina Karlina, moglie di Cristoforo Mastinus fu Bartolomeo di Piazza, a Gasparino Cechus fu Tonio ed a Maria Molinaria de Briolis fu Leonardo, di staia 4 di terra arativa, sita a Bormio, per lire 30 imperiali.
Notaio di Bormio Antonio de Folianis fu Giacomo. Originale.
Atto singolo(1) membr., mm 485x220
Note: 1. Mutilo dei margini superiore e sinistro.
Classificazione: 14.4
Segnatura: n. 121
3597. "Instrumentum venditionis".
1521 ottobre 29, Stazzona
Vendita di Giacomo del Petrolo fu Ambrogio, abitante a Bianzone, anche a nome del fratello Pietro, al giurisperito Luigi Lambertengus fu Bernardo, abitante a Stazzona, anche a nome del fratello Antonio, di una pezza di terra prativa di pertiche 1 sita a Bianzone in contrada "ad Ranerium" per lire 25 imperiali, di cui lire 12 a completa soluzione di un debito contratto da Giacomo con Luigi.
Notaio di Como Domenico Lambertengus fu Abbondio, abitante a Stazzona. Originale.
Due atti singoli membr., mm 320x390
Classificazione: 14.4
Segnatura: n. 122
3598. Instrumentum locationis(1).
ante 1524, Bormio
Locazione perpetua a titolo di massarizio di Simone ai coniugi Bartolomeo e Giacoma di una corte, con stalla, solaio ed altri edifici annessi, siti a Bormio in località "fora a la croce", per un fitto annuo di lire 9 imperiali.
Notaio di Bormio Simone de Feraris fu Abbondio.
Atto singolo(2) membr., mm 220x310
Note: 1. Usato come coperta del: "Quaternus addictionum factarum de anno 1524, revisu 1524".
2. Mutilo dei margini superiore, inferiore, destro e sinistro.
Classificazione: 14.4
Segnatura: n. 123
3599. "Instrumentum missi et procurae".
1524 febbraio 16, Bormio, contrada Dossiglio
Procura decennale di Migina di Premadio al marito Cristoforo fu Apollonio di Premadio, a Giorgio e Giovanni Bartolomeo di Giovannetto, perché amministrino il patrimonio e la rappresentino in eventuali liti e cause.
Notaio di Bormio Simone Ferrarius fu Abbondio. Originale.
Atto singolo membr., mm 200x300
Classificazione: 14.4
Segnatura: n. 124
3600. "Instrumentum regressus".
1524 marzo 18, Tirano
Retrovendita di Antonio de Rizolis fu Giovanni, abitante a Bianzone, a Giacomo del Noto fu Andrea, abitante a Bianzone, di una pezza di terra prativa, sita a Bianzone in contrada "ad Viscardas", già venduta da Giacomo ad Antonio, per lire 50 imperiali.
Notaio di Como Antonino de Sancto Petro, abitante a Bianzone. Originale.
Atto singolo membr., mm 420x185
Classificazione: 14.4
Segnatura: n. 125
3601. "Instrumentum livelli".
1524 aprile 30, Bianzone
Livello perpetuo di Antonio de Castello fu Gregorio, abitante a Bianzone, anche a nome del fratello Martino, a Pietro de Castello fu Stefano, abitante a Bianzone, di una pezza di terra campiva e boschiva, sita a Bianzone in località "ad Alberelam", per un fitto annuo di un condio di vino a partire dal quinto anno dal presente istrumento.
Notaio di Como Giacomo de Pedrello fu Romerio, abitante a Bianzone. Originale.
Atto singolo membr., mm 440x155
Classificazione: 14.4
Segnatura: n. 126
3602. "Instrumentum cessionis et dati".
1524 agosto 17, Bormio, "in lobio palatii communis"
Vendita di "Iodochus" Ciproner di "Alla" di Germania a Battista Ferarius fu Francesco di Bormio di renesi 12 e mezzo, parte di un credito di renesi 15 e mezzo, vantato da "Iodochus" nei riguardi di Giacomino Galli fu Tommaso di Bormio, per renesi 8(1).
Notaio di Bormio Giovanni Francesco [...] fu Bartolomeo. Originale.
Atto singolo(2) membr., mm 370x421
Note: 1. Il prezzo della vendita è incompleto.
2. Logoro e consunto nel margine inferiore.
Classificazione: 14.4
Segnatura: n. 127
3603. "Instrumentum livelli".
1525 gennaio 10, Bianzone
Livello perpetuo a titolo di enfiteusi del nobile Giovanni de Quadrio fu Domenico, abitante a Bianzone, ad Andrea de Bondietis fu Antonio, abitante a Bianzone, di una pezza di terra campiva, sita a Bianzone in contrada "ad Scalotam", per un fitto annuo di staia 12 di segale e miglio e 2 polli.
Notaio di Como Antonino de Sancto Petro fu Taddeo, abitante a Bianzone. Originale.
Atto singolo membr.
Classificazione: 14.4
Segnatura: n. 128
3604. Instrumentum dotis.
1526, s. l.
Costituzione di dote di Nicolino di Bormio, a nome della nipote Pellegrina, a favore di Giacomino Paolo, marito di Pellegrina, di lire 390 imperiali complessive.
Atto singolo(1) membr., mm 355x240
Note: 1. Mutilo dei margini inferiore e sinistro.
Classificazione: 14.4
Segnatura: n. 129
3605. "Instrumentum cure". "Instrumentum cure"(1).
1526 aprile 16, Bormio
Nomina conferita da Cristoforo Abondius di Burmo di Semogo, minore di anni 25, a Pellegrino de Burlacis fu Giovanni Guglielmo come suo curatore, alla presenza di Marco Florinus di Klosters podestà di Bormio.
Notaio di Bormio Antonio de Folianis fu Giacomo di Bormio.
Nomina di Domenica de Liruno fu Bernardo di Bormio, minore di anni 25, moglie di Cristoforo Abondius, col consenso del marito e di [...] di Zanni di Isolaccia e Vasino de Liruno fu Simone, suoi parenti prossimi, di Pellegrino come suo curatore, alla presenza di Marco Florinus di Klosters, podestà di Bormio.
Notaio di Bormio Antonio de Folianis fu Giacomo di Bormio.
Due atti singoli su unico supporto(2) membr., mm 320x220
Note: 1. Usato come coperta del: "Quaternus Iacobini Scheri [...] anni 1532".
2. Mutilo dei margini destro e sinistro.
Classificazione: 14.4
Segnatura: n. 130
3606. Instrumentum procurae.
1526 dicembre 10, Bormio, "in stupha magna curtivi"
Procura di Maffeo de Venosta fu Taddeo di Mazzo ai fratelli Giovanni Antonio e Simone de Bonizis, perché amministrino il patrimonio e lo rappresentino in eventuali liti e cause.
Notaio di Bormio Simone Fracalossus fu Abbondio. Originale.
Atto singolo membr., mm 210x280
Classificazione: 14.4
Segnatura: n. 131
3607. "Instrumentum locationis perpetualis".
1528 aprile 27, Bormio
Locazione perpetua a titolo di massarizio di Dorico Sertor fu Giannotto di Bormio a Fiorino di Antonio, detto Panzone, di Bormio dei diritti su diverse pezze di terra campiva, guastiva e nuova e su un fondo con stalla, sito a Bormio in "Ayrete", per lire 6 e mezzo imperiali, oltre a soldi 29 da consegnarsi a Nicolino Tonolus di Combo, soldi 20 ad Augustino di Tonio di Monno e staia 2 di segale al capitolo della chiesa dei SS. Gervasio e Protasio di Bormio.
Notaio di Bormio Simone di Abbondio Ferrarius. Originale.
Atto singolo membr., mm 625x232
Classificazione: 14.4
Segnatura: n. 132
3608. "Instrumentum procurae".
1528 agosto 9, Bormio, contrada Buglio
Procura dell'assemblea dei vicini della contrada e della chiesa di S. Francesco di Buglio in Bormio a Pietro de Sermondo, Simone de Florinis, Giovanni Luigi de la Pergola di Tirano ed altri, perché ricevano a livello da Francesco Bori, rettore di detta chiesa, i beni mobili ed immobili di sua ragione.
Notaio di Bormio Giuseppe de Sermondo fu Gasparino. Originale.
Atto singolo membr., mm 270x390
Classificazione: 14.4
Segnatura: n. 133
3609. Instrumentum venditionis.
1528 novembre 3, s. l.
Vendita di Maddalena de Florinis fu Antonio di Bormio, abitante a Lovero, a Giovanni Antonio de Boniziis fu Bartolomeo di Bormio, della metà di 3 pezze di prato site a Bormio.
Atto singolo(1) membr., mm 390x310
Note: 1. Mutilo del margine inferiore.
Classificazione: 14.4
Segnatura: n. 134
3610. Instrumentum venditionis.
1529 gennaio 25, s. l.
Vendita di Lorenzo de Moza fu Giovannino al nonno Martinotto fu Tonio di una pezza di terra prativa e zerbiva, sita a Bormio.
Atto singolo(1) membr., mm 265x220
Note: 1. Mutilo del margine inferiore.
Classificazione: 14.4
Segnatura: n. 135
3611. "Instrumentum locationis".
1529 giugno 7, Stazzona
Investitura a titolo di locazione di Leoprando de Lambertengis fu Giovanni Pietro, abitante a Stazzona, procuratore di Azzone de Besta fu Azzone di Teglio ed amministratore della cappella e dei beni di S. Orsa nella chiesa di S. Siro a Bianzone, a Cristoforo de Valdenis fu Pietro di Bianzone di una pezza di terra prativa, sita a Bianzone in località "Renarium", per un fitto annuo della metà di tutto il fieno raccolto.
Notaio di Como Leonardo de Thorellis, abitante a Stazzona.
Copia autentica, 1534 novembre 9, notaio di Como nominato dai consoli maggiori di giustizia del terziere superiore di Valtellina, Pietro Antonio de Lera fu Battista, abitante a Stazzona.
Notaio di Como Giuseppe de Hodeno fu Bernardo, abitante a Tirano, console di giustizia al segno del leone del terziere superiore di Valtellina, sottoscrittore.
Atto singolo membr., mm 420x185
Classificazione: 14.4
Segnatura: n. 136
3612. "Instrumentum venditionis".
1529 luglio 8, Bormio, contrada Dossiglio
Vendita di Giovanni Angelus fu Tommaso di Bormio alla moglie Dorotea fu Dionisio di Sondalo, di un fitto perpetuo di soldi 25, con i relativi diritti, e di una pezza campiva di staia 3, sita a Bormio in "Decima de Culturcizia", per lire 75, a parziale soluzione di un debito di lire 400 a titolo di dote.
Notaio di Bormio Simone de Ferrariis.
Copia autentica, notaio di Bormio Antonio de Ferriis fu Simone, deputato dal consiglio di Bormio.
Atto singolo membr., mm 450x160
Classificazione: 14.4
Segnatura: n. 137
3613. "Instrumentum venditionis".
1529 dicembre 6, Stazzona
Vendita di Meio de la Bratta fu Bartolomeo, abitante a Bratta, ad Antonio de Quadrio fu Giovanni di Ponte, abitante a Bianzone, di una pezza di terra campiva e prativa con edifici, sita a Bianzone sul monte "ad Pampinum", per lire 86 imperiali.
Notaio di Como Leonardo de Thorellis fu Stefano di Stazzona. Originale.
Atto singolo membr., mm 620x210
Classificazione: 14.4
Segnatura: n. 138
3614. "Instrumentum livelli perpetualis".
1529 dicembre 6, Stazzona
Livello perpetuo a titolo di enfiteusi di Antonio de Quadrio fu Giovanni di Domenico di Ponte abitante a Bianzone, a Meio de la Brata fu Bartolomeo di Zanni di Bratta di una pezza di terra prativa e campiva, con edifici, sita a Bianzone sul monte "ad Pampinum", per un fitto annuo di staia 9 di vino e di staia 6 di frumento.
Notaio di Como Leonardo de Thorellis fu Stefano di Stazzona. Originale.
Atto singolo membr., mm 520x145
Classificazione: 14.4
Segnatura: n. 139
3615. "Instrumentum remissionis".
1530 febbraio 17, Bormio
Remissione di Giovanni Antonio de Bonizis fu Bartolomeo di Bormio a Francesco de Sermondo fu Gasparino di Bormio del fitto perpetuo di soldi 50 imperiali, pagato in precedenza da Giovanni Maria de Mariolis, per lire 50 imperiali.
Notaio di Bormio Antonio Bonetus de Folianis di Giacomo. Originale.
Atto singolo membr., mm 550x220
Classificazione: 14.4
Segnatura: n. 140
3616. "Instrumentum cessionis"(1).
1530 maggio 16, Premadio
Vendita di Vasino de Hosio fu Giovanni di Semogo, abitante a Premadio, a Cristoforo Mugius fu Gottardo di Premadio, di edifici con l'annessa corte, siti a Premadio, per lire 40 imperiali.
Notaio di Bormio Giuseppe de Sermondo fu Gasparino. Originale.
Atto singolo membr., mm 260x345
Note: 1. Usato come coperta del: "Quaternus taberne Joseph de Plata MCCCCCXXXVII".
Classificazione: 14.4
Segnatura: n. 141
3617. Instrumenta locationis perpetualis et venditionis.
1531, Bormio, "in contrata de Terregna"
Locazione perpetua a titolo di massarizio di Margherita, moglie di Domenico Compagnonus di Gasparino di Bormio, a Francesco Repetus fu Tonio di Bormio di un fitto annuo di lire 32 imperiali.
Notaio di Bormio Antonio de Folianis fu Giacomo. Originale.
Vendita di Margherita Compagnonus a Francesco Repetus del fitto precedentemente venduto.
Due atti singoli su unico supporto(1) membr., mm 280x195
Note: 1. Mutilo dei margini superiore, inferiore, destro e sinistro.
Classificazione: 14.4
Segnatura: n. 142
3618. "Instrumentum venditionis". "Instrumentum pacti et conventionis".
1531 ottobre 26, Bormio
Vendita di Petrotto della Longa di Giacomo di Livigno a Giacomo Caxolarius fu Giovanni di Bormio del fitto perpetuo di lire 15 e libbre 2 di pesce, pagato annualmente da Romerio Rayson di Giacomino di Livigno su una pezza di terra prativa di pradaia 6 con edifici, sita a Livigno "in Campaz", per lire 300 imperiali.
Notaio di Bormio Giuseppe de Sermondo fu Gasparino. Originale.
Patto e convenzione tra Petrotto della Longa e Giacomo Caxolarius per le modalità e i tempi di riscatto di una pezza di terra prativa di pradaia 8 con edifici, sita a Livigno "in Caxon Apoz", precedentemente venduta da Petrotto a Giovanni con patto di redenzione per lire 300 imperiali.
Notaio di Bormio Giuseppe de Sermondo fu Gasparino. Originale.
Due atti singoli su unico supporto membr., mm 545x330
Classificazione: 14.4
Segnatura: n. 143
3619. "Instrumentum venditionis". "Instrumentum livelli perpetualis".
1532 marzo 19, Ponte in Valtellina
Vendita di Giovanni de Quadrio fu Sorte di Chiuro, anche a nome dei figli Pietro Andrea e Cesare, a Nicolò de Quadrio fu Pietro Mariolo di Ponte, a nome di sua moglie Elisabetta de Quadrio fu Giovanni Antonio di Ponte, di una pertica e mezzo di una pezza di terra a vigneto, sita a Ponte "in Rivatia", per lire 75 imperiali, delle quali lire 59 e soldi 12 imperiali a completa soluzione di un debito di lire 375 imperiali.
Notaio di Como Simone de Quadrio fu Pietro di Ponte. Originale.
Livello perpetuo a titolo di enfiteusi di Nicolò de Quadrio a Giovanni de Quadrio, della pezza di terra precedentemente venduta per un fitto annuo di condia 2 e mezzo di vino.
Notaio di Como Simone de Quadrio fu Pietro di Ponte. Originale.
Due atti singoli su unico supporto(1) membr., mm 510x325
Note: 1. Mutilo del margine superiore.
Classificazione: 14.4
Segnatura: n. 144
3620. "Instrumentum locationis perpetualis". "Instrumentum ratifficationis".
1532 novembre 16 - 1532 novembre 22, Bormio
Locazione perpetua a titolo di massarizio di Gasparino Angelus fu Nicolò di Bormio, a nome di sua moglie Maddalena de Florinis fu Antonio di Bormio, ad Antonio detto "Segelinus" Simonetus fu Pietro di Bormio della quarta parte di una casa con edifici annessi, sita a Bormio in contrada Combo, della quarta parte di una pezza di prato di pertiche 300, sita a Bormio ad Alute, della quarta parte di una pezza di campo di staia 12 e della quarta parte di una pezza di campo di staia 7, site a Bormio in "Culterazia", per un fitto annuo di lire 5 e soldi 5 imperiali.
Notaio di Bormio Antonio de Folianis fu Giacomo. Originale. 1532 novembre 16.
Ratifica della suddetta locazione perpetua di Maddalena de Florinis, con il consenso del marito.
Notaio di Bormio Antonio de Folianis fu Giacomo. Originale. 1532 novembre 22.
Due atti singoli su unico supporto membr., mm 540x300
Classificazione: 14.4
Segnatura: n. 145
3621. "Instrumentum dati et venditionis".
1533 agosto 26, Bormio, "super plateis communis"
Vendita di Giacomo Ramerius detto di S. Maria fu Cristoforo di Bernardo a Giovanni Antonio de Boniziis fu Bartolomeo, esecutore testamentario di Nicolino de Albertis fu Giovanni Francesco, del fieno contenuto nel fienile della casa di Tonio Frantius in contrada Dossiglio, sotto la chiesa di S. Vitale, per lire 26 e mezzo imperiali.
Notaio di Bormio Simeone Ferrarius fu Abbondio. Originale.
Atto singolo membr., mm 250x345
Classificazione: 14.4
Segnatura: n. 146
3622. "Instrumentum procurae specialis".
ante 1581, Bormio
Procura speciale decennale dei coniugi Domenico e Dorotea a Giuseppe de Sermondo, Bernardo de Albertis cerusico, Nicolò Grassonus ed altri perché amministrino il patrimonio e li rappresentino in eventuali liti e cause.
Notaio di Bormio Marco Antonio de Mariolis fu Giovanni Battista. Originale.
Atto singolo(1) membr., mm 310x255
Note: 1. Mutile del margine superiore.
Classificazione: 14.4
Segnatura: n. 147
3623. "Instrumentum venditionis".
1534 febbraio 7, Ponte in Valtellina
Vendita di Elisabetta de Quadrio fu Giovanni Antonio di Ponte, con il consenso del marito Nicolò de Quadrio fu Pietro di Ponte e del parente Matteo de Quadrio fu Serafino, ad Antonio de Guizardis fu Giovanni di Ponte di un fitto di condia 2 e mezzo di vino per lire 75 imperiali, pagato da Giovanni de Quadrio fu Sorte di Chiuro a detta Elisabetta su una pertica e mezzo di terra a vigneto, sita a Ponte "in Rivatia".
Notaio di Como Nicolò de Panigonibus fu Michele di Ponte. Originale.
Atto singolo membr., mm 560x190
Classificazione: 14.4
Segnatura: n. 148
3624. Instrumentum locationis perpetualis(1).
1534 novembre 10, Sondrio
Locazione perpetua di Stefano del Merlo fu Fernando, abitante a Sondrio, a Bernardo de Vedo fu Giorgio di Lanzada di una pezza di terra campiva sita a Malenco, in contrada di Lanzada, per un fitto annuo di libbre 10 di formaggio salato.
Atto singolo(2) membr., mm 300x210
Note: 1. Usato come coperta.
2. Mutilo del margine superiore ed inferiore.
Classificazione: 14.4
Segnatura: n. 149
3625. "Instrumentum locationis perpetualis".
1535 gennaio 29, Bormio
Locazione perpetua a titolo di massarizio di Giuseppe de Sermondo fu Gasparino di Bormio a Lorenzo Beriolatus fu Leonardo di Bormio di una corte con mulino, una fucina e due mortai ad acqua siti a Bormio in contrada Dossiglio, e del diritto di condurvi acqua, per il fitto annuo di lire 3 e mezzo e 10 galline, con l'obbligo di fornire al locatore una pezza di lana follata e moggia 14 di segale macinata e di provvedere alla manutenzione del mortaio.
Notaio di Bormio Antonio de Folianis fu Giacomo di Bormio. Originale.
Atto singolo membr., mm 310x265
Classificazione: 14.4
Segnatura: n. 150
3626. "Instrumentum cessionis".
1535 giugno 5, Bormio, contrada Dossiglio
Vendita di Giacomo Rampus fu Battista di Livigno a Petrotto de la Longa fu Giacomo di Livigno, della quarta parte, a lui spettante, di 2 pezze di terra prativa con edifici, sita a Livigno in "Federia", per lire 30 imperiali.
Notaio di Bormio Giuseppe de Sermondo fu Gasparino. Originale.
Atto singolo membr., mm 412x180
Classificazione: 14.4
Segnatura: n. 151
3627. "Instrumentum venditionis". "Instrumentum locationis"(1).
1535 dicembre 7, Bormio, "in plateis communis"
Vendita di Domenichino Groxinus fu Vitale di Cepina a Giovanni Maria de Venosta fu Michele di Bormio dei diritti su una cantina, un solaio con stufa e cucina, una stalla, un fienile ed un forno su 2 pezze di prato siti presso Cepina in località "in Tolla", per lire 80 imperiali.
Notaio di Bormio Giuseppe de Sermondo fu Gasparino. Originale.
Locazione perpetua a titolo di massarizio di Giovanni Maria de Venosta a Domenichino Groxinus dei diritti precedentememnte venduti, per un fitto annuo di lire 4 imperiali.
Notaio di Bormio Giuseppe de Sermondo fu Gasparino. Originale.
Due atti singoli su unico supporto membr., mm 400x410
Note: 1. Usato come coperta di registro: "inquisitionum sortis veris 1609".
Classificazione: 14.4
Segnatura: n. 152
3628. "Instrumentum remissionis et venditionis"(1).
1535 dicembre 14, Bianzone
Vendita dei fratelli Michele, Girardo e Alessio de la Brata fu Meo, abitanti a Bianzone, in contrada Bratta, col consenso della madre e tutrice Caterina de Bisis fu Giovanni di Bianzone, al nobile Antonio de Quadrio fu Giovanni, abitante a Bianzone, del diritto di redimere una pezza di terra campiva e prativa sita a Bianzone in contrada "ad Pampurum", già venduta da Meo ad Antonio con patto di redenzione, per lire 39 imperiali.
Notaio di Como Giovanni Antonio Canobius fu Giovanni Battista, abitante a Tirano. Originale.
Atto singolo membr., mm 1000x215
Note: 1. Cfr. unità 3629.
Classificazione: 14.4
Segnatura: n. 153
3629. "Instrumentum livelli"(1).
1535 dicembre 15, Bianzone
Locazione perpetua del nobile Antonio de Quadrio fu Giovanni, abitante a Bianzone, ai fratelli Michele, Gerardo ed Alessio de la Brata fu Meio, abitanti a Bratta, con il consenso della madre e tutrice Caterina de Bisis fu Giovanni di Bianzone, di una pezza di terra prativa e campiva con una casa sita a Bianzone in contrada "ad Pampurum" per un fitto annuo di staia 9 di vino o mosto.
Notaio di Como Giovanni Antonio Canobius fu Giovanni Battista, abitante a Tirano. Originale.
Atto singolo membr., mm 850x205
Note: 1. Cfr. unità 3628.
Classificazione: 14.4
Segnatura: n. 154
3630. "Instrumentum conservationis".
1537 novembre 10, Bormio
Promessa di Vincenzo de Florinis fu Paolo di Bormio a Bernardino de Longis o de Andriotis fu Andrea di Ponte, a nome di Maddalena de Albertis fu Gioachino di Bormio e di Gregorio de Guizardis di Ponte, giurisperito, di sollevarli da un fitto perpetuo di soldi 50, a completa soluzione di un precedente debito contratto tra le due parti.
Notaio di Bormio, prete e canonico Nicola de Grassonibus fu Giovanni Maria, prete e canonico. Originale.
Atto singolo membr., mm 260x180
Classificazione: 14.4
Segnatura: n. 155
3631. Instrumentum procurae.
1538 marzo 13, Bormio
Procura decennale di Nicolò de Florinis fu Biagio di Bormio ai fratelli Giovanni e Giacomino de Albertis, Colombano de Florinis ed il figlio Nicolò, Giovanni Maria de Mariolis, Gasparino de Angelis, Giovanni Bartolomeo de Mariolis, Simone de Florinis, Vincenzo de Florinis, Abramo de Folianis ed altri, perché amministrino il patrimonio e lo rappresentino in eventuali liti e cause.
Atto singolo(1) membr., mm 220x180
Note: 1. Mutilo dei margini superiori ed inferiori.
Classificazione: 14.4
Segnatura: n. 156
3632. Instrumentum livelli perpetualis.
1539 ottobre 10, s. l.
Locazione perpetua a titolo di enfiteusi dei fratelli Bernardo e Giovanni de Venosta fu Feltino, abitanti a Grosio, a Giacomo de Sanda di Giovanni, abitante a Grosotto, di 3 pezze di terra campiva site a Grosotto.
Atto singolo(1) membr., mm 270x200
Note: 1. Mutilo del margine inferiore e dell'angolo superiore destro.
Classificazione: 14.4
Segnatura: n. 157
3633. "Instrumentum locationis".
1540 aprile 19, Teglio
Locazione novennale a titolo di massarizio di Andrea de Guizardis di Ponte, abitante a Teglio, dottore in medicina ed esecutore testamentario degli eredi del fu Giovanni Francesco de Albertis fu Nicolò di Bormio, a Giovanni Gerolamo de Mariolis fu Bernardino di Bormio, anche a nome della moglie Orsina de Albertis fu Giovanni Antonio, di alcuni edifici e terreni prativi siti a Bormio, per lire 38 e soldi 3 imperiali.
Notaio di Teglio Martino de Besta di Teglio. Originale.
Atto singolo membr., mm 430x268
Classificazione: 14.4
Segnatura: n. 158
3634. "Instrumentum procurae specialis".
1541 febbraio 10, Bormio, "in ludo literario communis"
Procura quindicinale di Giacomo del Tanchero fu Bernardo di Pedenosso, abitante a Malles di Val Venosta, a Giovanni Francesco de Folianis, Giovanni Antonio de Boniziis, Baldassarre detto Fratino de Angelis, Nicolò del Bruno fu Battista, Cristoforo del Bruno fu Vasino, Bartolomeo Teleres, Nicolò de Coletis e Vincenzo Kaxolarius fu Cristoforo, tutti di Bormio, perché amministrino il patrimonio e lo rappresentino in eventuali liti e cause.
Notaio di Bormio Giuseppe de Sermondo fu Gasparino. Originale.
Atto singolo membr., mm 220x224
Classificazione: 14.4
Segnatura: n. 159
3635. "Instrumentum locationis".
1541 maggio 20, Bormio
Locazione perpetua a titolo di massarizio dei fratelli Vasino e Baldassarre fu Giovannino di Premadio a Tonio fu Colombano di Pedenosso di una pezza di terra prativa e in parte guastiva di pertiche 9, sita a Bormio, per un fitto annuo di lire 14 e mezzo e un cavallo oltre a lire 110 in pagamento di un'obbligazione fatta da Tonio ai 2 fratelli.
Notaio di Bormio Antonio fu Giacomo de Folianis di Bormio. Originale.
Atto singolo membr., mm 310x220
Classificazione: 14.4
Segnatura: n. 160
3636. "Instrumentum procurae"(1).
1542, Bormio
Procura decennale di Filippa Toniolus fu Giacomo di Oga di Bormio, col consenso di Francesco Soldatus di Pellegrino, a Giovanni Antonio de Bonizis, Baldassarre detto "Fratinus", Antonio de Mariolis ed altri perché amministrino il patrimonio e la rappresentino in eventuali liti e cause.
Notaio di Bormio Vincenzo Folianus fu Giovanni. Originale.
Atto singolo(2) membr., mm 275x200
Note: 1. Usato come coperta del: "1563 quaternus exequedorum sortis estatis 1563".
2. Mutilo del margine destro.
Classificazione: 14.4
Segnatura: n. 161
3637. "Instrumentum venditionis"(1).
1542 dicembre 15, Tirano
Vendita di Gerardo e Giovanni fratelli de la Brata fu Meio, abitanti a Bianzone, e Caterina de Bisis fu Giovanni Francesco, abitante a Bianzone, vedova del detto Meio, a Giovanni Antonio de Torellis fu Torello, abitante a Tirano, di 5 pezze di terra campiva, prativa e una pertica di terra "rovoliva" site nel territorio e monte di Bianzone per lire 190 imperiali.
Notaio di Como Abbondio de Carate fu Domenico di Lovero, abitante a Tirano. Originale.
Atto singolo membr., mm 585x230
Note: 1. Cfr. unità 3638.
Classificazione: 14.4
Segnatura: n. 162
3638. "Instrumentum livelli"(1).
1542 dicembre 15, Tirano
Livello perpetuo a titolo di enfiteusi di Giovanni de Torellis fu Torello, abitante a Tirano, anche a nome dei fratelli prete Francesco Andrea e Giovanni Abbondio, a Gerardo Giuseppe de la Brata fu Meio di Bianzone e Caterina de Bisis fu Giovanni Francesco, abitante a Bianzone, vedova di Meio, di pertiche 5 di terra campiva e una pertica di terra "rovoliva", site a Bianzone in contrada Bratta, per un fitto annuo in natura.
Notaio di Como Abbondio de Casate fu Domenico di Lovero, abitante a Tirano. Originale.
Atto singolo(2) membr., mm 500x220
Note: 1. Cfr. unità 3637.
2. Mutilo del margine destro.
Classificazione: 14.4
Segnatura: n. 163
3639. Instrumentum remissionis et retrodati.
ante 1557, Bormio
Retrovendita, per ordine del consiglio del comune di Bormio e dei deputati alla remissione, dei fratelli Tommaso, Margherita e Giovannina Angelus fu Giovanni di Tommaso di Bormio allo zio Menico Angelus fu Tommaso di Bormio di una pezza di terra campiva di staia 8, sita a Bormio in contrada Combo, per lire 128 imperiali, a completa soluzione delle spese sostenute dal detto Menico per il mantenimento dei nipoti.
Notaio di Bormio Antonio de Folianis fu Giacomo. Originale.
Atto singolo(1) membr., mm 425x260
Note: 1. Mutilo del margine superiore.
Classificazione: 14.4
Segnatura: n. 164
3640. "Instrumentum accetationis, remissionis et liberationis".
1543 dicembre 11, Stazzona
Remissione di Cristoforo de Vallinis fu Pietro, abitante a Bianzone, a Pietro Paolo de Venosta fu Simone, abitante a Grosio, della metà di un fitto livellario su 6 pezze di terra, site a Bianzone, del valore di lire 125, pagate da Andrea a Romerio de Bixiis, abitante a Bianzone, a parziale soluzione di un debito di lire 250 contratto dal detto Romerio con Pietro Paolo; successiva locazione livellaria di Pietro Paolo ad Andrea della parte rimessa da Cristoforo per un fitto annuo di condia 2 e mezzo di vino, mezzo cappone, un soldo e denari 6.
Notaio di Como Giovanni de Imeldis fu Abramo di Sondalo, abitante a Stazzona. Originale.
Atto singolo membr., mm 1740x190, costituito da 4 pergamene cucite
Classificazione: 14.4
Segnatura: n. 165
3641. "Instrumentum missi et procurae".
1545 luglio 6, Bormio, "in hedificis scolarum"
Procura quinquennale di Caterina Cavagnolus fu Giovanni di Bormio a Francesco de Pepo fu Giovanni e ad "Ainzius" fu Giovannino, perché amministrino il patrimonio e la rappresentino in eventuali liti e cause.
Notaio di Bormio Taddeo de Piro fu Antonio. Originale.
Atto singolo(1) membr., mm 350x206
Note: 1. Mutilo di parte del margine sinistro.
Classificazione: 14.4
Segnatura: n. 166
3642. "Instrumentum venditionis".
1546 aprile 6, Villa di Tirano
Vendita di Domenica de Poletis fu Antonio, con il consenso del marito Bartolomeo de Vallinis, abitante a Bianzone, e del parente Romerio de Poletis fu Augustino, abitante a Stazzona, ad Andrea de Thorelis fu Torello, abitante a Villa di Tirano, anche a nome del fratello Giovanni Abbondio, di una pezza di terra campiva di pertiche 2, sita a Bianzone in contrada "ad Ranarium", per lire 200 imperiali, a completa soluzione di una precedente retrovendita di Andrea a Domenica.
Notaio di Valtellina Battista de Thorelis fu Battista di Villa di Tirano. Originale.
Atto singolo membr., mm 523x240
Classificazione: 14.4
Segnatura: n. 167
3643. "Instrumentum procurae generalis".
1546 maggio 7, Gavardo, "in fondago in contrada platae"
Procura di Clara de Armaliolis fu Bernardino di Bormio, abitante a Gavardo, al marito Giovan Pietro Zinus fu Domenico perché amministri il patrimonio e la rappresenti in eventuali liti e cause.
Notaio Giovanni Battista de Raymondis fu Stefano, abitante a Gavardo.
Notaio e coadiutore Giovanni Antonio de Augustinis, sottoscrittore per ordine del pretore di Brescia, in data 1546 maggio 8.
Copia autentica, notaio di Bormio Antonio de Folianis fu Giacomo.
Atto singolo membr., mm 480x222
Classificazione: 14.4
Segnatura: n. 168
3644. Dispensatio matrimonialis(1).
1546 novembre 15, Coira, "in castro"
Dispensa matrimoniale concessa da Lucio Ither, vescovo di Coira, a Bernardo Giovanni [...] di Livigno a [...] de Bundio di Giacomo di Senago, affini di quarto grado, in deroga ai divieti canonici.
Originale. Sig. pend. dep.
Atto singolo(2) membr., mm 250x300
Note: 1. Usato come coperta di un registro amministrativo del 1571 di cui conserva alcune annotazioni nella parte inferiore.
2. Lacero nel margine superiore.
Classificazione: 14.4
Segnatura: n. 169
3645. Instrumentum venditionis.
1548 marzo 19, Bormio
Frammento di vendita di Giovanni del Zino fu Vasio di Livigno a Bernardo di un orto di pertiche 2.
Atto singolo(1) membr., mm 158x222
Note: 1. Mutilo dei margini superiore, inferiore e destro.
Classificazione: 14.4
Segnatura: n. 170
3646. "Instrumentum venditionis".
1548 giugno 5, Villa di Tirano, "in contrata Desupa"
Vendita di Caterina de Quadrio fu Antonio, abitante a Stazzona, col consenso del marito Nicolò de Lambertengis fu Luigi, alla sorella Marta, moglie di Pietro Andrea de Quadrio di Giovanni di Chiuro, abitante a Bianzone, di una pezza di terra con edifici in muratura, sita a Bianzone in contrada detta "ad Rium", per lire 700 imperiali, a completa soluzione di una vendita fatta precedentemente dalla detta Marta a Caterina.
Notaio di Valtellina Battista de Thorellis fu Battista abitante a Villa di Tirano. Originale.
Atto singolo membr., mm 1030x210
Classificazione: 14.4
Segnatura: n. 171
3647. "Instrumentum venditionis et locationis"(1).
1548 dicembre 3, Bormio
Locazione di Giovanni de Folianis fu Giovanni Francesco di Bormio, anche a nome del fratello Vitale, a Colò Baldirolus fu Domenico di Valfurva, di un fondo prativo, sito a Valfurva, per un fitto annuo di lire 10 imperiali.
Atto singolo(2) membr., mm 295x196
Note: 1. Usato come coperta del "Quaternus exequendorum sortis hyemis 1556 et 1557". Dell'atto di vendita rimane solo la parte conclusiva.
2. Lacero e mutilo dei margini superiore, destro e sinistro.
Classificazione: 14.4
Segnatura: n. 172
3648. "Instrumentum venditionis".
1550 ottobre 7, Bormio
Vendita del prete Martino de Boniziis fu Tonio di Bormio a Taddeo de Piro fu Angelo di Bormio di tre ottavi di una "canipazia a Coriis aptandis", sita a Bormio, che il detto Tonio divideva con il detto Taddeo e con la nuora Giovanna de Boniziis figlia del fu Giovanni, per lire 15 imperiali.
Notaio di Bormio Vincenzo de Folianis fu Giovanni. Originale.
Atto singolo membr., mm 370x168
Classificazione: 14.4
Segnatura: n. 173
3649. Instrumentum livelli perpetualis.
1550 novembre 3, Grosotto
Livello perpetuo a titolo di enfiteusi di Abramo de Venosta fu Simone di Grosotto a Bartolomeo Vallevus fu Cristoforo ed a Pietro Martire de Sancto Petro fu Antonio, abitanti a Bianzone, di 7 pezze di terra a vigneto, boschiva, arativa e prativa, site a Bianzone, per un fitto annuo di condia 4 di vino o mosto e una soma di segale e miglio.
Notaio Matteo de Venosta di Grosotto.
Copia autentica, 1607 ottobre 26, notaio di Valtellina Alessandro Venosta fu Ludovico di "Thono", delegato in data 1607 giugno 14.
Atto singolo membr., mm 630x235
Classificazione: 14.4
Segnatura: n. 174
3650. Instrumentum locationis perpetualis.
1551 ottobre 19, s. l.
Locazione perpetua a titolo di massarizio di Vasino Guana fu Cristoforo di Piazza a Nicola Vigetus fu Francesco di Valfurva dei diritti su alcune pezze di terra prativa e campiva, con edifici, site a Valfurva.
Atto singolo(1) membr., mm 170x190
Note: 1. Mutilo del margine inferiore.
Classificazione: 14.4
Segnatura: n. 175
3651. "Instrumentum procurae spetialis".
1552 gennaio 27, Bormio, contrada Dossiglio
Procura generale di Bernardo Candinus detto "Scariotinus" fu Colò di Piazza, abitante a Premadio, e della moglie Gasparina de Scheria fu Antonio di Premadio a Bernardino de Albertis, Antonio de Ferraris fu Simone, Gervasio de Folianis di Antonio ed altri, tutti di Bormio, perché amministrino il patrimonio e li rappresentino in eventuali liti e cause.
Notaio di Bormio Giuseppe de Sermondo fu Gasparino. Originale.
Atto singolo membr., mm 380x175
Classificazione: 14.4
Segnatura: n. 176
3652. "Instrumentum dati et venditionis".
1552 febbraio 8, Bormio
Vendita di Giacomino Confortola fu Cristoforo di Livigno, a nome della moglie Lucia Jordanus fu Bernardo di Livigno, a Baldassarre de Folians fu Abramo di Bormio, dei diritti su una pezza di prato con stalla di pradaia 6, sita a Livigno in località "Apoz", per lire 40 imperiali, restando a carico di Lucia il fitto perpetuo di lire 7 e mezzo gravante su detti beni.
Notaio di Bormio Antonio de Folianis fu Giacomo. Originale.
Atto singolo membr., mm 340x295
Classificazione: 14.4
Segnatura: n. 177
3653. "Instrumentum venditionis". "Instrumentum livelli"(1).
1552 febbraio 17, Bianzone
Vendita, con patto di redenzione, di Marta de Quadrio fu Antonio, con il consenso del marito Pietro Andrea de Quadrio fu Giovanni di Chiuro, abitante a Bianzone, a Nicola de Lambertengis fu Luigi, abitante a Stazzona, a nome della moglie Caterina de Quadrio sorella di Marta, di una pezza di terra prativa, sita a Bianzone, del valore di lire 50 imperiali, a completa soluzione della vendita di un torchio da parte di Caterina a Marta, per lire 175 imperiali.
Notaio di Valtellina Battista de Thorellis fu Battista, abitante a Villa di Tirano. Originale.
Livello perpetuo a titolo di enfiteusi di Nicola de Lambertengis, a nome della moglie, alla cognata Marta de Quadrio di una pezza di terra prativa per un fitto annuo di un condio di mosto.
Notaio di Valtellina Battista de Thorellis fu Battista, abitante a Villa di Tirano. Originale.
Due atti singoli su unico supporto membr., mm 520x320
Note: 1. Cfr. unità 3654 e 3655.
Classificazione: 14.4
Segnatura: n. 178
3654. "Instrumentum livelli"(1).
1552 febbraio 17, Bianzone
Livello perpetuo a titolo di enfiteusi di Nicola de Lambertengis fu Luigi di Stazzona a nome della moglie Caterina de Quadrio fu Antonio, alla cognata Marta de Quadrio, con il consenso del marito Pietro Andrea de Quadrio fu Giovanni di Chiuro, abitante a Bianzone, di una pezza di terra prativa, sita a Bianzone, per un fitto annuo di un condio di mosto, con patto di redimere tale pezzo di terra, venduto in precedenza per lire 50 imperiali.
Notaio di Valtellina Battista de Thorellis fu Battista, abitante a Villa di Tirano. Originale.
Atto singolo membr., mm 466x230
Note: 1. Cfr. unità 3653 e 3655.
Classificazione: 14.4
Segnatura: n. 179
3655. "Instrumentum confessionis"(1).
1552 febbraio 17, Bianzone
Confesso di pagamento di Nicolò de Lambertengis fu Luigi, abitante a Stazzona, a nome della moglie Caterina de Quadrio, erede della quarta parte dei beni del padre Antonio, a Pietro Andrea de Quadrio di Giovanni di Chiuro ed alla moglie Marta de Quadrio, anch'essa erede della quarta parte dei beni del padre Antonio, per aver ricevuto lire 175 imperiali a saldo della vendita di un torchio di Caterina alla sorella.
Notaio di Valtellina Battista de Thorellis fu Battista, abitante a Villa di Tirano. Originale.
Atto singolo membr., mm 360x165
Note: 1. Cfr. unità 3653 e 3654.
Classificazione: 14.4
Segnatura: n. 180
3656. "Instrumentum remissionis".
ante 1581, Bormio, "in plateis communis"
Remissione dell'arciprete e del canonico, a nome del capitolo di Bormio, a Franceschino del Carossa detto de la "Mascarona" fu Coleto di Uzza, dell'annuo fitto perpetuo di soldi 10 imperiali pagato da Franceschino a Giovanni Rezzolus fu Donato, a nome del capitolo di Bormio, sopra una pezza di terra prativa ed in parte guastiva di pradaia 5 e gli edifici su di essa costruiti, siti a Bormio, per lire 50 imperiali.
Notaio di Bormio Marco Antonio de Mariolis fu Giovanni Battista. Originale.
Atto singolo(1) membr., mm 317x250
Note: 1. Lacero del margine superiore.
Classificazione: 14.4
Segnatura: n. 181
3657. "Instrumentum venditionis".
1554 febbraio 21, Bianzone
Vendita di Marta de Quadrio fu Antonio, col consenso del marito Pietro Andrea de Quadrio fu Giovanni di Chiuro, a Stefano Arigetus, figlio emancipato di Pietro di Lovero, abitante a Bianzone, di un fitto livellario di un condio di vino o mosto, precedentemente pagato da Stefano a Marta, per lire 55 imperiali.
Notaio di Valtellina Giovanni Andrea de Sancto Petro fu Graziolo, abitante a Bianzone. Originale.
Atto singolo membr., mm 380x170
Classificazione: 14.4
Segnatura: n. 182
3658. Instrumenta venditionis et locationis perpetualis.
1555 giugno 21, Bormio
Vendita di Bormo fu Nicolò a Giovanni Battista fu Rinaldo dei diritti su una pezza di campo, con relativo guastivo di staia 14, sita a Bormio "ad Clusos".
Notaio di Bormio Marco Antonio de Mariolis fu Giovanni Battista. Originale.
Locazione perpetua a titolo di massarizio di Giovanni Battista a Bormo della pezza di campo precedentemente venduta.
Due atti singoli su unico supporto membr., mm 220x315
Classificazione: 14.4
Segnatura: n. 183
3659. "Instrumentum venditionis et dati". Instrumentum locationis perpetualis.
1555 giugno 21, Bormio
Vendita di Burmo fu Nicolò di Giovanni di Premadio a Giovanni Battista fu Rinaldo di Foppolo dei diritti su una pezza di campo arativa ed in parte guastiva di staia 14, sita a Bormio in Premadio "ad Clusos", affittata per un fitto annuo di soldi 40 imperiali e staia 8 di segale.
Notaio di Bormio Marco Antonio de Mariolis fu Giovanni Battista di Bormio. Originale.
Locazione perpetua a titolo di massarizio di Giovanni Battista a Nicolò dei diritti precedentemente venduti.
Due atti singoli su unico supporto(1) membr., mm 221x510
Note: 1. Mutilo dei margini superiore, inferiore, destro e sinistro.
Classificazione: 14.4
Segnatura: n. 184
3660. "Instrumentum venditionis". "Instrumentum locationis perpetualis".
1555 dicembre 1, Bormio, contrada Dossiglio
Vendita di Cristoforo de Magdalena fu Francesco di Oga a Bernardo de Valcepina fu Gottardo di Oga dei diritti su una pezza di campo e di prato di staia 8 e su un'altra pezza di prato, siti ad Oga, per lire 85 imperiali.
Locazione perpetua a titolo di massarizio di Bernardo a Cristoforo dei diritti precedentemente venduti.
Due atti singoli su unico supporto(1) membr., mm 300x200
Note: 1. Mutilo dei margini inferiore e superiore.
Classificazione: 14.4
Segnatura: n. 185
3661. "Instrumentum missi et procurae".
1556 gennaio 15, Bormio
Procura decennale di Cristoforo de Vigera fu Toniolo di Livigno al cerusico Bernardino de Albertis, Giovanni Casellus, Nicolò Grassonus, Zaccaria de Sermondo di Pietro, Romerio Johaninolus, Zaccaria de Sermondo di Giovanni, Giovanni Giacomo de Sermondo di Pietro, Giovanni Paxinus fu Antonio di Piuro ed al notaio Marco Antonio de Mariolis perché amministrino il patrimonio e lo rappresentino in eventuali liti e cause.
Notaio di Bormio Marco Antonio de Mariolis fu Giovanni Battista. Originale.
Atto singolo membr., mm 340x230
Classificazione: 14.4
Segnatura: n. 186
3662. "Instrumentum missi et procurae spetialis".
1556 gennaio 15, Bormio, "sub coperto iuris"
Procura speciale decennale di Cristoforo de Viogra fu Toniolo di Livigno, abitante "ad Riveram" di Tubre, al cerusico Bernardino de Albertis, Giovanni Casellus, Nicolò Grassonus, Zaccaria de Sermondo fu Pietro, Giovannino fu Romerio, Zaccaria de Sermondo di Giovanni, Giovanni Giacomo de Sermondo fu Pietro, Antonio Paxius fu Antonio, mastro muratore di "Plurium" in val Bregaglia, ed al notaio Marcantonio de Mariolis, perché amministrino il patrimonio e lo rappresentino in eventuali liti e cause.
Notaio di Bormio Marcantonio de Mariolis fu Giovanni Battista. Originale.
Atto singolo membr., mm 337x232
Classificazione: 14.4
Segnatura: n. 187
3663. "Instrumentum retrovenditionis".
1556 maggio 13, Grosotto
Retrovendita di Abramo de Venosta fu Simone e Gabriele de Venosta fu Marchesino, abitanti a Grosotto, a Bernardino de Frachalossis fu Bartolomeo Giovanni, abitante a Tirano, di una parte dell'alpe di Livignolo, sita a Livigno, per lire 700 imperiali, oltre a lire 4 e soldi 4, a completa soluzione di alcuni fitti.
Notaio di Valtellina Matteo de Venosta fu Giovanni, abitante a Grosotto. Originale.
Atto singolo membr., mm 415x175
Classificazione: 14.4
Segnatura: n. 188
3664. Instrumenta venditionis et livelli.
1556 agosto 27, Bianzone
Vendita di Andrea de Bondietis fu Antonio e Pietro de Vitalibus fu Taddeo a Marta de Quadrio fu Antonio, sua erede per la quarta parte, a nome anche delle sue sorelle, di una pezza di terra campiva e boschiva, sita a Bianzone in "contrada in Vinciniga", per lire 40 imperiali.
Notaio di Valtellina Giovanni Andrea de Sancto Petro fu Graziolo, abitante a Bianzone. Originale.
Livello perpetuo a titolo di enfiteusi di Marta ad Andrea e Pietro, della pezza di terra precedentemente venduta, per un fitto annuo di staia 9 di vino o mosto.
Notaio di Valtellina Giovanni Andrea de Sancto Petro fu Graziolo, abitante a Bianzone. Originale.
Due atti singoli su unico supporto membr., mm 475x240
Classificazione: 14.4
Segnatura: n. 189
3665. "Instrumentum venditionis". "Instrumentum livelli perpetualis".
1556 dicembre 23, Bianzone
Vendita di Marta de Quadrio fu Antonio di Giovanni, moglie di Pietro Andrea de Quadrio di Giovanni di Chiuro, abitante a Bianzone, con il consenso del fratellastro Giovanni Giacomo de Derada fu Giovanni Antonio, abitante a Stazzona, a Battista de Thorellis fu Battista, abitante a Villa di Tirano, di una pertica di terra a vigneto, sita a Bianzone "ad Ronchum Olivarum", per lire 100 imperiali.
Notaio di Como Martino Caraniaza fu Giovanni, abitante a Villa di Tirano. Originale.
Livello perpetuo a titolo di enfiteusi di Battista de Thorellis a Marta de Quadrio della pezza di terra a vigneto, precedentemente venduta, per un fitto annuo di condia 2 di vino o mosto.
Notaio di Como Martino Caraniaza fu Giovanni, abitante a Villa di Tirano. Originale.
Due atti singoli su unico supporto membr., mm 540x170
Classificazione: 14.4
Segnatura: n. 190
3666. "Instrumentum venditionis cum locatione perpetuali".
post 1556, Bormio
Vendita di Giovanni de Folianis e sua moglie Ursina a Melchione de Florinis di beni per un valore di lire 240 imperiali, a completa soluzione di due obbligazioni; successivo livello perpetuo di Melchione ai detti coniugi dei beni precedentemente venduti, per un fitto annuo di lire 16 imperiali.
Notaio di Bormio Nicolò Grassonus fu Giovanni Maria. Originale.
Atto singolo(1) membr., mm 425x200
Note: 1. Mutilo del margine superiore.
Classificazione: 14.4
Segnatura: n. 191
3667. Instrumentum arbitramenti.
1557, s. l.
Frammento di sentenza arbitrale in merito alla controversia fra Nicolino ed altri, relativa a beni siti in varie località di Bormio.
Atto singolo(1) membr., mm 300x220
Note: 1. Mutilo del margine superiore.
Classificazione: 14.4
Segnatura: n. 192
3668. "Instrumentum venditionis"(1).
1557 gennaio 26, Bianzone
Vendita, con patto di redenzione, di Marta de Quadrio fu Antonio di Bianzone, moglie di Pietro Andrea de Quadrio fu Giovanni di Chiuro, abitante a Bianzone, ad Antonio de Bondietis fu Pietro, abitante a Bianzone, anche a nome del fratello Bernardo, di una pezza di terra a vigneto di pertiche 2, sita a Bianzone "ad Ronchum olivarum", per lire 150 imperiali.
Notaio di Valtellina Battista de Thorellis fu Battista, abitante a Villa di Tirano. Originale.
Atto singolo membr., mm 420x225
Note: 1. Cfr. unità 3669.
Classificazione: 14.4
Segnatura: n. 193
3669. "Instrumentum livelli"(1).
1557 gennaio 26, Bianzone
Livello perpetuo a titolo di enfiteusi di Antonio de Bondietis fu Pietro, abitante a Bianzone, anche a nome del fratello Bernardo, a Marta de Quadrio fu Antonio di Bianzone, moglie di Pietro Andrea de Quadrio fu Giovanni di Chiuro, abitante a Bianzone, di una pezza di terra a vigneto di pertiche 2, sita a Bianzone "ad Ronchum olivarum", per un fitto annuo di condia 5 di vino o mosto.
Notaio di Valtellina Battista Torelli fu Battista, abitante a Villa di Tirano. Originale.
Atto singolo membr., mm 470x215
Note: 1. Cfr. unità 3668.
Classificazione: 14.4
Segnatura: n. 194
3670. "Instrumentum livelli perpetualis".
1557 ottobre 16, Bianzone
Livello perpetuo a titolo di enfiteusi di Giovanni Giacomo de Sancto Petro fu Antonio, abitante a Bianzone, a Giovanni de Placeda fu Giovannino, abitante a Bianzone, di una pezza di terra a vigna, campiva e zerbiva, sita a Bianzone in contrada Piazzeda, e della terza parte di una pezza di terra campiva, con castagno, sita a Bianzone "in Pedracina", per un fitto annuo di condia 2 di vino o mosto e staia 6 di farina bianca.
Notaio di Valtellina Giovanni Andrea de Sancto Petro fu Graziolo, abitante a Bianzone. Originale.
Atto singolo membr., mm 500x202
Classificazione: 14.4
Segnatura: n. 195
3671. "Instrumentum venditionis".
1558 settembre 17, "Boalzo" di Teglio (1)
Vendita, con patto di redenzione, di Ottaviano de Quadrio fu Pietro Andrea di Chiuro, abitante a Bianzone, erede della defunta madre Marta de Quadrio, anche a nome dei fratelli Sorte, Ortensio, Antonio e Camillo, a Stefano Arigetus, figlio emancipato di Pietro di Lovero, abitante a Bianzone, di un fitto di un condio di vino o mosto e di 2 polli per lire 50 imperiali.
Notaio di Valtellina Simone de Platis fu Lorenzo, abitante a "Boalzo" di Teglio. Originale.
Atto singolo membr., mm 375x200
Note: 1. "Boalzo", un tempo frazione del comune di Teglio, ora scomparso.
Classificazione: 14.4
Segnatura: n. 196
3672. "Instrumentum venditionis".
1558 dicembre 9, Morignone, "in dosso Boysii"(1)
Vendita di Madino Tirimbredus fu Pietro di Cepina ad Antonio de Sermondo fu Martino, abitante in "dosso Boisii" del comune di Morignone, del fitto livellario di lire 5 imperiali su una pezza di terra campiva e su una pezza di terra prativa e campiva, site a Bormio in contrada di Spinadazio, del valore di lire 160 imperiali a completa soluzione di un debito.
Notaio di Valtellina Martino de Nobilibus fu Giovanninolo di Pendolasco del comune di Morignone. Originale.
Atto singolo membr., mm 430x205
Note: 1. Morignone o Spinadazio, ora Sant'Antonio Morignone, frazione del comune di Valdisotto.
Classificazione: 14.4
Segnatura: n. 197
3673. "Instrumentum locationis perpetualis".
1560, Bormio
Locazione perpetua a titolo di massarizio di Maddalena ad Anzio di alcuni beni, tra cui una pezza di campo di staia 4 sita a Bormio in "Decima de Submolina", per lire 7 e soldi 2, oltre a soldi 4, che Anzio deve pagare al capitolo della chiesa dei SS. Gervasio e Protasio.
Notaio di Bormio Bartolomeo de Boniziis di Alberto fu Antonio.
Notaio di Bormio Giovanni Battista de Mariolis, sottoscrittore. Originale.
Atto singolo(1) membr., mm 285x145
Note: 1. Mutilo del margine superiore.
Classificazione: 14.4
Segnatura: n. 198
3674. Instrumentum dotis.
1560 giugno 27, Bianzone
Costituzione di dote, alla presenza di Giovanni Francesco Canobius console di giustizia del terziere superiore al segno dell'orso, di Pietro Andrea de Quadrio di Giovanni di Chiuro, abitante a Bianzone, per la figlia Margherita, in favore di Giovanni Andrea de Sancto Petro fu Graziolo, abitante a Bianzone, marito di Margherita, di lire 1950, delle quali lire 1300 a saldo di una vendita con patto di redenzione tra Giovanni Andrea e Pietro Andrea.
Notaio di Valtellina Battista Torellus di Villa di Tirano.
Copia autentica, 1563 maggio 15, notaio di Valtellina Leonardo Cattaneus di Giovanni Pietro abitante a Tirano.
Sottoscrivono Martino Pergula, console di giustizia al segno dell'aquila, e Giovanni Francesco Canobius di Tirano, console di giustizia al segno dell'orso.
Atto singolo membr., mm 540x250
Classificazione: 14.4
Segnatura: n. 199
3675. "Instrumentum finis ac venditionis".
1560 giugno 27, Bianzone
Vendita di Margherita de Quadrio di Pietro Andrea, col consenso del marito Giovanni Andrea de Sancto Petro fu Graziolo, abitante a Bianzone, ai fratelli Ottaviano, Antonio e Sorte, della parte di eredità materna spettante a Margherita, per lire 1412 imperiali, di cui lire 112 a completa soluzione di vertenze pendenti tra le due parti.
Notaio Battista Torellus di Villa di Tirano.
Copia autentica, 1563 maggio 15, notaio di Valtellina Leonardo Cattaneus fu Giovanni Pietro, abitante a Tirano.
Notai Martino Perganus, console di giustizia del terziere inferiore della Valtellina al segno dell'aquila e Giovanni Francesco Canobius di Tirano, console di giustizia del terziere inferiore al segno dell'orso, sottoscrittori.
Atto singolo membr., mm 870x200
Classificazione: 14.4
Segnatura: n. 200
3676. "Instrumentum locationis".
1561 febbraio 25, Bianzone
Locazione novennale del prete Pietro di Carate fu Domenico di Lovero, abitante a Bianzone, cappellano dell'altare di S. Ursula nella chiesa di S. Sirio di Bianzone, a Giovanni Giacomo de Sancto Petro fu Antonio, abitante a Bianzone, di una pezza di terra a vigneto e "canevalina", sita a Bianzone in contrada "de la Belossa", e 2 pezze di terra prativa site a Bianzone in contrada "ad Ranarium", per metà del vino o dei frutti ricavati.
Notaio di Como Abbondio Pratus fu Domenico, abitante a Tirano. Originale.
Atto singolo membr., mm 420x190
Classificazione: 14.4
Segnatura: n. 201
3677. "Instrumentum procurae".
1561 novembre 22, s. l.
Procura quindicinale di Colombano Zanolus fu Gottardo di Isolaccia a Giuseppe de Sermondo, Bernardino de Albertis, Giovanni de Cassellis, Giovannino Joaninolus, Gervasio Folianus, Zaccaria de Sermondo fu Giovanni ed altri perché amministrino il patrimonio e lo rappresentino in eventuali liti e cause.
Atto singolo(1) membr., mm 209x172
Note: 1. Mutilo del margine inferiore.
Classificazione: 14.4
Segnatura: n. 202
3678. Instrumentum pacti et transactionis.
1562 aprile 27, Tirano
Patti e convenzioni tra i fratelli Giovanni Francesco e Giovanni Andrea de Sancto Petro fu Graziolo, da una parte, e Bernardino de Bisis fu Meio, anche a nome dei fratelli, Bartolomeo de Bisis fu Giovanni, anche a nome dei fratelli, e Simona de Bisis fu Tonino, dall'altra, in seguito alla lite per alcuni beni immobili di proprietà dei primi e tenuti a livello dai secondi.
Notaio Giovanni Antonio Canobius.
Copia autentica, notaio Giovanni Pietro Canobius fu Giovanni Antonio, console di giustizia nel terziere superiore al segno del leone.
Notaio Giovanni Francesco Canobius, abitante a Tirano, console di giustizia nel terziere superiore al segno dell'orso, sottoscrittore.
Atto singolo membr., mm 175x1778
Classificazione: 14.4
Segnatura: n. 203
3679. Instrumentum livelli.
1562 dicembre 1, Bianzone
Livello perpetuo a titolo di enfiteusi di Sorte de Quadrio di Pietro Andrea di Chiuro, abitante a Bianzone, anche a nome dei fratelli e sorelle, a Taddeo de Vitalibus fu Vitale, abitante a Bianzone, di 4 pezze di terra campiva, prativa ed a vigneto, site a Bianzone, per un fitto annuo di condia 8 e mezzo di vino o mosto ed una gallina.
Notaio di Valtellina Giovanni Andrea de Sancto Petro fu Graziolo, abitante a Bianzone. Originale.
Atto singolo membr., mm 425x215
Classificazione: 14.4
Segnatura: n. 204
3680. Instrumentum remissionis.
1562 dicembre 1, Bianzone
Remissione di Stefania de Bissis fu Romerio, abitante a Bianzone, moglie di Taddeo de Vitalibus, a Sorte de Quadrio fu Pietro Andrea di Chiuro, abitante a Bianzone, a nome del padre e dei fratelli, di 4 pezze di terra a vigneto, campive, prative e brolive, site a Bianzone, di cui era affittuario il primo marito di Stefania, con l'impegno da parte di Sorte di investire a titolo di locazione Taddeo de Vitalibus di tali beni.
Notaio di Valtellina Giovanni Andrea de Sancto Petro fu Graziolo, abitante a Bianzone. Originale.
Atto singolo membr., mm 540x215
Classificazione: 14.4
Segnatura: n. 205
3681. "Instrumentum retrovenditionis".
1563 novembre 24, Tirano
Retrovendita di Giovanni Francesco de Sancto Petro fu Graziolo di Bianzone a Pietro Andrea de Quadrio fu Giovanni di Chiuro di un fitto livellario, per lire 239 imperiali.
Notaio Giovanni Andrea de Sancto Petro fu Graziolo di Bianzone.
Atto singolo membr., mm 206x196
Classificazione: 14.4
Segnatura: n. 206
3682. "Instrumentum arbitramentorum".
1564 dicembre 16, Bianzone
Composizione amichevole mediante arbitrato del nobile Giovanni Maria de Lambertengis fu Luigi, abitante a Stazzona, nella lite tra Margherita de Quadrio di Pietro Andrea di Chiuro, erede della defunta madre Marta, da una parte, ed il detto Pietro Andrea, anche a nome dei figli, dall'altra, per l'eredità della suddetta Marta.
Notaio di Valtellina Giovanni Antonio de Derada di Bernardino, abitante a Stazzona. Originale.
Atto singolo membr., mm 1460x190
Classificazione: 14.4
Segnatura: n. 207
3683. "Instrumentum retrovenditionis".
1565 giugno 21, Bianzone
Retrovendita di Giovanni Francesco de Sancto Pietro fu Graziolo, abitante a Bianzone, ai fratelli Giovanni Antonio e Sorte de Quadrio di Pietro Andrea, anche a nome degli altri fratelli Camillo, Ottaviano ed Ortensio, di 2 fitti livellari annui in natura per lire 261 soldi 9 e denari 6 imperiali.
Notaio di Valtellina Giovanni Andrea de Sancto Petro fu Graziolo, abitante a Bianzone. Originale.
Atto singolo membr., mm 245x200
Classificazione: 14.4
Segnatura: n. 208
3684. "Instrumentum livelli".
1565 agosto 8, Bianzone
Livello perpetuo a titolo di enfiteusi di Pietro Andrea de Quadrio di Chiuro, a nome anche dei figli, a Giovanni de Bondietis fu Bernardo, di un fondo a vigneto e campivo, sito a Bianzone in "contrada ad Migaredum", per un fitto annuo in natura tra l'altro di frumento, miglio e vino.
Notaio di Valtellina Giovanni Andrea de Sancto Petro fu Graziolo, abitante a Bianzone. Originale.
Atto singolo membr., mm 385x370
Classificazione: 14.4
Segnatura: n. 209
3685. "Instrumentum venditionis et pactum recuperandi".
1565 agosto 17, Bianzone
Vendita, con patto di redenzione, di Sorte de Quadrio di Pietro Andrea, abitante a Chiuro, a Mario de Bario fu Antonio, abitante a Bianzone, di un fitto livellario annuo di condia 4, una staia e orci 14 di vino o mosto, pagato finora da Stefano de Casatia fu Gabriele a Sorte, per lire 325 imperiali.
Notaio di Valtellina Giovanni Andrea de Sancto Petro fu Graziolo, abitante a Bianzone. Originale.
Atto singolo membr., mm 225x220
Classificazione: 14.4
Segnatura: n. 210
3686. Instrumentum procurae.
1565 ottobre 12, s. l.
Procura decennale conferita da Spelina de Sermondo di Giuseppe, vedova di Giovanni de Folianis fu Franco, anche a nome del figlio Giuseppe, con il consenso di Battista Folianus, Dorico de Albertis e Ludovico de Albertis, deputati dal consiglio del comune di Bormio, al padre Giuseppe, Zaccaria de Sermondo fu Giovanni, Giovanni Casellus, Nicolò Florinus, Simone de Albertis, Giovanni Antonio Caxolarius, Baldassarre Caxolarius ed altri, perché amministrino il patrimonio e la rappresentino in eventuali liti e cause.
Atto singolo(1) membr., mm 320x210
Note: 1. Mutilo del margine inferiore destro.
Classificazione: 14.4
Segnatura: n. 211
3687. "Instrumentum livelli".
1565 dicembre 4, Bianzone
Locazione perpetua a titolo di enfiteusi di Antonio de Quadrio di Pietro Andrea di Chiuro, abitante a Bianzone, anche a nome dei fratelli Ottaviano, Sorte, Camillo e Ortensio, a Pietro fu Taddeo de Vitalibus, abitante a Bianzone, di 2 fondi prativi ed a vigneto, siti a Bianzone, per un fitto annuo di condia 4 e mezzo di vino o mosto.
Notaio di Valtellina Giovanni Andrea de Sancto Petro fu Graziolo, abitante a Bianzone.
Atto singolo(1) membr., mm 218x203
Note: 1. Fori nel margine superiore destro.
Classificazione: 14.4
Segnatura: n. 212
3688. "Instrumentum livelli".
1566 novembre 6, Bianzone
Locazione perpetua a titolo di enfiteusi dei fratelli Sorte e Camillo de Quadrio fu Pietro Andrea di Chiuro, abitanti a Bianzone, a Pietro de Bondietis e Battista de la Pola fu Giacomo, abitanti a Bianzone, di una pezza di terra a vigneto, sita a Bianzone in contrada "ad Roncum", per condia 9 e staia 4 di vino o mosto.
Notaio di Valtellina Giovanni Andrea de Sancto Petro fu Graziolo, abitante a Bianzone. Originale.
Atto singolo membr., mm 380x210
Classificazione: 14.4
Segnatura: n. 213
3689. "Instrumentum venditionis et instrumentum locationis perpetualis".
1567 gennaio 11, Bormio
Vendita, con patto di redenzione, di Rocco del Meidatto fu Nicolò di Bormio ad Andrea Guana fu Tonio di Bormio, dei diritti su una pezza di terra arativa e campiva di staia 5 e su una pezza di terra campiva di staia 2 e mezzo, site a Bormio, per lire 100 imperiali; successiva locazione perpetua, a titolo di massarizio, del detto Andrea al detto Rocco dei diritti per un fitto annuo di staia 10 di segale.
Notaio di Bormio Battista de Romanis fu Gottardo. Originale.
Atto singolo membr., mm 320x190
Classificazione: 14.4
Segnatura: n. 214
3690. "Instrumentum venditionis cum locatione perpetuale".
1567 febbraio 27, Bormio
Vendita, con patto di redenzione, di Giacomino Beriodattus Folonarius fu Giovanni di Bormio ad Andrea de Quadrio fu Antonio di Ponte in Valtellina di tutti i diritti su alcuni edifici, siti a Bormio in contrada Dossiglio, e di quelli su una pezza di terra prativa di pertiche 100, sita ad Alute "in Segheziis", per lire 96 e soldi 15 imperiali; successiva locazione perpetua, a titolo di massarizio, di Andrea a Giacomino dei diritti precedentemente venduti per un fitto annuo di staia 9 e mezzo di segale.
Notaio di Bormio Giovanni Battista de Romanis fu Gottardo detto "Tirogninus". Originale.
Atto singolo membr., mm 260x325
Classificazione: 14.4
Segnatura: n. 215
3691. "Instrumentum venditionis et locationis perpetualis cum pacto luendi".
1568 febbraio 27, Bormio
Vendita, con patto di redenzione, di Francesco fu Colò di Cepina a Pietro de Quadrio fu Vincenzo di Chiuro di una pezza di terra prativa di pertiche 200, con l'annesso orto, e dei diritti su un'altra pezza di prato di pertiche 200, site a Cepina, per lire 120 imperiali, a completa soluzione di un debito di lire 117 imperiali; successiva locazione perpetua, a titolo di massarizio di Pietro a Francesco dei beni e diritti precedentemente venduti per un fitto annuo di staia 12 di segale.
Notaio di Bormio Giovanni Battista de Romanis fu Gottardo detto "Tirogninus" di Bormio. Originale.
Atto singolo(1) membr., mm 420x190
Note: 1. Mutilo del margine destro.
Classificazione: 14.4
Segnatura: n. 216
3692. "Instrumentum livelli perpetualis".
1568 luglio 31, Bianzone
Livello perpetuo di Nicola de Albertis fu Giovanni Francesco di Bormio, abitante a Tirano, a Mariolo de la Pasina fu Giacomo, abitante a Bianzone, di una pezza di terra a vigneto di pertiche 6, sita a Bianzone in contrada "ad Canepas", e di una pezza di terra a vigneto in contrada "in Cantalupo", per un fitto annuo di condia 9 di vino o mosto.
Notaio di Valtellina Giovanni Andrea de Sancto Petro fu Graziolo abitante a Bianzone. Originale.
Atto singolo membr., mm 395x378
Classificazione: 14.4
Segnatura: n. 217
3693. "Instrumentum venditionis". "Instrumentum cessionis".
1568 dicembre 13, Tirano
Vendita di Luigi Platus fu Urbano, abitante a Teglio, ad Augusto Venosta fu Pietro Paolo, abitante a Grosio, del fitto livellario di condia 7 e mezzo di vino, pagato da Battista de Bario di Bianzone, per lire 850 imperiali, a parziale soluzione di un debito di lire 1900 imperiali.
Notaio di Valtellina Scipione Besta fu Bernardo, abitante a Teglio. Originale.
Cessione di Luigi ad Augusto del diritto di esigere da Nicolò Albertus fu Giovanni Francesco di Bormio, abitante a Tirano, lire 1050 imperiali a saldo del debito.
Notaio di Valtellina Scipione Besta fu Bernardo, abitante a Teglio. Originale.
Due atti singoli su unico supporto membr., mm 550x200
Classificazione: 14.4
Segnatura: n. 218
3694. "Instrumentum livelli".
1569 gennaio 14, Bianzone
Livello perpetuo a titolo di enfiteusi di Sorte de Quadrio di Pietro Andrea di Chiuro, abitante a Bianzone, anche a nome del padre e dei fratelli, ai fratelli Bernardino e Stefano fratelli de la Richelda fu Giovannino, abitanti a Bianzone, di pezze 2 di terra compiva, site a Bianzone in contrada "de Ravario", e di un'altra pezza campiva in contrada "ad Rasigam", per un fitto annuo di staia 12 di segale e 6 uova.
Notaio Giovanni Francesco de Sancto Petro di Graziolo, abitante a Bianzone. Originale.
Atto singolo membr., mm 560x190
Classificazione: 14.4
Segnatura: n. 219
3695. Procura.
1570, s. l.
Procura quinquennale di [...] de Mariolis di Bormio ai fratelli Simone, Francesco e Giuseppe fu Gaspare, a Giovanni Antonio de Bonizis ed altri perché amministrino il patrimonio e lo rappresentino in eventuali liti e cause.
Atto singolo(1) membr., mm 215x115
Note: 1. Mutilo dei margini destro e inferiore.
Classificazione: 14.4
Segnatura: n. 220
3696. Instrumentum venditionis.
1570 gennaio 4, Tirano
Vendita di Caterina della Platea di Battista, moglie di Pietro de Baroncinis di Giacomo, abitante a Bianzone, a Giovanni e Menegina fratelli de Castello fu Antonio ed a Caterina de Bondietis fu Antonio, abitante a Bianzone, di tutti i diritti derivati alla detta Caterina in vigore del testamento materno, per lire 50 imperiali.
Notaio di Valtellina Martino Boccatius di Francesco, abitante a Bianzone. Originale.
Atto singolo membr., mm 625x220
Classificazione: 14.4
Segnatura: n. 221
3697. "Instrumentum venditionis".
1570 agosto 1, Bormio
Vendita di Marta del Nepote fu Gasparino di Molina di Bormio, con il consenso del marito Franceschino Gobbus fu Giovanni di Bormio e dei parenti prossimi Nicolò Folianus fu Leonardo, deputato dal consiglio di Bormio, e di Giacomo Orso della Resica fu Giovanni, a Battista de Folianis fu Nicolino di Bormio di un fitto perpetuo di soldi 40, pagato dal fu Gasparino, padre di Marta, per lire 28 imperiali.
Notaio di Bormio Zaccaria de Sermondo fu Giovanni. Originale.
Atto singolo membr., mm 220x264
Classificazione: 14.4
Segnatura: n. 222
3698. "Instrumentum procurae spetialis".
1570 ottobre 16, Bormio, "sub coperto iuris communis"
Procura decennale di Francesco fu Lorenzo di Cepina a Giovanni del Presta de Zenonibus, Bernardo de Mariolis, Zaccaria Sermondo, Giovannino di Giovanninolo, Giovanni Domenico Folianus e altri, perché amministrino il suo patrimonio e lo rappresentino in eventuali liti e cause.
Notaio di Bormio Giovanni Battista de Romanis. Originale.
Atto singolo membr., mm 430x230
Classificazione: 14.4
Segnatura: n. 223
3699. "Instrumentum livelli".
1570 dicembre 11, "Boalzo" di Teglio(1)
Locazione perpetua a titolo di enfiteusi di Pietro Francesco del Petrollo fu Domenico, abitante a Bianzone, a Zambone de Morelinis fu Michele, abitante a Bratta di Bianzone, di una pezza di terra a vigneto, boschiva e zerbiva, sita a Bianzone in contrada "ad Voltam Arboris", per un fitto annuo di un condio di vino o mosto, staia 8 di segale e staia 8 di farina.
Notaio di Valtellina Martino de Plattis fu Simone di "Boalzo" di Teglio. Originale.
Atto singolo membr., mm 268x236
Note: 1. "Boalzo", un tempo frazione del comune di Teglio, ora scomparso.
Classificazione: 14.4
Segnatura: n. 224
3700. "Instrumentum livelli perpetualis".
1571 aprile 11, Bianzone
Livello perpetuo a titolo di enfiteusi di Giovanni Francesco de Sancto Petro fu Graziolo, abitante a Bianzone, a Giacomo de la Brata fu Augusto di Maffeo abitante a Bianzone, anche a nome del fratello Antonio, di due noni di una pezza di terra, in comune con Leonardo e con il notaio Giovanni Andrea de Sancto Petro, campiva ed in parte boschiva con castagni e di una casa su tale terra, sita a Bianzone "ad Scalas", per un fitto annuo di staia 11 di segale, staia 6 di frumento ed altro.
Notaio di Valtellina Giovanni Andrea de Sancto Petro fu Graziolo, abitante a Bianzone. Originale.
Atto singolo membr., mm 350x170
Classificazione: 14.4
Segnatura: n. 225
3701. Instrumentum livelli perpetualis.
1571 novembre 6, Bianzone, "in contrata ubi dicitur ad Canepar"
Livello perpetuo a titolo di enfiteusi dei fratelli Giovanni Andrea e Giovanni Francesco de Sancto Petro fu Graziolo, abitanti a Bianzone, e di Leonardo de Sancto Petro fu Pietro, abitante a Bianzone, a Giacomo Brata fu Antonio di Maffeo e Lorenzo Brata fu Menio di Maffeo, abitanti a Bianzone, di una pezza di terra campiva, prativa e boschiva, sita a Bianzone "ad Schalas", per un fitto annuo in natura.
Notaio di Valtellina Martino Boccatius fu Francesco, abitante a Bianzone. Originale.
Atto singolo membr., mm 805x150
Classificazione: 14.4
Segnatura: n. 226
3702. "Instrumentum venditionis et locationis perpetualis".
1572 luglio 11, Bormio, contrada Dossiglio
Vendita, con patto di redenzione, di Bernardo de Florinis fu Baldassarre di Bormio a Gerolamo de Venosta fu Abbondio, abitante a Grosotto, di 2 pezze di terra prativa, una di pertiche 176 e l'altra di 54, site a Bormio ad Alute, per lire 558 imperiali, a completa soluzione di un'obbligazione fatta dal detto Bernardo a Gerolamo; successiva locazione perpetua, a titolo di massarizio, di Gerolamo a Bernardo delle 2 pezze di prato precedentemente vendute per un fitto annuo di lire 39 imperiali.
Notaio di Bormio Zaccaria Sermondus fu Giovanni di Bormio. Originale.
Atto singolo membr., mm 280x320
Classificazione: 14.4
Segnatura: n. 227
3703. "Testamentum".
1572 agosto 31, Bormio
Testamento di Prospero de Mariolis fu Giovanni Maria e della moglie Origa de Florinis fu Vincenzo di Paolo di Bormio con cui stabiliscono che, alla loro morte, gli eredi paghino annualmente un fitto di soldi 10 imperiali alla colleggiata dei SS. Gervasio e Protasio, un fitto di soldi 10 imperiali alla scuola del SS. Sacramento di Bormio, un fitto di soldi 10 imperiali alla scuola della Vergine Maria di Bormio e che in caso di morte di uno dei coniugi, l'altro erediti la terza parte di tutti i beni; istituiscono inoltre eredi universali i loro figli, i figli di Giacomina, sorella della testatrice, ed Anna e Cristina, figlie di detto Prospero e di Agnetta de la Ferla fu Giacomo di Giovanni, sua prima moglie.
Notaio di Bormio Nicolò Grassonus fu Giovanni Maria. Originale.
Atto singolo membr., mm 420x270
Classificazione: 14.4
Segnatura: n. 228
3704. "Instrumentum cambii"(1).
1572 settembre 27, Bormio, "in stupha canonice"
Permuta tra Gottardo detto Carlino della Rasiga fu Zanni di Premadio, abitante in contrada Piazza, e Tonio della Rasiga di Baldassarino di Premadio, di una quota di lire 5 imperiali di un fitto complessivo di 14, pagata dagli agenti della chiesa della Vergine Maria di Piazza, in cambio di lire 80 imperiali.
Notaio di Bormio Giovanni Battista de Romanis fu Gottardo Tirogninus. Originale.
Atto singolo membr., mm 264x352
Note: 1. Usato come coperta: "Quaternus inquisitionum sortis aestatis anno 1607".
Classificazione: 14.4
Segnatura: n. 229
3705. "Instrumentum venditionis et locationis perpetualis".
1573 febbraio 24, Bormio
Vendita di Nicolò fu Tonio di Oga a Giovannino di Cristoforo di Oga, dei diritti su 2 pezze di campo, una "pradella", metà stalla e fienile e una pezza di prato di pradaia 2, tutti siti a Bormio, per lire 100 imperiali; successiva locazione perpetua, a titolo di massarizio, di Giovannino a Nicolò, dei suddetti diritti per un fitto annuo di staia 10 di segale.
Notaio di Bormio Marco Antonio de Mariolis fu Giovanni Battista. Originale.
Atto singolo membr., mm 310x310
Classificazione: 14.4
Segnatura: n. 230
3706. "Instrumentum venditionis et locationis perpetualis".
1573 marzo 12, Bormio
Vendita, con patto di redenzione, di Gottardo de la Rasiga fu Tonio di Premadio a Mandino Ferla fu Mariolo di Bormio, di metà di tutti gli edifici e di un orto, siti in Premadio, e della metà di una pezza di campo di staia 10, con guastivi, sita a Premadio in "Costa Bella", per lire 60 imperiali; successiva locazione perpetua, a titolo di massarizio, di Mandino a Gottardo dei beni precedentemente venduti per un fitto annuo di staia 4 di segale.
Notaio di Bormio Giovanni Domenico de Folianis fu Baldassarre di Bormio. Originale.
Atto singolo membr., mm 300x330
Classificazione: 14.4
Segnatura: n. 231
3707. "Instrumentum retrovenditionis".
1573 dicembre 10, Bianzone
Retrovendita del prete Mario de Bario fu Antonio, abitante a Bianzone, a Sorte de Quadrio di Pietro Andrea di Chiuro, abitante a Bianzone, a nome anche dei fratelli, di un fitto livellario annuo di condia 4, una staia e 14 orci di vino o mosto per lire 329 imperiali, venduto con patto di redenzione in data 17 agosto 1565.
Notaio di Valtellina Giovanni Andrea de Sancto Petro fu Graziolo, abitante a Bianzone. Originale.
Atto singolo membr., mm 365x365
Classificazione: 14.4
Segnatura: n. 232
3708. "Instrumentum retrovenditionis".
1574 gennaio 11, Villa di Tirano
Retrovendita di Giovan Pietro de Torelis fu Battista, abitante a Villa di Tirano, a nome degli eredi di Giacomina de Sancto Petro fu Mariolo, a Sorte de Quadrio di Chiuro, abitante a Bianzone, anche a nome del padre Pietro Andrea e dei fratelli Ottaviano, Camillo e Ortensio, di pertiche 11 di terra a vigneto, sita a Bianzone in contrada "ad Rocum Olivarum", per lire 500 imperiali.
Notaio di Valtellina Giovanni Andrea de Sancto Petro fu Graziolo di Bianzone. Originale.
Atto singolo membr., mm 525x220
Classificazione: 14.4
Segnatura: n. 233
3709. "Instrumentum procurae specialis".
1575, Bormio, contrada Maggiore
Procura speciale decennale di Tonio Penolus fu Francesco di Cepina perché venga rappresentato nelle eventuali liti e cause che lo coinvolgono contro gli abitanti di Bormio e dei dintorni.
Notaio di Bormio Marco Antonio de Mariolis fu Giovanni Battista. Originale.
Atto singolo(1) membr., mm 310x192
Note: 1. Mutilo del margine superiore.
Classificazione: 14.4
Segnatura: n. 234
3710. "Instrumentum venditionis"(1).
1575 novembre 2, Premadio
Vendita di Giovanni Giacomo e Vincenzo fratelli de Armanaschis fu Giovannino di Bormio a Giovannino Dailinus fu Tonio di Premadio di un sedime con edifici, sito a Premadio, per lire 760 imperiali.
Notaio di Bormio Zaccaria de Sermondo fu Giovannino. Originale.
Atto singolo membr., mm 380x260
Note: 1. Usata come coperta del "Quaternus inquisitionum sortis estatis 1576".
Classificazione: 14.4
Segnatura: n. 235
3711. "Instrumentum livelli".
1577 gennaio 21, Bianzone
Locazione perpetua a titolo di enfiteusi di Camillo e Ottaviano fratelli de Quadrio fu Pietro Andrea di Chiuro, abitanti rispettivamente a Bianzone ed a Chiuro, anche a nome del fratello Ortensio, a Stefano de Campello fu Pietro, abitante a Bianzone, di un fondo campivo, sito a Bianzone in contrada "ad Schalotam", per un fitto annuo di staia 8 di frumento, staia 7 di segale e staia 7 di miglio.
Notaio di Valtellina Giovanni Andrea de Sanco Petro fu Graziolo di Bianzone. Originale.
Atto singolo membr., mm 210x220
Classificazione: 14.4
Segnatura: n. 236
3712. "Instrumentum remissionis".
1577 maggio 8, Bianzone
Remissione di Domenico del Morolino fu Ambrogio, abitante a Bratta di Bianzone, anche a nome del fratello Giacomo, del nipote Michele fu Bartolomeo e dei fratelli Giovanni e Pietro del Morolino fu Berto di Bianzone, a Camillo Quadrio fu Pietro Andrea, a nome del fratello Ottaviano, dei diritti su un fondo prativo, campivo, zerbivo e boschivo, sito a Bianzone in località "Vinciniga", già dato in affitto da Domenico a Camillo.
Notaio di Valtellina Antonio a Bario di Vitale. Originale.
Atto singolo membr., mm 130x280
Classificazione: 14.4
Segnatura: n. 237
3713. "Instrumentum livelli".
1577 dicembre 13, "Boalzo" di Teglio(1)
Livello perpetuo a titolo di enfiteusi dei fratelli Cristoforo e Bonadio de la Richelda fu Pietro, abitanti a Bianzone, a Cristoforo Bonadeus fu Bartolomeo, abitante a Bratta, di due terzi di terra prativa, sita a Bianzone in contrada Bratta, per un fitto annuo di staia 4 di segale e staia 2 di orzo.
Notaio di Valtellina Martino de Plattis fu Simone di "Boalzo" di Teglio. Originale.
Atto singolo membr., mm 460x164
Note: 1. "Boalzo", un tempo frazione del comune di Teglio, ora scomparso.
Classificazione: 14.4
Segnatura: n. 238
3714. Instrumentum dati et venditionis.
1578 gennaio 15, s. l.
Vendita di Tonio de Cuziis fu Sebastiano di Fumarogo e della moglie Maddalena fu Leonardo di Giovanni Abbondio di Osteglio di Bormio, con il consenso dei parenti Antonio Plantanus e Sebastiano Tellarexius, a Giovanni Giacomo Stuppanus, figlio separato di Antonio di Grosotto, abitante a Bormio, di una pezza di campo di staia 8 sita a Fumarogo(1).
Atto singolo membr., mm 370x200
Note: 1. Documento incompleto ustato come coperta del: "Quaternus inquisitionum trimestralis in sorte hiemalis annorum 1582 et 1583. In caniparia magistri Bernardi Fracalossi canipari maioris suprascriptae sortis".
Classificazione: 14.4
Segnatura: n. 239
3715. "Instrumentum venditionis". "Instrumentum remissionis".
1578 ottobre 13 - 1578 novembre 20, Bormio
Vendita di Mandina Pola fu Giovan Giacomo, con il consenso di Antonio Casator fu Carlo, Giovan Francesco de Albertis fu Giacomo e Carlo del Murco, deputati dal consiglio di Bormio, a Cristoforo Sermundus fu Antonio di Sondalo, anche a nome della moglie Margherita fu Abbondio, di un sedime con edifici ed orto di pertiche 4, sito a Bormio in contrada Maggiore, per lire 255 imperiali, rimanendo liberi i compratori dall'onere del fitto perpetuo di lire 12 di cui i detti beni sono gravati.
Notaio di Bormio Giovan Battista Romanus fu Gottardo, 1578 ottobre 13.
Remissione per "iure parentelo" di Cristoforo de Sermundo fu Antonio, abitante a Cepina, a Zanni, figlio separato di Antonio de Plantanis di Bormio, dei beni precedentemente venduti.
Notaio di Bormio Giovan Battista Romanus fu Gottardo, 1578 novembre 20.
Due atti singoli(1) membr., mm 625x203
Note: 1. Mutilo del margine inferiore.
Classificazione: 14.4
Segnatura: n. 240
3716. "Instrumentum livelli".
1579 gennaio 7, Bianzone
Locazione perpetua a titolo di enfiteusi di Camillo de Quadrio fu Pietro Andrea di Chiuro, abitante a Bianzone, anche a nome dei fratelli Ottaviano ed Ortensio, ai fratelli Giovan Giacomo e Antonio de Bondietis fu Bartolomeo di 2 fondi a vigneto, siti a Bianzone in contrada "ad Rocos Scharsos", e di 2 fondi campivi, siti a Bianzone in "Casatia" e "ad Campum Cornum", per condia 3 di vino, staia 6 di frumento, staia 5 di segale e di miglio.
Notaio di Valtellina Giovanni Andrea de Sancto Petro fu Graziolo di Bianzone. Originale.
Atto singolo membr., mm 347x180
Classificazione: 14.4
Segnatura: n. 241
3717. "Instrumentum venditionis".
1579 gennaio 7, Bianzone
Vendita dei fratelli Giovanni Giacomo ed Antonio de Bondietis fu Bartolomeo, abitanti a Bianzone, a Camillo de Quadrio fu Pietro Andrea di Chiuro, abitante a Bianzone, anche a nome dei fratelli Ottaviano ed Ortensio, dei diritti su una pezza di terra a vigneto, sita a Bianzone "ad Rocos Scharsos", con la facoltà di redimere i diritti su 2 pezze di terra campiva ed una a vigneto, site a Bianzone, tutti precedentemente venduti, con patto di redenzione, dai fratelli de Bondietis ai fratelli de Quadrio e successivamente livellati dai de Quadrio ai de Bondietis e la facoltà di recuperare tutti i diritti venduti in passato dai fratelli de Bondietis ai de Quadrio, per lire 507 imperiali.
Notaio di Valtellina Giovanni Andrea de Sancto Petro fu Graziolo, abitante a Bianzone. Originale.
Atto singolo membr., mm 660x190
Classificazione: 14.4
Segnatura: n. 242
3718. "Instrumentum retrovenditionis".
1579 febbraio 9, Bianzone
Retrovendita di Vitale de Bario fu Antonio, abitante a Bianzone, a Camillo de Quadrio fu Pietro Andrea di Chiuro, abitante a Bianzone, anche a nome dei fratelli Ottaviano ed Ortensio, di una pertica e mezzo di un fondo campivo, sito a Bianzone in condrada "ad Dossum", per lire 53 e soldi 3; tale pertica e mezzo era stata venduta, con patto di redenzione, da Giuseppe de la Brata fu Andrea a detto Vitale per lire 51 e soldi 13 imperiali e successivamente livellata per un fitto annuo di staia 3 di vino e staia 2 di segale.
Notaio di Valtellina Giovanni Andrea de Sancto Petro fu Graziolo, abitante a Bianzone. Originale.
Atto singolo membr., mm 390x160
Classificazione: 14.4
Segnatura: n. 243
3719. "Instrumentum retrovenditionis".
1579 febbraio 10, Bianzone
Retrovendita di Vitale de Bario fu Antonio, abitante a Bianzone, a Camillo de Quadrio fu Pietro Andrea di Chiuro, abitante a Bianzone, anche a nome dei fratelli Ottaviano ed Ortensio, della metà di una pezza di terra indivisa, a vigneto e boschiva, sita a Bianzone in contrada "in Prada", e della quarta parte di un sedime indiviso, sito a Bianzone in contrada "in Vastelino", per lire 49 e soldi 3 imperiali.
Notaio di Valtellina Giovanni Andrea de Sancto Petro fu Graziolo, abitante a Bianzone. Originale.
Atto singolo membr., mm 420x171
Classificazione: 14.4
Segnatura: n. 244
3720. Instrumentum cambi.
1579 luglio 10, Bormio, "in contrata de Platea"
Permuta tra Giovanni detto "Santorellus" fu Giovanni di Antonio Pietro di Piazza e il fratello Tonio, con il consenso della madre Margherita e dei fratelli Bernardo e Vitale, di una pezza di prato di pradaia 4, con orto ed edifici annessi, sita a Piazza, in cambio della settima parte dei beni siti a Trela, della settima parte degli edifici annessi e della settima parte di campi, boschi e guastivi siti a Pedenosso e degli edifici annessi, con l'impegno di Tonio di pagare a Giovanni lire 16 soldi 15 imperiali annue finché questi non entrerà in possesso dei detti beni.
Atto singolo(1) membr., mm 425x320
Note: 1. Mutilo dei margini inferiore e destro.
Classificazione: 14.4
Segnatura: n. 245
3721. "Instrumentum confessionis".
1579 luglio 14, Bianzone
Confesso di pagamento di Pietro Francesco del Petrolo fu Menico, abitante a Bianzone, a Camillo de Quadrio fu Pietro Andrea di Chiuro, abitante a Bianzone, anche a nome dei fratelli Ottaviano ed Ortensio, per aver ricevuto lire 51 soldi 11 e mezzo imperiali.
Notaio di Valtellina Giovanni Andrea de Sancto Petro fu Graziolo, abitante a Bianzone. Originale.
Atto singolo membr., mm 150x185
Classificazione: 14.4
Segnatura: n. 246
3722. "Instrumentum retrovenditionis".
1579 luglio 14, Bianzone
Retrovendita di Pietro Francesco del Petrolo fu Domenico, abitante a Bianzone, a Camillo de Quadrio fu Pietro Andrea di Chiuro, abitante a Bianzone, anche a nome dei fratelli Ottaviano ed Ortensio, di pertiche 3 di un fondo campivo e un piccolo bosco con castagni, siti a Bianzone "ad Dossum", per lire 103 soldi 9 imperiali.
Notaio di Valtellina Giovanni Andrea de Sancto Petro fu Graziolo, abitante a Bianzone. Originale.
Atto singolo membr., mm 365x150
Classificazione: 14.4
Segnatura: n. 247
3723. "Instrumentum retrovenditionis".
1580 gennaio 5, Bianzone
Retrovendita di Vitale de Bario fu Antonio, abitante a Bianzone, a Camillo de Quadrio fu Pietro Andrea di Chiuro, abitante a Bianzone, anche a nome dei fratelli Ortensio e Ottaviano, di un fondo campivo sito a Bratta per lire 71 soldi 16 imperiali.
Notaio di Valtellina Giovanni Andrea de Sancto Petro fu Graziolo, abitante a Bianzone. Originale.
Atto singolo membr., mm 295x193
Classificazione: 14.4
Segnatura: n. 248
3724. Instrumentum obligationis.
1580 febbraio 2, Munster
Obbligazione di Plass Parrscher, anche a nome della moglie Caterina, a Giovanni Battista de Folianis di Bormio, per il pagamento annuale di moggia 12 di farina come interesse sulla somma di renesi 84, ricevuti come prestito da Giovanni Battista, dietro garanzia di un prato appartenente alla detta Caterina.
Notaio Pietro Grassus. Originale.
Atto singolo membr.
Classificazione: 14.4
Segnatura: n. 249
3725. "Instrumentum confessionis".
1581 gennaio 20, Bianzone
Confesso di pagamento di Domenico del Cominetto fu Cominetto di Mariolo, abitante a Bianzone, anche a nome del nipote Cominetto del Cominetto fu Giovannino, a Camillo de Quadrio fu Pietro Andrea di Chiuro, abitante a Bianzone, per aver ricevuto lire 61 e mezzo imperiali.
Notaio di Valtellina Giovanni Andrea de Sancto Petro fu Graziolo, abitante a Bianzone. Originale.
Atto singolo membr., mm 195x150
Classificazione: 14.4
Segnatura: n. 250
3726. Instrumentum venditionis.
1581 settembre 12, Villa di Tirano
Vendita di Giacomo Antonio de Lambertengis fu Nicolò, anche a nome del fratello Luigi, eredi della madre Caterina de Quadrio di Antonio di Bianzone, a Camillo de Quadrio fu Pietro Andrea di Chiuro, abitante a Bianzone, anche a nome del fratello Ottavio, eredi della defunta madre Marta, sorella di Caterina, di un fitto livellario di condia 4 di mosto e lire 8 imperiali annue, per lire 342 soldi 15 imperiali.
Notaio di Valtellina Giovanni Pietro a Torellis fu Battista, abitante a Villa di Tirano.
Atto singolo membr., mm 290x190
Classificazione: 14.4
Segnatura: n. 251
3727. "Instrumentum venditionis".
1583 giugno 16, Bormio
Vendita di Giovanni de Casellis fu Abramo di Bormio a Gioacchino de Imeldis fu Gabriele di Bormio del diritto di redimere alcuni fitti perpetui sulle alpi "delli Aurii et Campaz" di Livigno e su diverse pezze di terra campive e prative, site a Bormio, concessi al detto Giovanni da Mandino della Ferla fu Mariolo di Bormio, e di altri fitti perpetui su pezze di terra campiva con edifici, site ad Uzza.
Atto singolo(1) membr., mm 482x378
Note: 1. Mutilo del margine inferiore.
Classificazione: 14.4
Segnatura: n. 252
3728. "Instrumentum venditionis".
1584 gennaio 24, "Boalzo" di Teglio(1)
Vendita di Giovanni de Castello fu Antonio di Bianzone al nobile Camillo de Quadrio fu Pietro Andrea, abitante a Bianzone, anche a nome del fratello Ottavio, del fitto livellario di un condio di vino o mosto e del diretto dominio dei beni su cui grava detto fitto per lire 135 imperiali.
Notaio Martino Plattus fu Simone di "Boalzo" di Teglio.
Atto singolo membr., mm 303x257
Note: 1. "Boalzo", un tempo frazione del comune di Teglio, ora scomparso.
Classificazione: 14.4
Segnatura: n. 253
3729. "Instrumentum venditionis".
1586 gennaio 31, Teglio
Vendita di Gionata Platius fu Marsiglio, abitante a Teglio, anche a nome dei fratelli Marco Aurelio, Giovanni Matteo, Daniele, Giovanni Paolo e Massimiliano, a Camillo Quadrius fu Pietro Andrea, abitante a Bianzone, per lire 65 imperiali, del diritto di redimere il fitto livellario di una salma di biada e del diretto dominio dei beni su cui grava detto fitto, venduto per lire 200 imperiali, con patto di redenzione dal fu Marsiglio al detto Camillo.
Notaio di Valtellina Antonio a Bario di Vitale, abitante a Bianzone. Originale.
Atto singolo membr., mm 450x170
Classificazione: 14.4
Segnatura: n. 254
3730. "Instrumentum arbitramentorum".
1586 febbraio 14, Villa di Tirano
Composizione amichevole mediante arbitrato di Biagio Plattus fu Urbano, abitante a Teglio, e Luigi de Lambertengis fu Nicolò, abitante a Villa di Tirano, alla presenza di Giacomo Cattaneus, console di giustizia al segno del leone, nella lite tra i fratelli Ottaviano, Camillo ed Ortensio Quadrius fu Pietro Andrea di Chiuro, da una parte, e Stefano Morellus fu Bernardo, curatore della nuora Polissena Quadrius fu Giovanni Antonio, e Giovanni Giacomo figlio di Stefano e marito di Polissena, dall'altra, circa l'eredità della defunta Marta Quadrius fu Giovanni Antonio di Bianzone, moglie di Pietro Andrea.
Notaio di Valtellina Antonio a Bario di Vitale, abitante a Bianzone. Originale.
Atto singolo membr., mm 1220x225
Classificazione: 14.4
Segnatura: n. 255
3731. "Instrumentum retrovenditionis".
1586 novembre 24, Bianzone
Rentrovendita di Urbano de Petrolis fu Francesco, abitante a Bianzone, a Camillo Quadrius fu Pietro Andrea, abitante a Bianzone, anche a nome del fratello Ottaviano, di un fitto(1), per lire 40 imperiali.
Notaio di Valtellina Antonio a Bario fu Vitale, abitante a Bianzone. Originale.
Atto singolo membr., mm 265x135
Note: 1. Il valore del fitto non è indicato.
Classificazione: 14.4
Segnatura: n. 256
3732. "Instrumentum venditionis".
1586 novembre 24, Bianzone, "in contrata de Platea"
Vendita di Urbano de Petrolis fu Francesco, abitante a Bianzone, a Camillo Quadrius fu Pietro Andrea, abitante a Bianzone, di un fitto livellario di staia 3 di vino o mosto, pagato da Pietro de Vitalibus de Bondietis fu Taddeo, e del diretto dominio dei beni su cui grava detto fitto, per lire 80 imperiali, a completa soluzione di una precedente vendita fatta dal detto Camillo ad Urbano.
Notaio di Valtellina Antonio de Bario fu Vitale, abitante a Bianzone. Originale.
Atto singolo membr., mm 160x160
Classificazione: 14.4
Segnatura: n. 257
3733. "Instrumentum retrovenditionis".
1587 ottobre 16, Ponte in Valtellina
Retrovendita dei fratelli Giovanni Maria e Marco Antonio de Guizardis fu Antonio di Ponte in Valtellina a Camillo de Quadrio fu Pietro Andrea di Chiuro, abitante a Bianzone, di pertiche 3 di terra a vigneto, site a Ponte "in Rivatia", per lire 165 soldi 9 imperiali.
Notaio Gerolamo de Guizardis fu Stefano di Ponte in Valtellina. Originale.
Atto singolo membr., mm 490x205
Classificazione: 14.4
Segnatura: n. 258
3734. "Instrumentum livelli".
1588 gennaio 19, Bianzone
Livello perpetuo a titolo di enfiteusi, alla presenza di Giacomo Cattaneus, console di giustizia al segno del leone, di Veronica de Sancto Petro di Giovanni Giacomo, abitante a Bianzone, madre e tutrice dei fratelli Giacomo Antonio, Deodante e Valentino del Petrolo fu Pietro Francesco di Bianzone, a Giovannino de la Plazeda fu Giovannino, abitante a Bormio in contrada Piazzeda, di un fondo a vigneto sito a Bianzone in contrada Selva, di mezzo fondo a vigneto sito a Bianzone in località Boffalora di un fondo prativo sito a Bianzone in contrada Sareggio, per un fitto annuo di tutta l'uva e di metà del vino ricavati per i fondi a vigneto, di condia 4 e staia 4 di vino per il fondo prativo.
Notaio di Valtellina Giovanni Antonio de Sancto Petro fu Pietrino, abitante a Bianzone. Originale.
Atto singolo membr., mm 530x210
Classificazione: 14.4
Segnatura: n. 259
3735. "Instrumentum dotis et antefacti".
1588 marzo 29, Teglio
Costituzione di una dote di lire 4785, alla presenza di Stefano Gattus, console di giustizia al segno dell'orso di Teglio, da parte di Camillo Quadrius fu Pietro Andrea, a nome della nipote Polissena Quadrius fu Antonio, a favore di Giovanni Giacomo Morellus, marito di Polissena, e di Stefano suo padre.
Notaio di Valtellina Antonio a Bario fu Vitale di Bianzone. Originale.
Atto singolo membr., mm 380x200
Classificazione: 14.4
Segnatura: n. 260
3736. "Instrumentum extimationis".
1588 giugno 27, Bianzone
Stima di Carlo del Petrolo fu Francesco e Michele de Viviano fu Giovanni, stimatori del comune di Bianzone, ad istanza di Camillo Quadrius fu Pietro Andrea, anche a nome del fratello Ottaviano, curato di Bianzone, dei beni lasciati dal defunto Giovanni de Bandiettis fu Bartolomeo, debitore di Camillo e Ottaviano per lire 19 e soldi 16 imperiali.
Notaio di Valtellina Giovanni Antonio de Sancto Petro fu Pietro Martire, abitante a Bianzone. Originale.
Atto singolo membr., mm 695x190
Classificazione: 14.4
Segnatura: n. 261
3737. "Instrumentum venditionis et livelli cum pactis luendi".
1588 dicembre 9, Morignone, "in dosso Boysii"(1)
Vendita, con patto di redenzione, di Martino Fazinus fu Lorenzo di Sondalo, abitante a Morignone, ad Antonio de Sermondo fu Martino, abitante a "dosso Boysii" del comune di Morignone, di pezze 2 di terra campiva e prativa, site a Bormio in contrada Spinadazio, per lire 330 imperiali, a completa soluzione di una obbligazione e dei debiti contratti da Martino con Antonio; successiva locazione perpetua, a titolo di enfiteusi, di Antonio a Martino dei beni precedentemente venduti per un fitto annuo di lire 16 e soldi 10.
Notaio di Valtellina Martino de Nobilibus fu Giovannolo di Pendolasco del comune di Morignone. Originale.
Atto singolo membr., mm 550x196
Note: 1. Morignone o Spinadazio, ora Sant'Antonio Morignone, frazione del comune di Valdisotto.
Classificazione: 14.4
Segnatura: n. 262
3738. "Instrumentum venditionis".
1589 marzo 10, Sondalo
Vendita di Giacomo Peitus fu Zanni di Gabriele, abitante a Sondalo, a Costantino de Imeldis fu Michele di Gasparino di Sondalo, del solaio e della cantina della casa di Giovanna, vedova di Pietro del Tinolino di Sondalo, con metà del muro separante la casa di Giovanna da quella di Giacomo, site a Sondalo "ultra concilium", per lire 125 imperiali.
Notaio di Valtellina Pietro Antonio de Comitibus fu Giuseppe di Sondalo. Originale.
Atto singolo membr., mm 410x150
Classificazione: 14.4
Segnatura: n. 263
3739. "Instrumentum remissionis".
1589 dicembre 11, Bianzone
Remissione di Giuseppe Zanis fu Pietro Andrea, abitante a Bianzone, a Camillo Quadrius fu Andrea, abitante a Bianzone, dei diritti sui beni dati a livello da Camillo a Giuseppe, con il fitto annuo di condia 4 e mezzo di vino oltre il tinatico e torchiatico e staia 6 di frumento per lire 20 imperiali.
Notaio di Valtellina Antonio a Bario di Vitale, abitante a Bianzone. Originale.
Atto singolo membr., mm 430x160
Classificazione: 14.4
Segnatura: n. 264
3740. "Instrumentum venditionis".
1589 dicembre 22, Bianzone
Vendita di Pietro Richelda fu Cristoforo, abitante a Bianzone, a Camillo Quadrius fu Pietro Andrea, abitante a Bianzone, anche a nome del fratello Ottavio, del fitto annuo di staia 3 di biada, staia 2 di segale ed uno staio di orzo, pagato da Cristoforo del Buonadeo fu Bartolomeo di Bianzone, per 40 lire e mezzo imperiali, di cui 27 e mezzo a completa soluzione di un debito contratto con Camillo.
Notaio di Valtellina Antonio a Bario di Vitale, abitante a Bianzone. Originale.
Atto singolo membr., mm 195x155
Classificazione: 14.4
Segnatura: n. 265
3741. "Instrumentum venditionis".
1590 giugno 16, Bianzone
Vendita di Giacomo Antonio del Petrolo fu Francesco, abitante a Bianzone, a Camillo Quadrius fu Pietro Andrea, abitante a Bianzone, della terza parte di 3 fondi a vigneto e di un fondo zerbivo e della terza parte di un fitto annuo di staia 4 di frumento e staia 4 di segale, per lire 284 imperiali, a completa soluzione di un debito contratto con Camillo.
Notaio di Valtellina Antonio a Bario di Vitale, abitante a Bianzone. Originale.
Atto singolo membr., mm 180x300
Classificazione: 14.4
Segnatura: n. 266
3742. "Instrumentum venditionis".
1590 agosto 21, Bormio, contrada Maggiore
Vendita di Bartolomeo de Florinis fu Giovanni di Bormio a Giovanni Pietro de Folianis fu Isone di Bormio del fitto perpetuo di lire 7 imperiali ed una libbra di pesce annuo, pagato da Pedrottino del Cusino fu Domenico di Livigno per lire 100 imperiali.
Notaio di Bormio Leoprando Sermondus fu Zaccaria. Originale.
Atto singolo membr., mm 420x215
Classificazione: 14.4
Segnatura: n. 267
3743. "Instrumentum venditionis".
1590 settembre 15, Bianzone
Vendita di Bonadio Richelda fu Pietro, abitante a Bianzone, a Camillo Quadrius fu Pietro Andrea, abitante a Bianzone, del fitto annuo di staia 2 di segale ed uno staio di orzo, pagato da Cristoforo del Bonadeo fu Bartolomeo di Bianzone, per lire 40 soldi 9 imperiali, di cui lire 27 soldi 9 a completa soluzione di un debito contratto da Bonadio nei confronti di Camillo.
Notaio di Valtellina Antonio a Bario di Vitale, abitante a Bianzone. Originale.
Atto singolo membr., mm 420x168
Classificazione: 14.4
Segnatura: n. 268
3744. "Instrumentum venditionis et locationis perpetualis cum pacto redimendi"(1).
1591 aprile 26, Bormio
Vendita di Petrotto del Plattino fu Francesco di Premadio a Giovanni Antonio della Ferla fu Mandino di Bormio, a nome del fratello Leonardo, dei diritti su diverse pezze di terra prativa e campiva, per un totale di pertiche 197, staia 5 e mezzo, site a Bormio, per lire 250 imperiali; successiva locazione perpetua, a titolo di massarizio, di Giovan Antonio, a nome del fratello, a Petrotto dei diritti precedentemente venduti per il fitto di lire 17 e mezzo imperiali con patto di redenzione.
Notaio di Bormio Leoprando Sermundus fu Zaccaria. Originale.
Atto singolo membr., mm 410x312
Note: 1. Usato con coperta del: "Quaternus inquisitionum atque maleficiorum sortis aestatis 1619".
Classificazione: 14.4
Segnatura: n. 269
3745. "Instrumentum venditionis"(1).
1591 maggio 8, Tirano
Vendita di Vincenzo de Sancto Petro di Giovanni Giacomo, abitante a Bianzone, tutore insieme al console di giustizia Giovanni Stefano Castellus e Carlo del Petrolo, di Valentino del Petrolo fu Pietro Francesco di Bianzone, fratello di Carlo, a Camillo Quadrius fu Pietro Andrea, abitante a Bianzone, della terza parte di 3 fondi siti a Bianzone, dei quali Camillo è già comproprietario, per lire 450 imperiali.
Notaio di Valtellina Antonio a Bario di Vitale, abitante a Bianzone. Originale.
Atto singolo membr., mm 585x200
Note: 1. Cfr. unità 3746.
Classificazione: 14.4
Segnatura: n. 270
3746. "Instrumentum ratificationis promissionisque"(1).
1591 maggio 9, Bianzone
Ratifica ed approvazione di Carlo del Petrolo fu Francesco, abitante a Bianzone, tutore insieme al console di giustizia Giovanni Stefano Castellus del fratello Valentino e di Vincenzo de Sancto Petro fu Giovan Giacomo di Bianzone, della vendita fatta a Camillo Quadrius di Bianzone di alcuni beni e diritti per lire 450 imperiali da parte di detto Vincenzo.
Notaio di Valtellina Antonio a Bario di Vitale, abitante a Bianzone. Originale.
Atto singolo membr., mm 215x183
Note: 1. Cfr. unità 3745.
Classificazione: 14.4
Segnatura: n. 271
3747. "Instrumentum remissionis".
1593 aprile 30, Bianzone
Remissione di Giovanni Antonio Parravicinus de Petrolis fu Francesco, abitante a Bianzone, con il consenso del prete Ottavio Quadrius, a Camillo Quadrius, fratello di Ottavio, abitante a Bianzone, di un fondo campivo sito a Bianzone per lire 90 imperiali ed uno staio di segale e di miglio.
Notaio di Valtellina Antonio de Bario di Vitale, abitante a Bianzone. Originale.
Atto singolo membr., mm 260x210
Classificazione: 14.4
Segnatura: n. 272
3748. "Instrumentum remissionis et retrodati".
1593 giugno 19, Bormio
Retrovendita di Bernardo de Mariolis, deputato dal consiglio di Bormio, agente a nome di Margherita e Gabriele figli minori di Silvestro Zuccola, Giovanni Battista de Agitta a nome dei suoi figli, Gabriele de Imeldis a nome della moglie Anna e della cognata Caterina di Silvestro, al notaio Simone Fracalassius, a nome di Domenico Pizanatius fu Giovanni di Valfurva, della metà di un fitto perpetuo di staia 7 di segale su staia 4 di terra campiva, sita a Bormio in Uzza, e dei miglioramenti esistenti sulla metà di una possessione di terra prativa con edifici di pradaia 15, sita a Bormio "in Anglavi", per lire 70 imperiali. Notaio di Bormio Simone Fracalossius di Giovanni. Originale.
Atto singolo membr., mm 640x230
Classificazione: 14.4
Segnatura: n. 273
3749. Instrumentum venditionis et locationis perpetualis.
1598 marzo 19, s. l.
Vendita di Petrotto del Plattinio fu Francesco di Premadio a Leonardo della Ferla fu Mandino di Bormio, dei diritti esistenti su diverse pezze di prato e di campo site a Bormio per lire 150 imperiali; successiva locazione perpetua, a titolo di massarizio, di Leonardo a Petrotto dei diritti precedentemente venduti, per un fitto annuo di staia 15 di segale.
Atto singolo(1) membr., mm 240x420
Note: 1. Mutilo del margine inferiore.
Classificazione: 14.4
Segnatura: n. 274
3750. "Instrumentum curae". "Instrumentum venditionis".
1598 giugno 26, Tirano
Nomina di Pietro Martire de Sancto Petro fu Giovanni di Bianzone, col consenso del fratello Scipione, alla presenza di Giovanni Andrea Lazzaronus, console di giustizia del terziere superiore di Valtellina al segno dell'aquila, a curatore del fratello Antonio, nella vendita da effettuarsi per saldare un debito contratto dai fratelli con Camillo Quadrius fu Pietro Andrea, abitante a Bianzone.
Notaio di Valtellina Massimiliano Derada fu Giovanni Giacomo, abitante a Stazzona. Originale.
Vendita di Pietro Martire de Sancto Petro, anche a nome dei fratelli Scipione e Antonio, a Camillo Quadrius, di 2 fondi boschivi e zerbivi con piante di castagne, siti a Bianzone in località "in Lupiera Alta", per lire 332 soldi 13, a completa soluzione di diversi debiti contratti da Pietro Martire.
Notaio di Valtellina Massimiliano Derada fu Giovanni Giacomo, abitante a Stazzona. Originale.
Due atti singoli su unico supporto membr., mm 558x350
Classificazione: 14.4
Segnatura: n. 275
3751. "Instrumentum venditionis".
1598 agosto 17, Stazzona
Vendita di Deodante del Petrolo fu Pietro Francesco di Bianzone a Camillo Quadrius fu Pietro Andrea, abitante a Bianzone, della terza parte di un fitto livellario in natura per lire 143 imperiali.
Notaio di Valtellina Bartolomeo Plateda di Augustino di Stazzona. Originale.
Atto singolo membr., mm 183x230
Classificazione: 14.4
Segnatura: n. 276
3752. "Instrumentum venditionis".
1599 gennaio 19, Bianzone
Vendita di Bernardino fu Lorenzo de Bisis di Bianzone a Camillo fu Pietro Andrea de Quadrio, abitante a Bianzone, di un fondo campivo ed erbivo, sito a Bianzone "ad Gerram", per lire 80 imperiali, a completa soluzione di una precedente retrovendita e dei debiti contratti da Bernardino con Camillo.
Notaio di Valtellina Pietro Martire a Martiris Sancti Petri fu Giovanni Antonio, abitante a Bianzone.
Atto singolo membr., mm 305x154
Classificazione: 14.4
Segnatura: n. 277
3753. "Instrumentum venditionis".
1599 febbraio 6, Teglio
Vendita di Giacomo Robustellus fu Giovanni Antonio, abitante a Grosotto, a Camillo Quadrius fu Pietro Andrea di Chiuro, abitante a Bianzone, del fitto livellario di un condio di vino o mosto pagato dagli eredi di Antonio de Viviano di Bianzone, e del diretto dominio e civile possesso dei beni sui quali è pagato il fitto, per lire 234 imperiali.
Notaio di Valtellina Anselmo de Gattis fu Cristoforo di Bonifacio, abitante a Teglio. Originale.
Atto singolo membr., mm 380x165
Classificazione: 14.4
Segnatura: n. 278
3754. "Instrumentum remissionis".
1599 giugno 15, Bianzone
Remissione di Antonio Richeldus fu Stefanino, abitante a Bianzone, con il consenso del nobile Romerio Scalvezzarius di Tirano, a Camillo Quadrius fu Pietro Andrea, abitante a Bianzone, dei diritti su due terzi di un fondo a vigneto e prativo, sito a Bianzone in contrada "Salegium", precedentemente livellato a Romerio per un fitto annuo di condia 4 e mezzo di vino.
Notaio di Valtellina Antonio a Bario di Vitale, abitante a Bianzone. Originale.
Atto singolo membr.
Classificazione: 14.4
Segnatura: n. 279
3755. Instrumentum remissionis.
1599 luglio 5, Bormio, "sub coperto iuris"
Remissione di Giovan Pietro della Rocha fu Bartolomeo di Fumarogo a Tonio Mottinus fu Giovanni di Pedenosso, abitante a Fumarogo di una pezza di terra prativa di pertiche 131, sita a Fumarogo, precedentemente acquistata da Vitale, fratello di Tonio, per lire 252 e soldi 18 e mezzo imperiali.
Notaio di Bormio Giovan Battista Romanus fu Gottardo. Originale.
Atto singolo(1) membr., mm 195x290
Note: 1. Mutilo dei margini inferiore e destro.
Classificazione: 14.4
Segnatura: n. 280
3756. "Instrumentum livelli".
1600 maggio 3, Bianzone
Livello perpetuo a titolo di enfiteusi di Camillo Quadrio fu Pietro Andrea, abitante a Bianzone, a Gabriele del Cominetto fu Maffeo, abitante a Bianzone, di una pezza di terra campiva, sita a Bianzone in località "ad Rascam", di un'altra zerbiva, boschiva e a vigneto, sita in località "ad Ronchettos", e di pertiche 2 di prato, site "in Planicis", per un fitto annuo di condia 2, staia 4 e boccali 2 di vino da consegnarsi al tempo della vendemmia e staia 8 di miglio, 8 di segale e 2 di frumento ad ogni festa di S. Martino.
Notaio di Valtellina Antonio a Bario di Vitale di Bianzone. Originale.
Atto singolo membr., mm 390x225
Classificazione: 14.4
Segnatura: n. 281
3757. "Instrumentum venditionis".
1600 maggio 8, Sondalo
Vendita di Stefano de Castello fu Eustachio e la sorella Margherita, con il consenso di Stefano e di Castellino de Castello fu Costantino di Sondalo, a Costantino de Imeldis fu Micheletto di Sondalo di pertiche 6, tavole 11 e piedi 9 di prato, sito a Sondalo "in campo Sondalino Supra Dossos", per lire 632 soldi 8 imperiali.
Notaio di Valtellina Prospero Imeldus di Pietro Antonio di Sondalo. Originale.
Atto singolo membr., mm 470x250
Classificazione: 14.4
Segnatura: n. 282
3758. "Instrumentum livelli".
1601 febbraio 15, Bianzone, "in contrata de Platea"
Livello perpetuo a titolo di enfiteusi di Camillo Quadrius fu Pietro Andrea, abitante a Bianzone, a Giacomo Polinellus fu Giovanni di Giovannino, abitante a Bianzone, di 3 fondi campivi, di cui uno in parte a vigneto e zerbivo con una casa ed una stalla, tutti siti a Bianzone in contrada "ad Mansiones", per staia 12 di frumento, 12 di segale, 8 di vino o mosto e una libbra di burro.
Notaio di Valtellina Antonio a Bario di Vitale, abitante a Bianzone. Originale.
Atto singolo membr., mm 445x205
Classificazione: 14.4
Segnatura: n. 283
3759. "Instrumentum livelli".
1602 febbraio 15, Bianzone
Livello perpetuo a titolo di enfiteusi di Camillo Quadrius fu Pietro Andrea, abitante a Bianzone, a Cominetto del Cominetto fu Giovanni di Mariolo di Bianzone, di un fondo prativo e silvato con molti castagni, sito a Bianzone in contrada "ad Paveliam", e di un fondo prativo, sito a Bianzone in contrada "de Vinciniga", per un fitto annuo di staia 9 di vino o mosto e staia 8 di frumento.
Notaio di Valtellina Pietro Martire Sanctus Petrus di Giovanni Antonio di Bianzone. Originale.
Atto singolo membr., mm 420x160
Classificazione: 14.4
Segnatura: n. 284
3760. "Instrumentum venditionis".
1602 dicembre 26, Bianzone
Vendita di Pietro, detto de Bondietis, de Vitalibus fu Taddeo a Camillo de Quadrio fu Pietro Andrea, abitante a Bianzone, del fitto livellario di staia 11 di segale, 4 di frumento e 3 di vino, pagato da Francesco del Marchesio di Bartolomeo di Bianzone, e dei diritti sui beni sopra i quali si paga tale fitto, per lire 370 imperiali.
Notaio di Valtellina Pietro Martire a Sancto Petro Martiris di Giovanni Antonio, abitante a Bianzone. Originale.
Atto singolo membr., mm 535x129
Classificazione: 14.4
Segnatura: n. 285
3761. "Instrumentum retrovenditionis".
1603 marzo 19, Bianzone
Retrovendita di Valentino Paravicinus fu Pietro Francesco di Bianzone a Camillo Quadrius fu Pietro Andrea di Bianzone, a nome di Giovanni Giacomo de Bondietis fu Antonio e di Antonio de Bisis fu Pellegrino, di una parte di beni per il valore di lire 152 e soldi 9 imperiali, di cui lire 115 a completa soluzione di un debito.
Notaio di Valtellina Pietro Martire a Martiris Sancti Petri fu Giovanni Antonio di Bianzone. Originale.
Atto singolo membr., mm 550x141
Classificazione: 14.4
Segnatura: n. 286
3762. Instrumentum confessionis.
1604 gennaio 8, Bormio
Confesso di pagamento dei fratelli Giovanni Battista e Giovanni Ambrogio Venosta fu Giovanni Antonio di Bormio, notai, a nome dei fratelli Michele e Giovanni Antonio, a Camillo Quadrius fu Pietro Andrea di Bianzone, abitante a Villa di Tirano, per aver ricevuto lire 1300 imperiali come parziale soluzione di lire 2600 imperiali che Camillo deve dare in virtù di un "instrumentum venditionis, livelli et gratie".
Notaio di Valtellina Giovanni Ambrogio Venosta fu Giovanni Antonio di Bormio. Originale.
Atto singolo membr., mm 240x172
Classificazione: 14.4
Segnatura: n. 287
3763. "Instrumentum venditionis".
1604 maggio 28, Bianzone
Vendita di Grazio de Sancto Petro fu Giovanni Andrea, abitante a Bianzone, a Camillo de Quadrio fu Pietro Andrea, abitante a Bianzone, di un fitto livellario, con i relativi diritti, per lire 39 imperiali.
Notaio di Valtellina Valerio Bocacius fu Pietro, abitante a Bianzone. Originale.
Atto singolo membr., mm 247x200
Classificazione: 14.4
Segnatura: n. 288
3764. "Instrumentum livelli".
1605 giugno 17, Bianzone
Livello perpetuo a titolo di enfiteusi di Camillo de Quadrio fu Pietro Andrea di Bianzone a Giovanni de Bissis fu Bernardino di Bianzone di un fondo campivo, sito a Bianzone "in Casatia" o "in Bragoletum", per staia 20 di segale e di miglio e staia 2 di frumento.
Notaio di Valtellina Massimiliano Derada fu Giovanni Giacomo, abitante a Stazzona. Originale.
Atto singolo membr., mm 410x163
Classificazione: 14.4
Segnatura: n. 289
3765. "Instrumentum livelli".
1605 luglio 7, Bianzone
Livello perpetuo di Camillo de Quadrio di Pietro Andrea, abitante a Bianzone, a Battista, detto de Bondietis, de Vidalibus di Pietro di Bianzone di un fondo campivo ed a vigneto, sito a Bianzone in contrada "ad Santum Martinum", di un fondo a vigneto e boschivo con molti castagni, sito a Bianzone "ad Pradalem", di un fondo ortivo con molte piante di frutti, di un fondo sedimato con edifici, di un fondo campivo con molti viti e di un fondo prativo, tutti siti a Bianzone, per un fitto annuo di condia 11 di vino o mosto, staia 28 di segale e di miglio, staia 10 di frumento, un cappone e la quarta parte di pollo.
Notaio di Valtellina Massimiliano Derada di Giovanni Giacomo, abitante a Stazzona. Originale.
Atto singolo membr., mm 1025x193
Classificazione: 14.4
Segnatura: n. 290
3766. "Instrumentum venditionis".
1606 febbraio 9, Bianzone
Vendita di Biagio de Sancto Petro di Giovanni Andrea, abitante a Bianzone, a Camillo Quadrius di Pietro Andrea, abitante a Bianzone, del fitto livellario di staia 6 di frumento e staia 2 di orzo, pagato da Antonio del Tognolotto di Bianzone e consorti, per lire 650 imperiali.
Notaio di Valtellina Valerio Bocacius di Pietro, abitante a Bianzone. Originale.
Atto singolo membr., mm 335x220
Classificazione: 14.4
Segnatura: n. 291
3767. "Instrumentum venditionis".
1606 aprile 14, Tirano
Vendita di Luigi Venosta fu Nicolò, abitante a Tirano, a Camillo Quadrius fu Pietro Andrea, abitante a Bianzone, del fitto livellario di staia 4 di vino o mosto, pagato annualmente da Rizolo de Lazaronibus fu Giovanni di Bianzone, di tutti i diritti esistenti sui beni sopra i quali si paga tale fitto ed un fondo prativo, sito a Bianzone in contrada "de Salegio", per lire 260 imperiali.
Notaio di Valtellina Orazio Omodeus di Marcello, abitante a Sernio. Originale.
Atto singolo membr., mm 360x160
Classificazione: 14.4
Segnatura: n. 292
3768. "Instrumentum livelli".
1607 febbraio 1, Bianzone
Locazione perpetua a titolo di enfiteusi di Camillo Quadrius fu Pietro Andrea, abitante a Bianzone, a Bernardino de Bondietis fu Pietro, abitante a Bianzone, di 14 fondi a vigneto, campivi, prativi, zerbivi e con edifici, siti a Bianzone, per un fitto annuo di condia 7, uno staio e boccali 10 di vino, oltre al pagamento del "tinatico" e del "torchiatico", uno staio e mezzo di segale, uno staio e mezzo di miglio, soldi 46 e mezzo imperiali, un cappone ed un quarto di pollo.
Notaio di Valtellina Antonio a Bario fu Vitale di Bianzone. Originale.
Atto singolo membr., mm 600x260
Classificazione: 14.4
Segnatura: n. 293
3769. "Instrumentum livelli".
1607 febbraio 1, Bianzone
Locazione perpetua a titolo di enfiteusi di Camillo de Quadrio fu Pietro Andrea, abitante a Bianzone, ad Andrea del Zane, figlio separato di Giuseppe di Bianzone, di un fondo zerbivo, sassivo e "cornelivo" con piante di castagno, sito a Bianzone in località "ad Ronchettos", per un fitto annuo di staia 4 di frumento, con il patto di poter convertire detto fitto con il pagamento di staia 4 di vino e del "tinatico" e "torchiatico".
Notaio Antonio a Bario fu Vitale di Bianzone. Originale.
Atto singolo membr., mm 305x155
Classificazione: 14.4
Segnatura: n. 294
3770. "Instrumentum livelli".
1607 febbraio 2, Bianzone, contrada Piazza
Livello perpetuo a titolo di enfiteusi di Camillo Quadrius fu Pietro Andrea, abitante a Bianzone, a Maffeo detto de Casatia Bratta fu Giacomo ed al figlio separato Gabriele, abitanti a Bianzone, di un fondo campivo, uno a vigneto e zerbivo e 4 prativi, siti a Bianzone, per un fitto annuo di condia 4, uno staio e boccali 14 di vino, libbre 5 di formaggio e un quarto di pollo.
Notaio di Valtellina Antonio a Bario fu Vitale, abitante a Bianzone. Originale.
Atto singolo membr., mm 450x220
Classificazione: 14.4
Segnatura: n. 295
3771. "Instrumentum venditionis".
1607 marzo 29, Bormio
Vendita di Sebastiano del Cusino fu Conforto di Livigno, abitante a Bormio, a Giacomo Lutianus fu Tonio, abitante a Bormio, di un fitto perpetuo di una salma di segale, pagato dagli eredi del fu Nicolò de l'Acqua fu Vitale di Bormio, per lire 110 imperiali.
Notaio di Bormio Andrea Vitalinus fu Bormo. Originale.
Atto singolo membr., mm 311x192
Classificazione: 14.4
Segnatura: n. 296
3772. "Instrumentum venditionis".
1607 agosto 3, Bormio
Vendita di Giovan Antonio de Folianis fu Giovan Pietro di Bormio, dottore in medicina, al fratello Giasone della metà degli edifici di abitazione del detto Giovanni Pietro con orto, brolo e "clusura", siti a Bormio in contrada Maggiore, per lire 3500 imperiali. Notaio di Bormio Leoprando Sermundus fu Zaccaria di Bormio. Originale.
In calce assegnazione di Giasone al fratello Giovan Antonio di fitti perpetui del valore di lire 210 imperiali, a saldo del pagamento delle lire 3500 imperiali, 1608 luglio 24.
Notaio di Bormio Leoprando Sermundus fu Zaccaria di Bormio.
Atto singolo membr., mm 545x298
Classificazione: 14.4
Segnatura: n. 297
3773. "Instrumentum venditionis".
1608 aprile 29, Bianzone, "in contrata Platea"
Vendita di Romerio Scalvezzarius fu Bartolomeo, abitante a Tirano, a Camillo de Quadrio fu Pietro Andrea, abitante a Bianzone, di un fitto livellario di condia 4 e mezzo di vino, pagato dagli eredi di Stefano Richelda fu Giovannino di Bianzone, su un fondo prativo, sito a Bianzone in contrada "Salegium", per lire 800 imperiali, di cui 500 devono essere versate a Virginia Armanus fu Simone di Tirano, a completa soluzione di una vendita fatta al detto Romerio.
Notaio di Valtellina Antonio de Bario di Vitale, abitante a Bianzone. Originale.
Atto singolo membr., mm 260x160
Classificazione: 14.4
Segnatura: n. 298
3774. "Instrumentum venditionis".
1608 ottobre 20, Bianzone, "in contrata Platea"
Vendita di Giovanni Paolo Beccaria fu Giovanni Gaspare, abitante a Sondrio, anche a nome del fratello e della madre, in esecuzione di una donazione loro fatta da Martino Boccaccius, a Camillo Quadrius fu Pietro Andrea, abitante a Bianzone, della metà di una pezza di terra campiva e "murechiva" con alcune viti, sita a Bianzone in contrada "Nugarendum", per lire 164 imperiali.
Notaio di Valtellina Antonio a Bario fu Vitale, abitante a Bianzone. Originale.
Atto singolo membr., mm 415x185
Classificazione: 14.4
Segnatura: n. 299
3775. "Instrumentum venditionis".
1609 luglio 13, Villa di Tirano
Vendita di Onorio de Lambertengis fu Eutichio, abitante a Villa di Tirano, a Camillo de Quadrio fu Pietro Andrea di Bianzone della metà di un fondo campivo, zerbivo e a vigneto, della metà di un sedime con edifici e della metà di una cucina, siti a Bianzone in contrada "de Silva", per lire 1100 imperiali da pagarsi entro il 1 febbraio.
Notaio di Valtellina Giovanni Antonio Derada fu Bernardino, abitante a Mazzo. Originale.
Atto singolo membr., mm 445x165
Classificazione: 14.4
Segnatura: n. 300
3776. "Documentum livelli".
1609 dicembre 24, Bianzone
Livello perpetuo a titolo di enfiteusi di Camillo de Quadrio fu Pietro Andrea, abitante a Bianzone, a Pasino de Tognalotis fu Bonadeo ed ai fratelli Pasino e Lorenzo del Cominetto fu Stefano, abitanti a Bianzone, di una pezza di terra a vigneto, sita a Bianzone in località "Ronchum Olivarum", per un fitto annuo di condia 2 e staia 3 di vino o mosto.
Notaio di Valtellina Paolo de Pisis fu Giovanni Pietro, abitante a Stazzona. Originale.
Atto singolo membr., mm 370x165
Classificazione: 14.4
Segnatura: n. 301
3777. "Instrumentum livelli".
1609 dicembre 24, Bianzone
Locazione perpetua a titolo di enfiteusi di Camillo de Quadrio fu Pietro Andrea, abitante a Bianzone, ai fratelli Pasino e Lorenzo del Cominetto fu Stefano detto "de la Paiada", abitanti a Bianzone, di una pezza di terra campiva, sita a Bianzone "ad Sanctum Martinum", per un fitto annuo di staia 9 di segale, staia 9 di miglio e staia 3 di "triticum".
Notaio di Valtellina Paolo de Pisis fu Giovan Pietro di Stazzona. Originale.
Atto singolo membr., mm 410x155
Classificazione: 14.4
Segnatura: n. 302
3778. "Instrumentum livelli".
1610 febbraio 11, Bianzone
Livello perpetuo a titolo di enfiteusi di Camillo de Quadrio fu Pietro Andrea, abitante a Bianzone, a Pellegrino de Cambremo fu Giovanni Giacomo, abitante a Bianzone, di 3 pezze di terra prativa, a vigneto e "canepaliva", site a Bianzone, per un fitto annuo di condia 8 e mezzo di vino.
Notaio di Valtellina Paolo de Pisis fu Giovanni Pietro di Stazzona, abitante a Bianzone. Originale.
Atto singolo membr., mm 380x175
Classificazione: 14.4
Segnatura: n. 303
3779. "Instrumentum livelli".
1612 gennaio 28, Bianzone
Locazione perpetua a titolo di enfiteusi di Camillo de Quadrio fu Pietro Andrea di Bianzone a Pietro de Vitalibus de Bondietis fu Taddeo di Bianzone di 5 fondi campivi, prativi ed a vigneto, siti a Bianzone, per un fitto annuo di condia 3 e staia 3 di vino, staia 4 di frumento più un pollo.
Notaio di Valtellina Antonio a Bario fu Vitale di Bianzone.
Copia autentica, 1629 ottobre 20, notaio di Valtellina Giacomo Antonio Torellus fu Battista di Villa Tirano.
Atto singolo membr., mm 678x190
Classificazione: 14.4
Segnatura: n. 304
3780. "Instrumentum locationis perpetualis".
1614 gennaio 29, Bormio
Locazione perpetua a titolo di massarizio di Cristoforo de Pradacia fu Giacomo di Pedenosso al fratello Vitale, di una pezza di prato di pradaia 2 sita a Pedenosso in località "Plator" e di una pezza di campo di staia 5, sita in località "Platorio alli Rainali", per un fitto annuo di lire 6 e soldi 6, oltre al fitto annuo di lire 6 e soldi 6 pagato a Giacomo Plantanus, primo proprietario, e concessione di Cristoforo a Vitale del diritto di redimere detto fitto perpetuo per lire 90 imperiali.
Notaio di Bormio Abramo de Folianis fu Baldassarre. Originale.
Atto singolo membr., mm 235x278
Classificazione: 14.4
Segnatura: n. 305
3781. "Instrumentum donationis".
1617 giugno 27, Bormio, "in stuffa canonicae"
Donazione di Gabriele Sermundo, professore e canonico della chiesa dei SS. Gervasio e Protasio di Bormio, alla presenza di Giacomo da Saxenstein, podestà di Bormio, ai canonici Camillo Folianus, Ermete Grusinus, Bartolomeo Florinus, Simone Murchius e Tommaso Colturius, di un credito di lire 1229 e soldi 8 imperiali, vantato da Gabriele nei confronti della chiesa di S. Lucia di Osteglio, convertito in un interesse annuo perpetuo del 5 per 100, con l'obbligo di destinare parte di detti interessi alla celebrazione di funzioni religiose ed il rimanente in elemosine ai vicini della chiesa di S. Lucia ed ai poveri della terra mastra di Bormio.
Notaio di Bormio Leoprando Sermundus fu Zaccaria di Bormio. Originale.
membr., mm 543x260
Classificazione: 14.4
Segnatura: n. 306
3782. "Instrumentum venditionis et locationis perpetualis".
1619 gennaio 14, Bormio, "in foro publico"
Vendita di Giovanni Pietro de Zenonibus fu Giovanni e Giovanni Francesco de Florinis fu Antonio, esecutori testamentari di Mandino Ferla fu Quintilio, a Giasone de Folianis fu Giovanni Pietro di Bormio di una pezza di terra prativa di pertiche 138, sita in Alute di Bormio in località "Mortariis", per lire 97 imperiali, versate a Gervasio de Padraz di Torrepiano, abitante a Brescia, fideiussore del detto Mandino; successiva locazione perpetua a titolo di massarizio, con patto di redenzione, di Giasone a Giovanni Pietro e Giovanni Francesco.
Notaio Abramo de Folianis fu Baldassarre di Bormio. Originale.
Atto singolo membr., mm 485x165
Classificazione: 14.4
Segnatura: n. 307
3783. Instrumentum livelli.
1622 marzo 1, Bianzone
Livello perpetuo a titolo di enfiteusi di Lucrezia Thorellus fu Battista, abitante a Bianzone, vedova di Antonio a Bario fu Vitale, col consenso del prete Domenico Ferarius, a Maffeo Castalanellus della Brata fu Filippo di Bianzone, di 2 pezze di terra a vigneto prativa e campiva, site a Bianzone, per un fitto annuo in natura tra cui staia 30 di segale e miglio.
Notaio Giacomo Antonio Torellus.
Atto singolo membr., mm 505x210, mutilo del margine inferiore
Classificazione: 14.4
Segnatura: n. 308
3784. "Instrumentum livelli".
1626 marzo 9, Bianzone
Livello perpetuo a titolo di enfiteusi del nobile Giovanni Antonio de Folianis fu Giovanni Battista ad Antonio Castelanellus de la Brata fu Filippo, abitante a Bianzone, di 4 pezze di terra a vigneto, campiva, prativa, piantumata e "appoliva", site a Bianzone, per un fitto annuo di condia 8 di vino.
Notaio Giovanni Battista a Sancto Petro fu Giovanni Francesco, abitante a Bianzone. Originale.
Atto singolo membr., mm 635x200
Classificazione: 14.4
Segnatura: n. 309
3785. "Instrumentum cessionis".
1626 luglio 18, Bormio
Vendita di Giovanni Giacomo de Venosta fu Gerolamo di Grosio al medico Gioacchino Imeldus di Nicolò di Bormio, di tutti i diritti acquistati dal fu Gabriele Imeldus di Bormio, sopra un prato con edificio, sito a Combo di Bormio, per lire 3900 imperiali.
Notaio di Bormio Leoprando Sermondus fu Zaccaria. Originale.
Atto singolo membr., mm 260x337
Classificazione: 14.4
Segnatura: n. 310
3786. Instrumentum venditionis.
1632 ottobre 4, Bormio, "in domo canonici"
Vendita dei deputati della fabbrica della chiesa dei SS. Gervasio e Protasio di Bormio, a Giovanni Antius fu Antonio di Molino di Bormio, abitante in contrada Dossiglio, di un fitto perpetuo di lire 11 imperiali su beni avuti in assegnazione dal comune di Bormio, per lire 157.
Notaio di Bormio Baldassarre Folianus fu Pietro Paolo. Originale.
Atto singolo membr., mm 320x320
Classificazione: 14.4
Segnatura: n. 311
3787. "Instrumentum venditionis".
1642 gennaio 20, Bormio
Vendita di Giovanni Scala di Martino di Grosotto, procuratore del cavaliere Giacomo Robustelli di Grosotto, abitante a Dongo, a Gioacchino de Imeldis fu Nicolò di Bormio, procuratore del prete Antonio Peloni fu Antonio di Cepina, abitante a Castione, di un fitto annuo di lire 182 gravante sul comune di Valfurva, per lire 2600.
Notaio Francesco Settomini fu Giovanni Giacomo di Bormio.
Allegata convenzione tra Antonio Peloni fu Francesco di Cepina, da una parte, e Cristoforo Pecedi e Nicolò Andreola, a nome del comune di Valfurva, dall'altra, circa l'estinzione del detto debito.
Notaio Giovanni Pietro Casolari fu Baldassarre di Bormio. Cessione di Gaspare Peloni fu Antonio di Cepina a Giovanni Francesco Donati fu Carlo di Bormio di un credito di lire 866, soldi 13, denari 6 a carico del comune di Valfurva.
Allegati al 1707 agosto 8.
Atto singolo membr., mm 460x325
Classificazione: 14.4
Segnatura: n. 312
3788. "Instrumentum procurae"(1).
sec. XV, Bormio, "in palatio communis"
Nomina di Girardo de Collis, podestà di Bormio, di Vitale Zuchus fu Beto di Bormio a procuratore di Giacomo Raymondus fu Vitale di Bormio, minore di anni 25 e maggiore di anni 14.
Notaio di Bormio Francesco de Boxomis fu Giuliano di Monza.
Atto singolo(2) membr.
Note: 1. Usato come coperta: "Quaternus inquisitionum sortis veris 1570".
2. Mutilo del margine superiore.
Classificazione: 14.4
Segnatura: n. 313
3789. "Instrumentum procurae specialis".
sec. XVI, Bormio, "in stupha magna curtivi communis"
Nomina di Nicolò di diversi procuratori perché amministrino il patrimonio e lo rappresentino in eventuali cause e liti.
Notaio di Bormio Marco Antonio de Mariolis fu Giovan Battista di Bormio. Originale.
Atto singolo(1) membr., mm 250x190
Note: 1. Mutilo del margine superiore.
Classificazione: 14.4
Segnatura: n. 314